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Campania

Sant’Antonio Abate (NA) | Uomo minaccia di suicidarsi e di far esplodere casa, bloccato


Questa mattina, a Sant’Antonio Abate, nella provincia di Napoli, si è verificato un episodio di grande tensione quando un individuo si è barricato in casa minacciando di suicidarsi facendo esplodere l’intera abitazione.

I carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Castellammare di Stabia sono stati allertati e sono intervenuti prontamente in via Casa Varone 166, dove alcuni cittadini avevano segnalato la presenza dell’uomo chiuso in casa.

Il 41enne, che sembra soffra di disturbi psichici, forse accentuati dall’uso di droghe e alcool, si trovava nel seminterrato di un edificio. Si è posizionato in piedi sul letto, ha aperto la valvola della bombola di gas, tenendo in mano un accendino, e ha manifestato la sua intenzione di compiere un gesto estremo. I carabinieri, giunti sul posto, hanno osservato la scena attraverso le grate di una piccola finestra. L’odore di gas era molto forte e il pericolo era evidente, soprattutto considerando la presenza di molte abitazioni nelle vicinanze. Di conseguenza, i carabinieri hanno deciso di intervenire direttamente: sono entrati nel locale, hanno immobilizzato l’uomo e chiuso la bombola del gas.

Il 41enne è stato successivamente soccorso e sedato dal personale del 118 e trasferito all’ospedale Maresca di Torre del Greco. Attualmente si trova in condizioni stabili e non corre rischi per la vita.

Attualità

Al via G7 della Cultura a Napoli, Giuli “Pilastro della convivenza civile”

Al via il G7 della Cultura a Napoli. “L’Italia crede che… la cultura sia un pilastro centrale della convivenza civile, un formidabile strumento di comprensione reciproca e di confronto, un antidoto a ogni forma di discriminazione ed estremismo, un formidabile volano di sviluppo sostenibile”. Così il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, aprendo i lavori.
– foto Agenzia Fotogramma –

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Campania

Avellino | Foglio di Via obbligatorio nei confronti di 3 pregiudicati

Nell’ambito delle operazioni volte a prevenire la criminalità, il Questore della provincia di Avellino ha recentemente adottato tre provvedimenti di allontanamento nei confronti di soggetti con precedenti penali. Questi provvedimenti mirano a garantire una maggiore sicurezza sul territorio, in particolare nel comune di San’Angelo dei Lombardi.

Grazie a mirati servizi di controllo, gli agenti del Commissariato locale hanno identificato un cinquantasettenne e un ventiduenne di Napoli, entrambi a bordo di una Fiat Punto. Alla vista della polizia, i due hanno tentato di fuggire, ma sono stati fermati per un controllo. Non essendo in grado di fornire motivazioni valide per la loro presenza nella zona, sono stati segnalati per ulteriori provvedimenti.

Un altro provvedimento è stato emesso nei confronti di un ventiseienne rumeno, la cui presenza era stata segnalata da residenti preoccupati. Il giovane si era comportato in modo sospetto, cercando di cambiare un gran numero di banconote e aggirandosi per vari negozi senza un apparente motivo.

Queste azioni sottolineano l’importanza del monitoraggio attivo e della collaborazione tra forze dell’ordine e comunità. La segnalazione dei cittadini è fondamentale per garantire un ambiente più sicuro e prevenire potenziali atti criminali. L’impegno della polizia è costante e orientato a tutelare la tranquillità dei cittadini, rendendo così le strade di San’Angelo dei Lombardi più sicure per tutti.

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Campania

Giugliano in Campania | 4 misure cautelari per associazione di tipo mafioso

I Carabinieri della Compagnia di Giugliano hanno arrestato quattro persone in un’operazione contro la criminalità organizzata, in particolare contro il clan Mallardo, attivo nel territorio di Giugliano in Campania. L’operazione è stata effettuata in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

I soggetti arrestati sono accusati di associazione di tipo mafioso e di tentate estorsioni aggravate, mirate a intimidire imprenditori per garantirsi pagamenti illeciti, consentendo loro di continuare a operare senza subire ritorsioni.

È importante notare che il provvedimento è una misura cautelare nell’ambito delle indagini preliminari. Gli arrestati sono considerati presunti innocenti fino a una eventuale condanna definitiva e hanno la possibilità di impugnare l’ordinanza.

Questa operazione sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare le attività mafiose e tutelare la legalità e la sicurezza economica nella regione, sostenendo le imprese oneste e riducendo l’influenza delle organizzazioni criminali sul territorio.

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