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Cronaca

Ancona | Sequestrati 80 oggetti in avorio di elefante africano, detenuti illegalmente

La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Ancona, nell’ambito di un’indagine complessa denominata Operazione “Fast & Clean”, ha smantellato un’organizzazione criminale composta da cittadini cinesi responsabili di una massiccia frode fiscale di quasi 2 miliardi di euro, oltre al riciclaggio e trasferimento in Cina dei proventi illeciti attraverso il sistema della cosiddetta “underground bank”, una “banca occulta” a servizio dell’economia illegale. Durante l’operazione, è stata rinvenuta e sequestrata una preziosa collezione di opere d’arte in avorio di notevole fattura.

I Finanzieri della Tenenza di Senigallia, nella ricerca dei patrimoni illecitamente accumulati dall’organizzazione criminale, hanno sequestrato numerosi immobili, veicoli, un capannone industriale, gioielli, denaro contante per circa 1.700.000 euro e depositi bancari per oltre 5 milioni di euro. Inoltre, all’interno di un’abitazione privata in provincia di Vicenza appartenente a un cittadino cinese, parente di uno degli indagati, è stato scoperto un vero e proprio tesoro costituito da una collezione di opere d’arte di grande valore.

I beni, acquistati presso rinomate case d’asta, hanno un valore complessivo di circa 5 milioni di euro e comprendono quadri d’autore, vasi, monete e oggetti antichi in porcellana riconducibili alle antiche dinastie cinesi, oltre a collezioni di monete di rilevante valore. Questi beni, rinvenuti durante le perquisizioni ordinate dalla Procura della Repubblica di Ancona, sono stati sottoposti a sequestro preventivo dai Finanzieri, al fine di procedere alla loro confisca e garantire all’Erario almeno un risarcimento parziale del danno subito a causa della frode perpetrata.

Tra gli oggetti rinvenuti vi erano numerose opere d’arte in avorio di rilevante valore, detenute illegalmente in violazione della Convenzione di Washington. Per tale motivo, il possessore è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. L’A.G. vicentina, in coordinamento con quella dorica, ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo della collezione di oggetti in avorio, eseguito dai Carabinieri del Nucleo CITES di Vicenza.

Si tratta di 80 oggetti in avorio di elefante africano (Loxodonta africana) di presunta provenienza cinese, detenuti illegalmente. Insieme ai reperti di elevato valore artistico-culturale, sono state rinvenute due zanne grezze di elefante africano e un corno di rinoceronte nero.

Il traffico illegale di parti e prodotti in avorio di elefante è ancora largamente diffuso, nonostante le stringenti normative della Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie di Flora e Fauna Minacciate di Estinzione (CITES), a cui hanno aderito 183 Paesi, regolamentando tale commercio. La caccia di frodo agli elefanti e il traffico di avorio, trainati dalla domanda asiatica, restano a livelli molto elevati, come indicato dal World Wildlife Crime Report del 2020. Secondo un rapporto dell’ETIS, tra il 2012 e il 2017 sono state sequestrate circa 280 tonnellate di avorio di elefante in tutto il mondo, in circa 8000 sequestri.

L’Unione Europea applica una normativa molto rigorosa in questo ambito e nel dicembre 2021 ha ulteriormente inasprito le proprie norme sul commercio di avorio, vietando gli scambi all’interno dell’UE, l’esportazione e l’importazione per fini commerciali, sia di avorio grezzo che di prodotti lavorati contenenti avorio.

Per la Guardia di Finanza, il sequestro di patrimoni illeciti, detenuti in Italia o all’estero, anche sotto forma di “beni rifugio”, assume un valore sociale, poiché consente di restituire alla collettività le ricchezze accumulate nel tempo dalla criminalità.

Cronaca

Torino | Sequestro preventivo di 74 milioni nell’inchiesta sull’eredità di Gianni Agnelli

La procura di Torino ha disposto un sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di 74,8 milioni di euro, nell’ambito dell’indagine legata alla gestione dell’eredità di Gianni Agnelli. Il provvedimento, emesso dal gip del tribunale torinese su richiesta della procura, coinvolge i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, oltre al commercialista Gianluca Ferrero e al notaio svizzero Urs Robert Von Gruenigen.

