Cronaca

Vittoria (RG) | Alex Ventura confessa l’omicidio: “droga e malavita non c’entrano” 

Alex Ventura, 29 anni, ha ammesso di aver commesso l’omicidio di Giovanni Russo il 27 febbraio a Vittoria. Durante l’udienza di convalida davanti al giudice per le indagini preliminari Vincenzo Ignaccolo, Ventura ha risposto per un’ora e mezza alle domande degli inquirenti, confessando di aver sparato a Russo con un fucile alla testa.

Ha chiarito che l’omicidio non è legato al traffico di droga o ad ambienti criminali, ma a un contrasto avuto due mesi prima con Russo, seguito da minacce ricevute. Quel giorno, avendo visto Russo avvicinarsi verso un’abitazione di fronte alla sua, ha pensato che fosse lì per lui, per risolvere la disputa. Temendo il peggio, è entrato in casa, ha preso il fucile e ha sparato, uccidendo Russo all’istante. Successivamente è fuggito, gettando l’arma, detenuta illegalmente, durante la fuga, senza ricordare il luogo esatto.

Ventura si è poi costituito alla stazione dei carabinieri di Vittoria. Al momento dell’omicidio, due testimoni hanno assistito all’accaduto, confermando i fatti. Il pubblico ministero Ottavia Polipo ha chiesto la convalida del fermo e la custodia cautelare in carcere, contestando l’aggravante della premeditazione.

L’avvocato difensore, Matteo Anzalone, ha chiesto la non convalida del fermo, sottolineando che Ventura si è costituito volontariamente e quindi non vi è rischio di fuga. Tuttavia, non si è opposto alla custodia cautelare in carcere. Ha inoltre richiesto di escludere l’aggravante della premeditazione, basandosi sul racconto di Ventura secondo cui l’episodio è avvenuto durante una lite e non era premeditato. Il giudice ha rinviato la decisione.

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