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Cronaca

Mosca | Putin: “Presi i 4 responsabili dell’attacco, dall’Ucraina ‘finestra’ per far entrare i terroristi in Russia”, Salgono a oltre 140 le vittime

Oltre 140 persone sono morte nell’attentato vicino a Mosca, rivendicato dall’Isis, mentre Kiev ha negato ogni coinvolgimento dopo le accuse delle autorità russe. Individui armati di fucili d’assalto Kalashnikov e in abiti mimetici hanno fatto irruzione al Crocus City Hall, una sala da concerti a nord-ovest del centro, sparando senza pietà sugli spettatori. Prima di fuggire a bordo di una Renault bianca, gli assalitori hanno anche lanciato granate o bottiglie incendiarie, trasformando l’intero edificio in un inferno. Il presidente russo Putin ha dichiarato che “i 4 terroristi responsabili dell’attacco sono stati arrestati” e che “chiunque sia dietro l’attentato pagherà”. Undici persone sono state arrestate, tra cui i 4 terroristi direttamente coinvolti. Durante il primo interrogatorio, uno di loro non ha menzionato alcun coinvolgimento da parte di Kiev. I terroristi avevano cercato di fuggire in Ucraina, dove secondo i servizi di sicurezza russi avevano “contatti”. Nei veicoli utilizzati per la fuga sono stati trovati passaporti del Tagikistan. Gli Stati Uniti avevano avvertito Mosca della possibilità di un attentato. Tajani ha dichiarato che non ci sono segnalazioni di italiani coinvolti. Nel frattempo, le operazioni di ricerca tra le macerie continueranno per giorni, secondo le autorità. Tutte le persone arrestate in quanto sospettate di essere coinvolte nell’attacco al Crocus City Hall sono cittadini stranieri, come ha chiarito Irina Volk, rappresentante del ministero russo degli Interni. Secondo l’Isis, l’attacco al Crocus City Hall di Mosca è stato perpetrato da quattro dei suoi “combattenti”, di cui ha pubblicato le foto. L’agenzia di stampa Amaq del gruppo militante ha riportato la rivendicazione su Telegram, affermando che “l’attacco fa parte di una guerra feroce tra lo Stato Islamico e i Paesi che combattono l’Islam”. Dai risultati preliminari dell’indagine è emerso che dalla parte ucraina del confine è stata creata “una finestra” per permettere ai quattro attentatori del Crocus City Hall di attraversare il confine, come ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin in un discorso televisivo alla nazione.

Cronaca

Cagliari | Arrestato 40enne per spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti

Nella notte scorsa, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 40 anni con l’accusa di coltivazione illegale e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Durante un servizio di pattugliamento in via San Benedetto, gli agenti della Squadra Volante hanno fermato l’uomo, residente nell’hinterland cagliaritano, notando il suo comportamento nervoso.

A seguito di un controllo, all’interno dello zaino del sospettato sono stati trovati dieci panetti di hashish, per un totale di circa 1 kg. Successivamente, una perquisizione presso la sua abitazione a Maracalagonis ha portato al ritrovamento di sei piante di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle droghe.

L’uomo è stato arrestato in flagranza e posto agli arresti domiciliari. Stamattina il GIP ha convalidato l’arresto e imposto l’obbligo di dimora.

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Cronaca

Cremona | Violenza domestica e minacce: Arrestato un Uomo

CC Cremona

Il 16 settembre, a Cremona, un uomo con precedenti penali è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’intervento d’urgenza è stato richiesto da una donna spaventata, che ha segnalato alla centrale operativa dei Carabinieri che il marito la stava aggredendo.

Quando i militari sono giunti sul luogo, hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza, mentre la donna era barricata nella stanza da letto. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, l’uomo ha continuato a minacciare la moglie, promettendo di far esplodere la casa. Ha cercato di accendere i fornelli della cucina con un accendino, ma è stato prontamente bloccato dai Carabinieri.

La donna è riuscita a mettersi in salvo all’esterno, mentre l’uomo, furioso e distruttivo, ha danneggiato porte e arredi. I militari hanno arrestato l’uomo per prevenire ulteriori danni e per proteggere la propria sicurezza e quella degli altri. La vittima, dopo aver ricevuto assistenza medica al pronto soccorso, ha confermato che il marito aveva già abusato di lei in passato, ma che aveva ricominciato a vivere con lui sperando in un cambiamento.

L’uomo è stato trasferito al carcere di Cremona, accusato di maltrattamenti e lesioni. La situazione rimane sotto stretta osservazione mentre le autorità continuano a gestire il caso e a garantire la protezione della vittima.

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Cronaca

Latina | Tre stranieri colpiti da DASPO Urbano a Terracina

Questura di Latina

Il Questore di Latina ha recentemente emesso un provvedimento di “DASPO urbano” nei confronti di tre cittadini di origine tunisina coinvolti in una serie di incidenti violenti a Terracina. Questa misura, nota come Divieto di Accesso ai Luoghi di Intrattenimento e Ritrovo (DACUR), si inserisce in un’ampia strategia per contrastare la violenza nelle aree della movida.

L’episodio che ha portato a tale decisione è avvenuto il 26 giugno, quando i tre individui sono stati protagonisti di una violenta rissa davanti a vari esercizi commerciali. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza hanno mostrato chiaramente comportamenti aggressivi, inclusi calci, pugni e l’uso di una mazza da baseball. L’intervento delle forze dell’ordine, che ha incluso anche un confronto diretto con i sospetti presso il Commissariato di Polizia, ha visto i poliziotti stessi coinvolti in alterchi fisici, riportando ferite durante la colluttazione.

I tre uomini sono stati denunciati per rissa aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre, per garantire un’adeguata risposta ai comportamenti violenti e preservare l’ordine pubblico, il Questore ha disposto il divieto di accesso per due anni ai locali pubblici, come pub, bar, ristoranti e discoteche situati nel centro di Terracina.

Qualora i destinatari violassero questo divieto, rischiano pene detentive da sei mesi a due anni e multe comprese tra 10.000 e 24.000 euro. Questa misura mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a garantire la sicurezza dei luoghi di ritrovo pubblici nella città.

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