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Attualità

Roma | Manifestazione dei balneari: è urgente una nuova legge di tutela per comparto (VIDEO)

I gestori di stabilimenti balneari si sono riuniti in piazza a Roma per una manifestazione organizzata dalle sigle Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti, al fine di sollecitare il governo ad approvare una legge “che ponga fine al caos in corso sulle concessioni”.

Nonostante la convocazione di un tavolo tecnico consultivo da parte della Presidenza del Consiglio, al quale sono state invitate oltre venti associazioni di categoria, la protesta non si è fermata. “Un tavolo consultivo non ha alcun impatto giuridico. È una beffa e questo è inaccettabile”, ha dichiarato Antonio Capacchione, presidente della Sib, una delle due organizzazioni che hanno promosso la manifestazione e che si era dichiarato disponibile a sospendere la mobilitazione in caso di sviluppi da parte del governo. Tuttavia, ciò non è avvenuto: “È stata una riunione imbarazzante”, ha lamentato Capacchione. Sib e Fiba hanno anche inviato una lettera al premier Meloni per invitarla a partecipare alla manifestazione, o almeno a intervenire da remoto: “Riteniamo che un suo messaggio sia importante per una categoria che ha riposto e continua a riporre fiducia nel suo governo, e in particolare in lei”.

Inoltre, si muoveranno anche Assobalneari Italia, affiliata a Federturismo Confindustria, e Base Balneare con Donnedamare, che terranno una conferenza stampa presso la Camera dei deputati e al Parlamento Europeo a Bruxelles, nel tentativo di “riaprire il dialogo con le istituzioni europee per ottenere una corretta applicazione della Direttiva Bolkestein. E per cercare di convincere la Commissione Europea che la mappatura delle coste elaborata dal Governo italiano sia stata realizzata in conformità alle norme europee, come confermato anche dalla Corte di Giustizia del Lussemburgo.

A Roma, i gestori di stabilimenti balneari si sono radunati in piazza dei Santi Apostoli per una manifestazione nazionale, organizzata dalla Fiba, l’associazione che rappresenta gli stabilimenti balneari aderenti a Confesercenti, al fine di chiedere al governo di approvare al più presto una legge che metta ordine e dia certezze al settore, il quale rischia di compromettere l’apertura della stagione estiva.

Maurizio Rustignoli, presidente dell’associazione, ha evidenziato la difficile situazione in cui si trovano, anche a causa delle modalità con cui i comuni e le amministrazioni periferiche organizzano i bandi per la riassegnazione delle spiagge, ognuno in modo diverso: “Un caos che genera grande allarme e che deve essere risolto rapidamente”, ha sottolineato, proponendo l’approvazione di una legge.

“Tocca al governo centrale intervenire, non può esimersi dalle sue responsabilità, soprattutto in questa fase in cui si rischia di compromettere la stagione balneare. Abbiamo organizzato questa manifestazione un mese fa proprio per dare al governo l’opportunità di intervenire. La situazione di incertezza è drammatica”, ha protestato la Sib, ricordando: “Gli uffici della Commissione hanno giudicato insufficiente il lavoro italiano. Senza un intervento legislativo del governo, tutto il resto sono solo parole”.

Tuttavia, il responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega e vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, ha cercato di placare le acque: “Al momento non intendiamo mettere a gara le concessioni balneari. L’Europa contesta il modo in cui abbiamo misurato le coste per arrivare al 33% di risorsa occupata. Pertanto, concordiamo con l’UE un periodo transitorio durante il quale, dal momento che non si fida dei nostri calcoli, venga qui con i propri tecnici a misurare le coste. Se ci costringerà a indire gare, chiederemo una vera e propria prelazione a favore dei concessionari uscenti, riconoscendo loro il valore aziendale, seguendo il modello portoghese. La Lega non ha mai cambiato idea nel corso degli anni. Successivamente, cercheremo di capire quali siano le opinioni dei nostri alleati, coinvolgendo le associazioni di categoria”, ha proposto in un’intervista a Libero. Tuttavia, l’opposizione attacca: “Il governo convoca le associazioni perché è ormai nel caos, ma non si può risolvere a un tavolo di amici: il governo deve ascoltare anche le associazioni che si battono per le spiagge libere e accessibili a tutti”, ha dichiarato Franco Mari, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra nella commissione Lavoro della Camera.

