Cronaca
Palermo | Ballarò, Omicidio di Kitim Ceesay: si segue anche la pista dei debiti di gioco
Una delle ipotesi al vaglio delle autorità del commissariato Oreto-Stazione riguarda un contenzioso legato al gioco d’azzardo e ai debiti insoluti, nel caso dell’omicidio di Kitim Ceesay, il giovane gambiano di 24 anni deceduto all’ospedale Civico dopo un lungo periodo di sofferenza dovuto a un’accadimento avvenuto nel quartiere Ballarò. Il giovane lascia dietro di sé una moglie incinta e un bambino piccolo.
La Procura ha avviato un’indagine per omicidio e ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche e del corpo, che è stato trasferito all’Istituto di medicina legale per l’autopsia. Il decesso del giovane è avvenuto sul letto del Policlinico due giorni fa, ma gli eventi risalgono al 5 marzo.
Secondo quanto riportato dal Giornale di Sicilia, Kitim è stato trovato gravemente ferito a Porta Sant’Agata, con una evidente ferita al petto, probabilmente causata da un’arma da taglio come un taglierino. Secondo alcune testimonianze del quartiere, potrebbe essere stato investito da un’auto in corso Tukory prima di essere ferito. Kitim è stato portato al pronto soccorso del Civico dove è stato ricoverato, ma non ha fornito informazioni sul suo aggressore. Il suo stato di salute è peggiorato progressivamente fino alla sua morte, nonostante gli sforzi del personale medico.
La vita di Kitim era segnata da difficoltà: era sieropositivo, affetto da tubercolosi e aveva problemi renali che richiedevano la dialisi. Nonostante la giovane età, il suo quadro clinico era estremamente complesso e non ha mai mostrato segni di miglioramento.
Oltre alla pista legata ai debiti di gioco, si sta indagando anche sull’eventualità di coinvolgimento nello spaccio di droga. Molte domande rimangono ancora senza risposta, in attesa dei risultati dell’autopsia. La comunità degli stranieri del quartiere di Ballarò si è riunita in una serie di incontri presso il complesso di Santa Chiara per discutere dell’omicidio di Kitim Ceesay e delle sue implicazioni.
Calabria
Cutro (KR) | Accusato di aggressione sessuale era ricercato in Inghilterra, arrestato iracheno
Un cittadino iracheno di 49 anni, residente a Cutro, è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Crotone, poiché ricercato a livello internazionale per reati di aggressione e violenza sessuale. Le accuse risalgono a episodi avvenuti nel 2018 e nel 2019 in Inghilterra, in particolare a Liverpool e Loughborough, dove l’uomo sarebbe stato responsabile di aggressioni nei confronti di due donne.
La cattura è avvenuta a seguito di una segnalazione da parte del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che ha attivato le indagini necessarie. Grazie a un’attenta attività investigativa, gli agenti sono riusciti a rintracciare l’individuo, che aveva recentemente fatto ingresso in Italia viaggiando in autobus. L’arresto rappresenta un’importante operazione per la sicurezza e il contrasto alla criminalità internazionale, dimostrando l’efficacia della cooperazione tra le forze di polizia nazionali e internazionali.
Cronaca
Firenze | Arrestati due giovani per truffa
Nel quartiere 5 di Firenze, due giovani di origine sinti sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza dopo aver tentato di ingannare un cittadino locale nella compravendita di orologi di lusso. Durante un controllo in un bar, i militari hanno osservato la trattativa tra i ragazzi e il venditore, notando che questi mostrano al potenziale acquirente uno zaino pieno di mazzette di banconote.
Un’accurata ispezione ha rivelato che, mentre alcune banconote erano autentiche, il resto del denaro era falso. In totale, sono state sequestrate 230.500 euro, di cui solo 10.300 in banconote genuine. Inoltre, all’interno di un trolley portato dai giovani, è stata rinvenuta una macchina conta-soldi, evidenziando l’intento fraudolento.
I due arrestati, già con precedenti penali, sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’operazione sottolinea l’importante ruolo della Guardia di Finanza nella lotta contro le frodi e nel proteggere i cittadini onesti, rafforzando la sicurezza del sistema economico. Le indagini sono attualmente in corso per chiarire ulteriori dettagli e responsabilità legali.
Cronaca
Venezia | Blitz della Guardia di Finanza: sequestrati 2.700 kg di vongole
L’operazione della Guardia di Finanza di Chioggia ha portato al sequestro di 2.700 kg di vongole veraci, destinate a un mercato illecito, privo di qualsiasi tracciabilità sanitaria. Il valore commerciale del carico sequestrato si attesta intorno ai 32.000 euro. Durante l’operazione, è stato anche confiscato un natante dotato di un potente motore fuoribordo, e sono state comminate sanzioni amministrative per un totale di 8.000 euro.
I controlli, che hanno coinvolto diverse unità navali e pattuglie terrestri, si sono concentrati non solo sulle aree di raccolta, ma anche sul trasporto delle vongole, garantendo che ogni partita di molluschi rispettasse le normative vigenti. La mancanza di documentazione sanitaria ha reso impossibile garantire la sicurezza del prodotto, suscitando preoccupazioni per la salute dei consumatori.
L’iniziativa della Guardia di Finanza è parte di un più ampio impegno per la tutela della salute pubblica e per la promozione di pratiche di pesca legali, specialmente in un contesto economico già compromesso dalla presenza del granchio blu, una specie invasiva che sta devastando l’ecosistema lagunare.
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