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Calabria

Assago(MI) | 570kg di hashish in un box, 2 arresti nel Milanese

Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Milano hanno effettuato il sequestro di 570 chili di hashish in un box situato ad Assago (Milano), insieme a 30 grammi di cocaina, 50 proiettili, telefoni criptati e maschere di gomma. Tale azione è stata compiuta nell’ambito dell’esecuzione di un’ordinanza cautelare in carcere per narcotraffico, richiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano nei confronti di due cittadini italiani, entrambi con precedenti penali, di 32 e 66 anni.

Le indagini hanno preso avvio nel febbraio del 2023, quando gli agenti della Squadra Mobile di Milano hanno identificato un individuo di 66 anni, originario della Puglia, con precedenti per riciclaggio, sequestro di persona, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e associazione a delinquere di stampo mafioso. Attraverso servizi di osservazione, monitoraggio di telecamere e intercettazioni telefoniche e ambientali, sono emersi almeno sette episodi tra febbraio e marzo del 2023 in cui l’uomo ha effettuato consegne di cocaina, celata sotto il tappetino dell’auto. In una di queste operazioni, la Squadra Mobile ha controllato il destinatario del pacco, sorprendendolo in possesso di due panetti di cocaina per un totale di 2,2 chili.

Durante il monitoraggio di tutte le consegne, l’Unità Specializzata Antidroga ha rilevato che in almeno un’occasione il pregiudicato pugliese aveva ottenuto la droga da un italiano di 32 anni, originario di Locri (Reggio Calabria), anch’esso con precedenti per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Nel corso dell’esecuzione della misura cautelare, sono stati rinvenuti oltre 570 kg di hashish e il resto del materiale indicato.

Calabria

Procura di Castrovillari | Bergamini, il calciatore del Cosenza morto nel 1989, chiesti 23 anni di reclusione per l’ex fidanzata

I pubblici ministeri della Procura di Castrovillari hanno chiesto una condanna a 23 anni di reclusione per Isabella Internò, l’ex fidanzata di Donato Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza tragicamente scomparso il 18 novembre 1989 lungo la statale 106 a Roseto Capo Spulico. La donna è accusata di omicidio volontario in concorso con ignoti e il caso è attualmente sotto esame presso la Corte d’Assise di Cosenza.

La richiesta di condanna è stata presentata dal pm Luca Primicerio, supportato dal procuratore di Castrovillari, Alessandro D’Alessio, al termine di una requisitoria che ha avuto inizio ieri. È importante notare che Isabella Internò non era presente in aula durante la formulazione della richiesta. La vicenda, avvolta da un lungo mistero e controversie, continua a suscitare grande interesse e attenzione da parte dell’opinione pubblica e dei media.

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Calabria

Cutro (KR) | Accusato di aggressione sessuale era ricercato in Inghilterra, arrestato iracheno

Un cittadino iracheno di 49 anni, residente a Cutro, è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Crotone, poiché ricercato a livello internazionale per reati di aggressione e violenza sessuale. Le accuse risalgono a episodi avvenuti nel 2018 e nel 2019 in Inghilterra, in particolare a Liverpool e Loughborough, dove l’uomo sarebbe stato responsabile di aggressioni nei confronti di due donne.

La cattura è avvenuta a seguito di una segnalazione da parte del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che ha attivato le indagini necessarie. Grazie a un’attenta attività investigativa, gli agenti sono riusciti a rintracciare l’individuo, che aveva recentemente fatto ingresso in Italia viaggiando in autobus. L’arresto rappresenta un’importante operazione per la sicurezza e il contrasto alla criminalità internazionale, dimostrando l’efficacia della cooperazione tra le forze di polizia nazionali e internazionali.

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Calabria

Calabria | ‘Ndrangheta: Operazione nel crotonese, 31 misure

I Carabinieri del Comando provinciale di Crotone, supportati da unità provenienti da altre province calabresi, hanno eseguito un’operazione di vasta portata che ha portato all’arresto di 31 individui legati a cosche mafiose del territorio. Il provvedimento, richiesto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro e convalidato dal Gip, prevede 15 custodie in carcere, 7 arresti domiciliari e 9 obblighi di dimora.

Le indagini sono iniziate dopo un episodio estorsivo ai danni di un imprenditore di Cutro, rivelando una rete complessa di attività illegali tra cui estorsione, usura e traffico di stupefacenti. Questo scenario si è delineato dopo l’arresto del boss Nicolino Grande Aracri e ha messo in luce la rivalità tra la famiglia Martino, già legata a Grande Aracri, e un’altra cosca locale.

L’inchiesta, condotta attraverso intercettazioni e attività di osservazione, ha fatto emergere la capacità della famiglia Martino di esercitare il controllo sul territorio mediante intimidazioni, estorsioni e traffico di droga. Inoltre, i militari hanno documentato la disponibilità di armi da parte degli indagati, confermando l’operatività dell’associazione mafiosa in questione.

La scoperta di danneggiamenti a veicoli appartenenti a membri di spicco della famiglia Martino ha fornito ulteriori elementi per comprendere le dinamiche interne e le relazioni tra le varie cosche della provincia. Questo intervento dei Carabinieri rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata nella regione.

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