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Calabria

Taurianova | Operazione “Terramara closed”, arriva la sentenza del filone abbreviato: tutte le condanne.

La Corte di Cassazione ha emesso ieri sera la sentenza per il filone abbreviato del processo derivato dall’inchiesta denominata “Terramara Closed,” coordinata dalla procura antimafia di Reggio Calabria e che aveva come obiettivo le organizzazioni criminali operanti a Taurianova. Nella nuova decisione, i giudici romani hanno stabilito la condanna di Domenico Fazzolari, nato nel 1974, a una pena di 13 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione.

La sentenza di secondo grado in merito all’accusa di associazione mafiosa nei confronti di Giuseppe Sposato è stata annullata con rinvio, mentre tutte le altre contestazioni sono state eliminate dalla Corte. Giovanna Sposato è stata completamente assolta poiché le accuse di agevolazione alla ‘ndrangheta nei suoi confronti sono state escluse, e di conseguenza, gli altri reati che le erano stati contestati sono prescritti.

Francesco Avati ha visto il suo ricorso rigettato, confermando la sua condanna a 3 anni di reclusione. Altri condannati sono Agostino Canfora (8 anni), Michele Fazzalari (11 anni e otto mesi), Domenico Antonio Fazzalari (8 anni), Rocco Lazzaro (10 anni), Carmelo Maiolo (11 anni e otto mesi) e Giuseppe Talotta (5 anni).

Domenico Rettura e Giuseppe Naso hanno avuto i loro ricorsi dichiarati inammissibili e sono stati condannati alle spese legali. Le posizioni di Antonio Taverna, Rosa Zagari, Italia Zagari e Domenico Fazzalari, classe 1974, sono state annullate con rinvio per quanto riguarda le confische.

Salvatore Fazzalari, nato nel 1967, è stato condannato a 16 anni e 8 mesi di reclusione. Agostino Condomitti ha ricevuto una condanna di 11 anni, 9 mesi e 10 giorni. Domenico Moscato è stato condannato a 2 anni e 10 mesi. Per Domenico Romeo e Antonio Romeo, l’accusa relativa al capo 37 è stata annullata senza rinvio, in quanto il fatto non sussiste.

Calabria

Bagnara Calabra (RC) | Denunciate Quattro Persone per Furto di Energia Elettrica, Arrestato un Commerciante

I Carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra, in collaborazione con il personale dell’Enel, hanno denunciato quattro persone residenti nella località Solano per furto aggravato di energia elettrica. Le indagini, condotte nell’ambito di un’attività mirata di controllo, hanno rivelato che gli indagati avevano realizzato allacci abusivi alla rete pubblica per alimentare illegalmente le proprie abitazioni.

Nel corso dello stesso controllo, le forze dell’ordine hanno scoperto che un commerciante locale, titolare di un panificio, utilizzava un bypass per alimentare il proprio esercizio commerciale. Questo stratagemma ha causato un danno economico significativo alla società erogatrice del servizio, stimato in circa 100.000 euro. Il commerciante è stato immediatamente arrestato, e il suo arresto è stato convalidato dal GIP del Tribunale di Reggio Calabria.

Tutti gli indagati, oltre ad essere chiamati a risarcire il consumo di energia stimato, dovranno rispondere del reato di furto aggravato. L’operazione rientra nelle attività di controllo e monitoraggio che l’Arma dei Carabinieri svolge costantemente per contrastare gli allacci abusivi e il furto di energia elettrica, reati che causano danni economici rilevanti e compromettono la corretta erogazione dei servizi pubblici essenziali.

Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari e, come previsto dalla legge, per tutti gli indagati vale il principio di non colpevolezza fino a sentenza definitiva.

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Calabria

Crotone | 31 arresti per associazione mafiosa, estorsione e traffico di droga

I Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone, con il supporto delle unità di Catanzaro, Vibo Valentia, Cosenza e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno eseguito un’importante operazione contro la criminalità organizzata, portando all’arresto di 31 persone. L’operazione è stata condotta sulla base di un provvedimento cautelare emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA).

Le persone arrestate sono accusate, a vario titolo, di “associazione per delinquere di tipo mafioso”, “estorsione”, “usura”, “danneggiamento”, “traffico di stupefacenti” e reati legati al possesso e uso di armi e sostanze esplodenti. Per 15 degli indagati è stata disposta la custodia in carcere, per 7 gli arresti domiciliari, mentre per 9 è stato imposto l’obbligo di dimora.

L’operazione rappresenta un duro colpo alle attività criminali della mafia locale, in particolare per quanto riguarda il controllo del traffico di droga e le pratiche di estorsione. Le indagini, attualmente nella fase preliminare, proseguiranno per accertare ulteriori dettagli sulle attività del gruppo mafioso coinvolto.

I particolari dell’operazione verranno illustrati durante una conferenza stampa che si terrà oggi, 20 settembre, alle ore 11:00 presso la Procura della Repubblica di Catanzaro.

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Calabria

Lamezia Terme (CZ) | Arrestato 37enne per spaccio di droga

Nella giornata odierna, i Carabinieri della Stazione di Lamezia Terme Sambiase hanno arrestato un uomo di 37 anni in flagranza di reato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’operazione è scaturita da una perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione dell’individuo, che ha portato al rinvenimento di circa 30 grammi di cocaina, insieme a piccole quantità di hashish e marijuana.

Durante la perquisizione, i militari hanno anche trovato materiale per il taglio, il peso e il confezionamento della droga. Tutto il materiale sequestrato è stato inviato per ulteriori analisi per confermare la composizione e la quantità esatta delle sostanze stupefacenti.

L’arrestato è stato inizialmente trasferito alla Casa Circondariale di Catanzaro. Successivamente, in sede di udienza di convalida, il Giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.) del Tribunale di Lamezia Terme ha confermato la validità dell’arresto. Su richiesta della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, l’indagato è stato sottoposto a misure cautelari che includono l’obbligo di dimora nel Comune di residenza e l’obbligo di presentazione periodica alla Polizia Giudiziaria.

Questa operazione dimostra il continuo impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e il benessere della comunità. Si ricorda che l’indagato, come previsto dalla legge, non può essere considerato colpevole fino alla pronuncia di una sentenza definitiva.

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