Calabria

Catanzaro | Indagine “Glicine-Acheronte”: smontate accuse alla compagna del Boss

La Cassazione ha deciso di annullare con rinvio l’ordinanza del Tribunale della libertà di Catanzaro, emessa l’11 luglio 2023, che confermava la misura cautelare in carcere per Santa Pace, 59 anni e compagna di Mico Megna, il boss di Papanice (frazione di Crotone). Questa decisione è basata sull’esclusione del “ruolo apicale” di Santa Pace all’interno dell’associazione criminale, e sulla mancanza di prove di un “quadro di sistematico asservimento della donna all’attività e agli scopi dell’associazione criminale”.

L’inchiesta “Glicine-Acheronte” della Dda di Catanzaro, che attualmente vede 129 persone sotto accusa, si è focalizzata sullo smantellamento del clan Megna e del presunto comitato d’affari che avrebbe utilizzato le istituzioni pubbliche per fini elettorali. La Procura antimafia aveva assegnato a Santa Pace un ruolo organizzativo direttivo tra i membri del clan “papaniciari”, fungendo da “anello di collegamento” tra il boss Megna (anche durante la sua detenzione) e gli altri affiliati alla ‘ndrangheta locale. Tuttavia, la Cassazione ha ordinato un nuovo giudizio cautelare davanti al Riesame per una migliore motivazione degli addebiti mossi contro la donna, sottolineando la necessità di chiarire la sua “partecipazione” alla cosca, “al di là delle sporadiche ed ambivalenti condotte” a lei attribuite.

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