Connect with us

Calabria

Rosarno (RC) | Processo ‘ndrangheta “Handover” : chiesta conferma di 33 condanne

Il sostituto procuratore generale di Reggio Calabria, Francesco Tedesco, ha presentato una richiesta di conferma della sentenza di primo grado nei confronti degli imputati coinvolti nel processo derivante dall’inchiesta “Handover”. Questo riguarda il filone abbreviato del procedimento contro presunti capi e affiliati legati alla cosca Pesce di Rosarno. Le accuse avanzate dalla Procura antimafia di Reggio Calabria comprendono associazione mafiosa e traffico di droga, oltre a questioni come l’aggiudicazione degli appalti nel porto di Gioia Tauro, l’estorsione di pizzo nelle compravendite di terreni e le infiltrazioni nella grande distribuzione alimentare. La Corte d’appello ha già pianificato una serie di interventi che condurranno, entro l’estate, alla pronuncia della sentenza. L’udienza è stata rinviata all’8 maggio per le discussioni delle parti civili, mentre il 22 maggio, il 12 giugno e una terza data ancora da indicare saranno dedicati alle argomentazioni degli avvocati.

Nell’inchiesta, conclusa nell’aprile 2021, si ipotizza il controllo del potente clan rosarnese non solo sul traffico di stupefacenti ed estorsioni, ma anche sulle commesse di lavori gestite dall’Autorità portuale di Gioia Tauro, riguardanti opere interne all’area portuale, sia dal punto di vista economico che imprenditoriale. Secondo l’accusa, i Pesce avrebbero monopolizzato il settore della grande distribuzione alimentare e della gestione delle attività economiche collegate, attraverso presunti accordi collusivi con un gruppo imprenditoriale siciliano con ambizioni espansioniste in Calabria.
La requisitoria ha formulato le seguenti richieste di condanna per gli imputati nel processo:

  • Antonio Alessi: 6 anni e 8 mesi
  • Marco Alviano: 2 anni e 4 mesi
  • Domenico Belloccco (classe ‘87): 8 anni
  • Domenico Bellocco (classe ‘80): 8 anni
  • Rocco Bellocco: 6 anni e 8 mesi
  • Gioacchino Bonarrigo: 11 anni e 4 mesi
  • Girolamo Bruzzese: 4 anni
  • Giovan Battista Cacciola: 12 anni
  • Giuseppe Cacciola: 18 anni e 8 mesi
  • Carmine Giuseppe Cannatà: 14 anni
  • Salvatore Consiglio: 12 anni
  • Salvatore Corrao: 1 anno e 8 mesi
  • Luca Fedele: 12 anni
  • Giuseppe Ferlazzo: 2 anni e 4 mesi
  • Giuseppe Antonio Ferraro: 12 anni
  • Salvatore Ferraro: 5 anni e 4 mesi
  • Giovanni Grasso: 12 anni e 8 mesi
  • Pasquale Loiacono: 11 anni e 4 mesi
  • Antonio Megna: 10 anni e 8 mesi
  • Rocco Morabito: 1 anno e 8 mesi
  • Cristian Pagano: 9 anni e 4 mesi
  • Francesco Benito Palaia: 5 anni e 4 mesi
  • Antonino Pesce (classe ‘82): 13 anni
  • Antonino Pesce (classe ‘91): 20 anni
  • Antonino Pesce (classe ‘92): 20 anni
  • Antonino Pesce (classe ‘93): 20 anni
  • Rocco Pesce (classe ‘71): 20 anni
  • Savino Pesce (classe ‘63): 14 anni
  • Savino Pesce (classe ‘89): 4 anni
  • Vincenzo Pesce: 16 anni
  • Domenico Preiti: 16 anni e 8 mesi
  • Giuseppe Saladino: 2 anni

L’inchiesta “Handover” rappresenta il proseguimento dell’operazione “Recherche”, durante la quale, il 4 aprile 2017, furono eseguite numerose misure cautelari contro esponenti della potente cosca Pesce di Rosarno per associazione mafiosa e associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. In quell’occasione, Antonino Pesce, nato nel 1992, era riuscito a sfuggire alla cattura, ma successivamente fu arrestato nel marzo 2018 a Rosarno dagli investigatori della squadra mobile e del Servizio centrale operativo.

Attualità

Castrovillari (CS) | Reparti ospedalieri otorino e pneumologia a rischio chiusura

L’ospedale “Pasquale Ferrari” sta affrontando gravi difficoltà operative, in particolare nei reparti di Otorinolaringoiatria e Pneumologia. Nonostante gli sforzi degli operatori sanitari, la situazione continua a destare preoccupazione: l’Otorino è a rischio di chiusura e la Pneumologia fatica a mantenere un numero adeguato di medici.