Immagini di Graziano Tomarchio

Attualità

Terapie digitali e Intelligenza artificiale nella sanità del futuro

Innovazione continua, sanità digitale e terapie digitali sono i pilastri della sanità del Terzo Millennio, resi più solidi dall’intelligenza artificiale e dalla sua capacità di analizzare enormi quantità di dati e di apprendere da essi, rivoluzionando il modo in cui medici e ricercatori possono effettuare diagnosi, decidere e ottimizzare trattamenti e gestione delle malattie. Un nuovo mondo della sanità che, per essere reale, deve dotarsi dei presupposti di tipo normativo, regolatorio e organizzativo. Sono questi i temi oggetto degli Stati Generali della Sanità Digitale e DTx, che si svolgono al Politecnico di Milano.

Un confronto tra governo, politici, rappresentanti delle istituzioni scientifiche e imprenditoriali e del mondo universitario per identificare una strategia comune che ponga le terapie digitali e la sanità digitale al vertice dell’agenda politica del paese.
Tre le macro aree: dati in sanità e il ruolo dell’intelligenza artificiale; le terapie digitali in Italia; le competenze e la formazione dei professionisti per lo sviluppo della sanità digitale.
La sanità digitale è al centro di diversi interventi e investimenti nell’ambito del PNRR e, come emerso dalla ricerca dell’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano, la spesa ad essa associata è cresciuta del 22% nel 2023, arrivando a quota 2,2 miliardi di euro. Se la sanità digitale avvierà una nuova stagione nella comunicazione tra il cittadino e le strutture della sanità con la possibilità, per le organizzazioni sanitarie, per i clinici e per il paziente, di disporre di molti servizi – dalla cartella informatizzata e condivisa alla sicurezza completa del dato, dalla prenotazione delle prestazioni al monitoraggio delle condizioni del paziente, oltre a molte prestazioni di tipo specialistico.

Anche l’intelligenza artificiale sta trovando margini di applicazione rilevanti: secondo l’ultima rilevazione svolta dall’osservatorio sanità digitale del Politecnico di Milano, tra i medici specialisti e consolidato l’utilizzo di soluzioni per l’analisi di immagini e segnali, a cui il 19% del campione ha fatto un ricorso almeno una volta nell’ultimo anno.
Inoltre il 29% dei medici specialisti ha utilizzato l’IA Generativa per ricercare informazioni scientifiche, un dato triplicato rispetto alla rilevazione del 2023.
Da parte loro, le terapie digitali rappresentano davvero la nuova era nella quale gli interventi terapeutici per molte patologie sono guidati da software basati su evidenze scientifiche frutto di sperimentazioni cliniche rigorose che, rendendo possibili percorsi di cura basati su interventi cognitivo-comportamentali personalizzati sui singoli pazienti, migliorano enormemente gli esiti clinici relativi ad un ampio spettro di patologie.

Dalle malattie croniche come il diabete, all’asma o all’ipertensione, dalle malattie mentali alle dipendenze (che rappresentano ad oggi i veri ambiti di patologia in cui le prime Dx sono state sviluppate, testate ed autorizzate), fino alla possibilità di incidere in modo determinante anche nei percorsi riabilitativi; solo per citare alcuni degli ambiti sanitari nei quali le terapie digitali possono potenziare le risposte terapeutiche. Secondo l’Osservatorio Life Science Innovation del Politecnico di Milano, sono 93 il numero di DTx attualmente disponibili in vari paesi (Germania, Francia, Regno Unito e USA) e le aree terapeutiche maggiormente interessate sono la psichiatria (37%), l’endocrinologia (14%), la reumatologia (10%), e l’oncologia (10%).
Secondo uno studio dell’Osservatorio Lite Science Innovation del Politecnico di Milano è rilevabile un notevole interesse dei pazienti italiani rispetto alle DTx: il 65% si dichiara infatti disposto ad utilizzare una terapia digitale proposta dal medico curante e circa la metà dei medici specialisti e dei medici di medicina generale sarebbe disposto a prescriverle se ne avesse possibilità.

