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Cronaca

Massiccio attacco di hacker russi alla Pubblica Amministrazione | Stipendi saranno pagati

Il gruppo russo Lockbit ha condotto un grave attacco hacker nei confronti di Westpole, un’azienda che fornisce servizi a diverse entità della Pubblica amministrazione italiana, rischiando di causare notevoli disagi. Lockbit ha dichiarato di essere responsabile del ransomware che ha colpito l’azienda Westpole negli ultimi dieci giorni. Questo attacco ha reso inaccessibili i database, e i cyber pirati hanno richiesto un riscatto in criptovalute al provider che ospita vari servizi di Pa Digitale, una società privata del gruppo Buffetti che offre servizi a 1.300 entità della Pubblica amministrazione italiana.

Tra i servizi bloccati per un lungo periodo ci sono i sistemi di rendicontazione delle buste paga e della fatturazione elettronica. Tuttavia, l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha assicurato che “gli stipendi saranno pagati”. L’attacco informatico ha colpito i server di Milano e Roma di Westpole, la cui infrastruttura cloud è utilizzata da Pa Digitale.

L’offensiva ha avuto inizio l’8 dicembre e si è estesa a Pa Digitale, che gestisce servizi digitali per circa 1.300 entità della Pubblica amministrazione italiana, tra cui Comuni, Province, Unioni di Comuni, Comunità montane e enti come l’Agenzia per l’Italia digitale (Agid) e l’Autorità anticorruzione (Anac).

Lockbit, noto per essere il gruppo più attivo in attacchi ransomware contro obiettivi italiani, potrebbe aver sfruttato vulnerabilità già note nei sistemi. La metà dei servizi è stata ripristinata tramite backup, mentre l’altra metà potrebbe essere difficilmente recuperabile.

Nonostante la preoccupazione iniziale riguardo al pagamento degli stipendi, l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha dichiarato che l’attività svolta dopo l’attacco ha evitato il mancato pagamento degli stipendi di dicembre e delle tredicesime. I rallentamenti dei servizi digitali sono stati attribuiti alla congestione degli accessi simultanei e non direttamente all’attacco. Tutti i servizi impattati sono stati ripristinati, e i dati di oltre 700 enti pubblici nazionali e locali sono stati recuperati. Tuttavia, resta l’esigenza di recuperare i dati dei tre giorni precedenti all’attacco per circa 1.000 enti pubblici legati a PA Digitale S.p.A. contrattualmente. Entrambe le aziende, Westpole e Pa Digitale, hanno sporto denuncia alla Polizia postale e avvertito il Garante della privacy.

Cronaca

Cagliari | Arrestato 40enne per spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti

Nella notte scorsa, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 40 anni con l’accusa di coltivazione illegale e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Durante un servizio di pattugliamento in via San Benedetto, gli agenti della Squadra Volante hanno fermato l’uomo, residente nell’hinterland cagliaritano, notando il suo comportamento nervoso.

A seguito di un controllo, all’interno dello zaino del sospettato sono stati trovati dieci panetti di hashish, per un totale di circa 1 kg. Successivamente, una perquisizione presso la sua abitazione a Maracalagonis ha portato al ritrovamento di sei piante di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle droghe.

L’uomo è stato arrestato in flagranza e posto agli arresti domiciliari. Stamattina il GIP ha convalidato l’arresto e imposto l’obbligo di dimora.

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Cronaca

Cremona | Violenza domestica e minacce: Arrestato un Uomo

CC Cremona

Il 16 settembre, a Cremona, un uomo con precedenti penali è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’intervento d’urgenza è stato richiesto da una donna spaventata, che ha segnalato alla centrale operativa dei Carabinieri che il marito la stava aggredendo.

Quando i militari sono giunti sul luogo, hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza, mentre la donna era barricata nella stanza da letto. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, l’uomo ha continuato a minacciare la moglie, promettendo di far esplodere la casa. Ha cercato di accendere i fornelli della cucina con un accendino, ma è stato prontamente bloccato dai Carabinieri.

La donna è riuscita a mettersi in salvo all’esterno, mentre l’uomo, furioso e distruttivo, ha danneggiato porte e arredi. I militari hanno arrestato l’uomo per prevenire ulteriori danni e per proteggere la propria sicurezza e quella degli altri. La vittima, dopo aver ricevuto assistenza medica al pronto soccorso, ha confermato che il marito aveva già abusato di lei in passato, ma che aveva ricominciato a vivere con lui sperando in un cambiamento.

L’uomo è stato trasferito al carcere di Cremona, accusato di maltrattamenti e lesioni. La situazione rimane sotto stretta osservazione mentre le autorità continuano a gestire il caso e a garantire la protezione della vittima.

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Cronaca

Latina | Tre stranieri colpiti da DASPO Urbano a Terracina

Questura di Latina

Il Questore di Latina ha recentemente emesso un provvedimento di “DASPO urbano” nei confronti di tre cittadini di origine tunisina coinvolti in una serie di incidenti violenti a Terracina. Questa misura, nota come Divieto di Accesso ai Luoghi di Intrattenimento e Ritrovo (DACUR), si inserisce in un’ampia strategia per contrastare la violenza nelle aree della movida.

L’episodio che ha portato a tale decisione è avvenuto il 26 giugno, quando i tre individui sono stati protagonisti di una violenta rissa davanti a vari esercizi commerciali. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza hanno mostrato chiaramente comportamenti aggressivi, inclusi calci, pugni e l’uso di una mazza da baseball. L’intervento delle forze dell’ordine, che ha incluso anche un confronto diretto con i sospetti presso il Commissariato di Polizia, ha visto i poliziotti stessi coinvolti in alterchi fisici, riportando ferite durante la colluttazione.

I tre uomini sono stati denunciati per rissa aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre, per garantire un’adeguata risposta ai comportamenti violenti e preservare l’ordine pubblico, il Questore ha disposto il divieto di accesso per due anni ai locali pubblici, come pub, bar, ristoranti e discoteche situati nel centro di Terracina.

Qualora i destinatari violassero questo divieto, rischiano pene detentive da sei mesi a due anni e multe comprese tra 10.000 e 24.000 euro. Questa misura mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a garantire la sicurezza dei luoghi di ritrovo pubblici nella città.

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