A settembre, l’assenza di un potenziamento significativo del personale ha aggravato le emergenze già esistenti. Con due medici in procinto di lasciare il servizio, l’Otorino si trova in una situazione critica, mentre la Pneumologia è in continua ricerca di nuovo personale, sia medico che infermieristico.

Questi problemi non sono nuovi; le difficoltà si accumulano da tempo e necessitano di interventi urgenti. Le lunghe liste d’attesa e la crescente richiesta di servizi ambulatoriali da parte della comunità locale evidenziano l’importanza di una sanità pubblica efficiente e reattiva.

Anche altri reparti, come Neurologia e Gastroenterologia, si trovano in una fase di emergenza. Le attese per le cure sono sempre più pesanti, mentre i lavori previsti per il Pronto Soccorso non sembrano risolvere i problemi strutturali più ampi che affliggono l’ospedale.

Un’altra questione cruciale è la situazione dell’Ortopedia-Traumatologia, chiusa nel 2014 e riaperta solo parzialmente successivamente. Nonostante gli annunci di un nuovo team medico e di piani per ripristinare i ricoveri, l’assenza di azioni concrete da parte dell’Asp ha portato a un immobilismo preoccupante.

In sintesi, il “Pasquale Ferrari” ha bisogno urgente di un rafforzamento del personale per poter ripristinare l’efficacia dei suoi servizi. Solo un investimento mirato e tempestivo nel capitale umano potrà garantire un futuro più stabile e di qualità per la sanità locale.

Continua a leggere

Attualità

Reggio Calabria | Il “Tito Minniti” è l’aeroporto che cresce di più in Italia e chiuderà il 2024 con un +115%

Il 2024 si è rivelato un anno positivo per gli aeroporti della Calabria, con un aumento significativo del numero di passeggeri. I dati recentemente rilasciati mostrano un incremento dell’8,5%, con i volumi di traffico che sono passati da 3,3 milioni a 3,639 milioni. Questo risultato è stato evidenziato dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che ha sottolineato il potenziale di sviluppo del sistema aeroportuale calabrese.

In particolare, l’aeroporto di Reggio Calabria, noto come “Tito Minniti”, ha registrato una crescita straordinaria. Si prevede che alla fine dell’anno il numero di passeggeri raggiunga i 640.000, segnando un impressionante +115% rispetto al 2023. Anche Crotone ha contribuito a questo trend positivo, con un incremento del 48,1%, portando il totale dei passeggeri a oltre 314.000.

Occhiuto ha messo in evidenza che tali risultati sono frutto di accordi strategici con compagnie aeree, come Ryanair, che ha deciso di ampliare le proprie operazioni in Calabria. Queste iniziative non solo mirano a rendere gli scali calabresi più competitivi, ma hanno anche l’obiettivo di attrarre un numero maggiore di turisti, riconoscendo la Calabria come una meta di rilevanza turistica.

Un aspetto significativo di questa crescita è rappresentato dall’aumento dei collegamenti intermodali, che favoriscono l’integrazione tra i diversi mezzi di trasporto e stimolano il turismo tra le regioni vicine, come la Sicilia. Il progetto di creare un’area integrata dello Stretto sta prendendo forma, con il “Tito Minniti” come punto di riferimento aereo, facilitando l’accesso per i viaggiatori provenienti dalla Sicilia.

In sintesi, i dati positivi sul traffico passeggeri evidenziano non solo un recupero post-pandemia, ma anche il potenziale della Calabria come hub turistico. La crescita degli aeroporti calabresi rappresenta un passo importante verso lo sviluppo economico della regione, con l’obiettivo di consolidare il turismo come uno dei principali motori di crescita.

Continua a leggere

Calabria

Bagnara Calabra | Allacci abusivi alla rete pubblica, 4 denunce

Un’operazione congiunta tra i carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra e il personale dell’Enel ha portato alla denuncia di quattro residenti della località Solano per aver effettuato allacci abusivi alla rete elettrica. Queste manovre illecite permettevano loro di alimentare le proprie abitazioni senza pagare per il servizio.

Inoltre, durante le verifiche, è emerso che un commerciante locale, titolare di un panificio, stava utilizzando un bypass per alimentare la sua attività, causando un danno economico significativo alla società fornitrice di energia. Il valore del danno è stato stimato attorno ai 100mila euro.

L’arresto del panificatore è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria. Tutti gli indagati, oltre ad affrontare le conseguenze penali per furto aggravato, dovranno anche risarcire il consumo elettrico stimato.

Questo episodio evidenzia l’importanza della vigilanza nel settore energetico e le misure necessarie per contrastare comportamenti fraudolenti che danneggiano non solo le aziende ma anche i cittadini che rispettano le norme.

Continua a leggere

DI TENDENZA

Riproduzione Riservata - Copyright © Gruppo ADN Italia srl - P.Iva 02265930798 - redazione@adn24.it - PRIVACY