Il sequestro ha l’obiettivo di garantire la confisca, anche per equivalente, di beni mobili e immobili fino alla somma indicata. A eseguire il provvedimento è stato incaricato il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Torino.

Secondo la procura, i reati contestati comprendono la dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di artifici e la truffa ai danni dello Stato. Tuttavia, l’ufficio giudiziario ha sottolineato che vale la presunzione di innocenza per tutte le persone indagate, che potranno dimostrare la loro estraneità ai fatti contestati in ogni fase del procedimento.

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Cronaca

Frosinone | Truffa ai danni di un’anziana: la Polizia Stradale recupera refurtiva e denuncia i responsabili

Gli agenti della Sottosezione della Polizia Stradale di Cassino hanno fermato un veicolo Ford Puma, in transito sulla carreggiata sud del tratto autostradale di competenza. A bordo si trovavano due giovani il cui comportamento nervoso ha subito insospettito i poliziotti.

Grazie all’esperienza e al notevole intuito investigativo degli agenti, si è deciso di approfondire il controllo del veicolo, scoprendo elementi riconducibili a una truffa segnalata poche ore prima in provincia di Siena, a danno di una signora anziana. Durante la perquisizione del mezzo, infatti, è stata trovata una borsa ben nascosta, contenente numerosi monili in oro e una somma di denaro contante.

Immediatamente è stata avviata un’indagine approfondita, che ha permesso di stabilire con chiarezza la responsabilità dei due soggetti fermati. In collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Siena, si è accertato che la vittima, una donna di 65 anni, era stata raggirata con la cosiddetta “truffa del finto incidente stradale”.

La donna era stata contattata telefonicamente da un individuo che si era presentato come Maresciallo dei Carabinieri, il quale le aveva riferito di un presunto incidente stradale causato dal figlio. Per evitare l’arresto del giovane, la donna avrebbe dovuto pagare una somma di denaro. Poco dopo, un falso avvocato si è presentato alla sua porta per riscuotere quanto richiesto. Non avendo una grande disponibilità di contanti, l’anziana ha consegnato numerosi monili in oro e tutto il denaro presente in casa.

Grazie alle tempestive indagini, i poliziotti della Stradale di Cassino hanno potuto attribuire con certezza la responsabilità del reato ai due truffatori, che sono stati denunciati a piede libero all’Autorità Giudiziaria. La refurtiva, composta dai monili in oro e dal denaro contante, verrà restituita alla vittima.

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Cronaca

Verona | Tragedia familiare a Vago di Lavagno: uomo uccide la moglie e ferisce gravemente il figlio

Un grave episodio di violenza domestica si è consumato ieri a Vago di Lavagno, nel veronese, dove un uomo ha sparato e ucciso la moglie, ferendo gravemente il figlio di 15 anni. Il ragazzo, che ha tentato di proteggere la madre dall’aggressione, è stato immediatamente soccorso e trasportato in ospedale in condizioni critiche tramite elicottero.

L’allarme è scattato intorno alle 14, quando alcuni residenti hanno udito i colpi di arma da fuoco provenienti dall’abitazione della famiglia. I carabinieri, giunti prontamente sul posto, hanno isolato l’intera area per consentire agli investigatori di ricostruire la dinamica del tragico evento, ancora oggetto di indagine.

Il ragazzo, nel disperato tentativo di salvare la madre, si è frapposto tra i genitori, venendo colpito gravemente. Ora è ricoverato in terapia intensiva presso l’ospedale Borgo Trento di Verona, mentre il padre, autore del gesto, è stato interrogato direttamente sul luogo del delitto prima di essere portato in caserma.

La vittima, una donna di 58 anni, non ha avuto scampo, e per lei i soccorsi non hanno potuto fare nulla. Il movente dell’omicidio rimane ancora da chiarire.

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