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Cronaca

Roma | 15enne rapito all’uscita da scuola, ritrovato in stato confusionale

Un adolescente di 15 anni residente a Monteverde è stato rapito a Roma in circostanze ancora avvolte nel mistero. La vicenda, descritta come un rapimento lampo, ha visto il giovane protagonista ritrovarsi in uno stato confusionale nel vano scala di un edificio residenziale nel quartiere del Trullo, di fronte alle porte di due cantine. La polizia di Stato sta conducendo un’indagine riservata su questo caso, caratterizzato da molte zone d’ombra che necessitano di chiarimenti.

Al momento non ci sono ipotesi di reato né persone indagate. Il primo passo investigativo sarà quello di ricostruire accuratamente la sequenza degli eventi. La vicenda ha attirato l’attenzione dei media sabato scorso grazie a un articolo de Il Messaggero e è stata confermata da fonti della Questura. Il ragazzo, martedì scorso, si stava dirigendo verso casa dopo la scuola, quando ha avvertito di essere seguito. Ha allertato la sorella, che a sua volta ha avvisato i genitori. Le telefonate dei familiari al cellulare del ragazzo, che risultava spento, hanno generato preoccupazione. Grazie al sistema di geolocalizzazione del cellulare, la polizia è riuscita a individuare il ragazzo nel quartiere del Trullo.

Gli agenti, dopo una breve ricerca, hanno trovato il ragazzo vicino a una cantina nel quartiere. Non c’era nessun rapitore con lui. È stato trasportato in ospedale in codice giallo al San Camillo, ma non presentava evidenti segni di maltrattamento. Tuttavia, sorgono diverse domande sulle circostanze del suo ritrovamento. Il giovane ha raccontato di essere stato seguito e di sentirsi confuso una volta trovato. È possibile che sia stato drogato? I primi test medici non hanno rilevato tracce di sostanze stupefacenti nel suo corpo, ma ulteriori esami sono in corso per escludere questa possibilità.

È ancora da chiarire come il ragazzo sia giunto dal quartiere di Monteverde al Trullo. Sebbene i due quartieri siano vicini, è difficile raggiungerli a piedi. È probabile che sia stato trasportato in auto da qualcuno, forse con la forza secondo la sua testimonianza. Al momento non ci sono denunce né coinvolgimenti della famiglia del ragazzo. Non è escluso che altre persone estranee possano essere coinvolte. Il cellulare del ragazzo è stato sequestrato per ulteriori indagini e le telecamere di sorveglianza delle attività commerciali lungo il possibile percorso del rapimento saranno analizzate per fornire ulteriori dettagli sulla vicenda.

Cronaca

Macerata | Albanese senza fissa dimora già noto alle forze dell’ordine accompagnato in Albania

Negli ultimi giorni, l’Ufficio Immigrazione ha potenziato le operazioni di controllo in diverse aree della provincia di Macerata, con l’obiettivo di garantire la sicurezza pubblica e contrastare l’immigrazione irregolare. Queste azioni, coordinate dal Ministero dell’Interno, hanno coinvolto anche esercizi commerciali, portando a importanti risultati.

Durante un’operazione, le forze dell’ordine hanno identificato un cittadino albanese all’interno di un ristorante. L’uomo, senza fissa dimora, era già noto alle autorità per diversi reati, tra cui risse e spaccio di sostanze stupefacenti. La sua presenza sul territorio era considerata pericolosa, tanto da portare il Questore di Macerata a rifiutare il rinnovo del suo permesso di soggiorno.

Il 18 settembre, in collaborazione con il personale del Commissariato di Polizia, l’ufficio ha eseguito il decreto di espulsione emesso dal Questore. Dopo la convalida del Giudice di Pace, l’uomo è stato accompagnato alla frontiera di Ancona e scortato fino a Durazzo da personale specializzato.

Queste operazioni di rimpatrio rappresentano un passo cruciale nel rafforzare la sicurezza pubblica e nel contrastare la criminalità legata all’immigrazione irregolare e allo spaccio di droga. La Polizia di Stato continua a impegnarsi con determinazione per tutelare la comunità, dimostrando un approccio rigoroso nella lotta contro queste problematiche.

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Calabria

Reggio Calabria | Sgominata organizzazione dedita al furto di macchine operatrici e attrezzature da cantiere

Un’importante operazione condotta dalla Polizia Stradale di Reggio Calabria ha portato all’esecuzione di nove misure cautelari nei confronti di un gruppo accusato di associazione per delinquere finalizzata al furto di macchine operatrici e veicoli commerciali. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica locale, hanno rivelato un’ampia rete di furti e rivendita di attrezzature rubate in vari paesi dell’Est Europa e del Nord Africa.

Le indagini sono partite da un furto avvenuto nel novembre 2018, quando una macchina operatrice è stata sottratta da un cantiere per i lavori di ristrutturazione dell’Autostrada A2. Successivamente, il veicolo è stato ritrovato a Reggio Calabria all’interno di un autocarro rubato. Nel corso degli anni, altri furti simili hanno coinvolto diverse attrezzature, inclusi mezzi di proprietà comunale, evidenziando un modus operandi sistematico.

Grazie a tecniche investigative avanzate, gli agenti hanno identificato un gruppo criminoso responsabile di circa 80 furti, che ha operato non solo in Calabria, ma anche in Toscana ed Emilia Romagna, accumulando un valore complessivo dei beni rubati di oltre 1,7 milioni di euro.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha accolto la richiesta di misure cautelari, ordinando la custodia domiciliare per i nove indagati, mentre altre 40 persone sono state segnalate come coinvolte nell’attività criminale. L’operazione ha visto il coinvolgimento di circa 50 agenti della Polizia Stradale e delle Squadre di Polizia Giudiziaria di diverse province, dimostrando l’impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro il crimine organizzato.

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Cronaca

Catania | Un arresto per detenzione di droga e resistenza a pubblico ufficiale

Nel fine settimana, durante i consueti controlli di pattugliamento, la Polizia di Stato di Catania ha arrestato un giovane per detenzione di marijuana ai fini di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio è avvenuto nei pressi dell’Ospedale Garibaldi di Nesima, dove gli agenti hanno tentato di fermare un veicolo per verifiche.

Inizialmente, il conducente ha simulato l’intenzione di fermarsi, ma poco dopo ha accelerato bruscamente, dando inizio a un pericoloso inseguimento. Il giovane ha messo in atto manovre azzardate, sorpassando le altre auto e ignorando i segnali stradali, mettendo a rischio la sicurezza dei pedoni e di altri automobilisti.

L’inseguimento si è concluso nei pressi della rotonda di San Nullo, dove gli agenti sono riusciti a bloccare il fuggitivo. La perquisizione del veicolo ha rivelato un ingente quantitativo di marijuana nascosta sotto il sedile del passeggero, oltre a del denaro contante, presumibilmente provento dell’attività di spaccio.

Le indagini hanno proseguito nell’abitazione del giovane, dove in un garage sono stati trovati materiali per il confezionamento della sostanza stupefacente, inclusi bilancini e ulteriori bustine di marijuana.

Il giovane è stato quindi arrestato in flagranza di reato. Su disposizione del Pubblico Ministero, è stata disposta la misura degli arresti domiciliari, sottolineando l’impegno della Polizia nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti nella città.

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