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Cronaca

Lodi | Si sono tenuti i funerali di Giovanna Pedretti.

Lunedì mattina, a Sant’Angelo Lodigiano (Lodi), un migliaio di persone ha partecipato ai funerali di Giovanna Pedretti, ristoratrice di 59 anni trovata morta otto giorni fa nel greto del fiume Lambro. Il parroco Don Enzo Raimondi, celebrante delle esequie, ha sottolineato, all’arrivo della bara in chiesa, che la riunione non è dettata dal clamore mediatico, bensì dall’amicizia con Giovanna e dalla vicinanza ai familiari, affermando: “Siamo qui per lei”.

Durante l’omelia, don Raimondi ha criticato il giudizio sommario e senza appello di coloro che parlano senza conoscere, sottolineando la costruzione di sospetti pesanti come macigni. Ha esortato la comunità a essere vicina alla famiglia di Pedretti e a regalare l’ultimo saluto, ribadendo la necessità di evitare tragedie simili. Ha espresso preoccupazione per il potere distruttivo delle parole, citando l’antico detto “Ne uccide più la lingua che la spada”.

Don Raimondi ha affrontato il dolore e il clamore generati dalle circostanze, definendoli note stonate che la comunità ha dovuto ascoltare contro la propria volontà. Ha descritto il “dolore di chi si è visto messo in discussione nella propria sincerità e autenticità”, riferendosi a Giovanna Pedretti, sottolineando l’arroganza di chi cerca di distruggere senza conoscere veramente la persona.

Il sacerdote ha concluso l’omelia richiamando alla vicinanza di Dio nei momenti difficili e invitando a pensare a Giovanna libera e serena, abbracciata dal padre celeste. Nel corso del funerale, è stato esposto uno striscione per chiedere ai giornalisti di rispettare il dolore della famiglia, e la famiglia ha lanciato un appello a devolvere offerte alla Casa di Riposo di Sant’Angelo Lodigiano o all’Associazione Genitori e Amici dei disabili e Gruppo il Maggiolino, invece di inviare fiori.

Cronaca

Roma | Due arrestati per una rapina in Farmacia

GdF Roma

Due uomini, di 38 e 45 anni, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato per una rapina avvenuta lo scorso dicembre in una farmacia a Roma. Gli agenti del XI Distretto San Paolo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Roma, a seguito di un’attenta indagine che ha portato a raccogliere prove decisive contro i due sospettati.

L’incidente ha avuto luogo in piazza Certaldo, dove uno dei rapinatori, travisato e armato di pistola, ha minacciato la titolare dell’attività e aggredito un dipendente mentre cercava di accedere alla cassa. Dopo aver sottratto circa 500 euro, i due sono fuggiti a bordo di uno scooter.

Grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza e alla testimonianza delle vittime, gli investigatori sono riusciti a identificare i colpevoli. Ulteriori elementi, come chiamate tra i sospettati e foto sui social media che li ritraevano con gli stessi abiti indossati durante la rapina, hanno confermato il loro coinvolgimento.

I due uomini sono attualmente detenuti nel carcere di Regina Coeli, in attesa di ulteriori sviluppi nel procedimento legale.

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Calabria

Tropea | Prodotti surgelati nocivi: sequestro di 108 kg tra prodotti ittici e ortofrutticoli

La polizia ha recentemente sequestrato un carico di 108 chili di prodotti ittici e ortofrutticoli surgelati, trasportati in violazione delle normative igienico-sanitarie. L’operazione è avvenuta a Tropea, una delle località turistiche più rinomate della Calabria, dove il carico era destinato ad alcune attività commerciali.

Il controllo è stato effettuato dagli agenti del Posto Fisso di Tropea, che hanno notato un veicolo con comportamenti sospetti. A supporto delle operazioni, è intervenuto personale specializzato dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, per valutare la situazione dal punto di vista alimentare.

Gli alimenti sono stati considerati non idonei al consumo umano e sono stati posti sotto sequestro, in attesa di un decreto di distruzione. Questa azione si inserisce in un più ampio impegno delle autorità locali per garantire la sicurezza alimentare e prevenire potenziali rischi sanitari per i consumatori. La polizia invita a mantenere alta l’attenzione riguardo alla provenienza e alla conservazione dei prodotti alimentari, soprattutto in aree turistiche dove la qualità è fondamentale.

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Calabria

Reggio Calabria | Bottiglia di benzina lasciata come messaggio intimidatorio all’ingresso di un esercizio commerciale

Una bottiglia di benzina è stata trovata all’ingresso di un ristorante nella zona di Spirito Santo a Reggio Calabria, in quello che sembra essere un atto intimidatorio. Il titolare dell’esercizio, Tommaso Marzullo, ha scoperto il messaggio minaccioso, che appare collegato a Davide Bilardi, un nuovo collaboratore di giustizia. La rosticceria, che si appresta ad aprire, si trova vicino agli uffici delle forze dell’ordine.

Gli agenti delle Volanti e della Scientifica sono intervenuti sul posto per raccogliere prove e hanno sequestrato la bottiglia. La squadra mobile ha già avviato indagini e ha informato la Direzione distrettuale antimafia, poiché l’area è controllata dalla cosca Libri, che sta vivendo momenti di tensione a seguito delle dichiarazioni di Bilardi.

Il collaboratore di giustizia ha già menzionato la rosticceria nei suoi verbali, sottolineando un episodio in cui un esponente della cosca si era presentato lamentando di non essere stato avvisato dell’apertura dell’attività commerciale. Questo potrebbe ora essere interpretato come un avvertimento o una ritorsione da parte della cosca nei confronti di Bilardi, che ha scelto di collaborare con le autorità. Le indagini continuano per chiarire la natura di questo gesto intimidatorio e il suo possibile significato per la comunità locale e per le dinamiche mafiose in atto.

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