Tra i principali benefici riconosciuti emerge la possibilità di avere a disposizione un maggior numero di dati sia su supporto delle attività di ricerca clinica (68%) Sia per prendere decisioni (65%).
Il ministro della salute Orazio Schillaci ha affermato che “la digitalizzazione deve essere uno strumento per diminuire le differenze, troppe, che ancora ci sono nella nostra Nazione, e non per aumentarle. Al contempo sappiamo di dover assicurare la sostenibilità futura del nostro sistema d’assistenza, anche in relazione al progressivo invecchiamento della popolazione”.
Sul fronte delle opportunità offerte alle terapie digitali, il ministro ha parlato di “rivoluzione culturale”. “E’ importante parlarne, bisogna avere un dibattito sempre più ampio e aperto. Un dibattito che dovrà arrivare a coinvolgere i cittadini, che devono diventare i protagonisti di questa nuova sanità digitale”, ha concluso.

“Dobbiamo riconoscere che ad oggi sanità digitale e terapie digitali mancano ancora di un quadro chiaro di riferimento sul piano delle norme e delle procedure dal punto di vista scientifico e regolatorio – ha sottolineato Simona Loizzo, presidente dell’Intergruppo Parlamentare Sanità Digitale e Terapie Digitali -. E’ quindi compito della politica intervenire per recuperare il ritardo rispetto agli altri paesi che già si stanno muovendo in modo organico. Per questa ragione, come Intergruppo, abbiamo presentato una proposta di legge per definire gli ambiti d’uso delle terapie digitali e istituire organismi di valutazione e monitoraggio”.
Il Politecnico di Milano, attraverso i suoi Dipartimenti, Laboratori e Osservatori, ha costruito in questi ultimi anni un patrimonio di conoscenze, dati e informazioni che saranno determinanti per orientare la sistematizzazione e il miglior sfruttamento di queste discipline in quella che sarà la sanità del Terzo Millennio. Gli esiti dei tavoli di lavoro che hanno visto il confronto degli esperti e gli elementi di proposta emersi nel corso della sessione plenaria confluiranno in un documento di sintesi che sarà consegnato al Ministro della Salute, ai Presidenti del Senato e della Camera, oltre che ai Presidenti delle regioni.

– Foto xh7/Italpress –

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Salvini incontra Orban a Budapest

Più di un’ora di colloquio tra Matteo Salvini e Viktor Orban a Budapest. Prima i due leader si sono confrontati in privato, per poi allargare il confronto alle rispettive delegazioni. E’ stata l’occasione per alcune riflessioni a tutto campo – fa sapere la Lega -, a partire dagli equilibri nell’Unione Europea fino ad argomenti concreti di collaborazione tra i due Paesi come lo sviluppo del porto di Trieste. Porto a cui Budapest guarda con particolare interesse in quanto sbocco strategico sul Mediterraneo.

Tra le altre cose, Salvini e Orban hanno condiviso l’urgenza di fermare il conflitto in Ucraina, “così come auspicato autorevolmente anche dal Santo Padre”. Il leader ungherese non ha mancato di chiedere a Salvini informazioni a proposito del processo di Palermo e ha garantito la presenza di una delegazione del proprio partito e degli altri alleati europei sia a Pontida (6 ottobre) che in Sicilia in occasione dell’arringa di Giulia Bongiorno (18 ottobre).

– Foto ufficio stampa Lega –

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Al via G7 della Cultura a Napoli, Giuli “Pilastro della convivenza civile”

Al via il G7 della Cultura a Napoli. “L’Italia crede che… la cultura sia un pilastro centrale della convivenza civile, un formidabile strumento di comprensione reciproca e di confronto, un antidoto a ogni forma di discriminazione ed estremismo, un formidabile volano di sviluppo sostenibile”. Così il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, aprendo i lavori.
– foto Agenzia Fotogramma –

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