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Calabria

Un mare di cultura per il liceo classico pitagora | Video

Crotone | Il Liceo Classico Pitagora ha realizzato il progetto #unmaredicultura nell’ambito del «Programma #iosonoAmbiente» del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Lo scopo è la diffusione dei valori dello sviluppo sostenibile e la promozione di percorsi di conoscenza nel campo delle tematiche della tutela ambientale. In “Un mare di cultura” gli studenti della classe 3D dell’indirizzo AUREUS effettueranno, perciò, attività particolarmente significative di Educazione allo Sviluppo Sostenibile all’interno dell’Area Marina Protetta “Isola Capo Rizzuto”. Un’esperienza immersiva pluridisciplinare, fortemente voluta dalla dirigente prof.ssa Natascia Senatore, che consentirà di approfondire e ampliare dinamiche ambientali, sociali, storico-culturali ed economiche. Una full-immersion di otto giorni all’interno dell’AMP, sotto la guida di esperti di biologia marina, di florofaunistica costiera e di archeologia subacquea, con impegni in mare al mattino e visite guidate didattiche o laboratori nel pomeriggio. Il lavoro sarà indirizzato principalmente al preliminare censimento, documentazione e monitoraggio dell’ambiente marino e delle aree archeologiche sommerse e/o semisommerse, al fine di programmare successive mirate indagini e di creare nuovi percorsi di visita, da svilupparsi su differenti livelli di fruizione e accessibilità.

Il progetto è articolato nei seguenti moduli: Attività laboratoriale immersiva con gli esperti all’interno dell’AMP sui vari contenuti previsti; Attività di restituzione attraverso l’elaborazione di materiale video e fotografico; Presentazione delle attività svolte alle istituzioni interessate e all’intera popolazione scolastica per la sua fruizione nell’ambito dell’educazione civica; Azioni di volontariato all’interno dell’AMP.

Un mare di cultura per il liceo classico pitagora

Crotone | Il Liceo Classico Pitagora ha realizzato il progetto #unmaredicultura nell’ambito del «Programma #iosonoAmbiente» del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Lo scopo è la diffusione dei valori dello sviluppo sostenibile e la promozione di percorsi di conoscenza nel campo delle tematiche della tutela ambientale. In “Un mare di cultura” gli studenti della classe 3D dell’indirizzo AUREUS effettueranno, perciò, attività particolarmente significative di Educazione allo Sviluppo Sostenibile all’interno dell’Area Marina Protetta “Isola Capo Rizzuto”. Un’esperienza immersiva pluridisciplinare, fortemente voluta dalla dirigente prof.ssa Natascia Senatore, che consentirà di approfondire e ampliare dinamiche ambientali, sociali, storico-culturali ed economiche. Una full-immersion di otto giorni all’interno dell’AMP, sotto la guida di esperti di biologia marina, di florofaunistica costiera e di archeologia subacquea, con impegni in mare al mattino e visite guidate didattiche o laboratori nel pomeriggio. Il lavoro sarà indirizzato principalmente al preliminare censimento, documentazione e monitoraggio dell’ambiente marino e delle aree archeologiche sommerse e/o semisommerse, al fine di programmare successive mirate indagini e di creare nuovi percorsi di visita, da svilupparsi su differenti livelli di fruizione e accessibilità.

Il progetto è articolato nei seguenti moduli: Attività laboratoriale immersiva con gli esperti all’interno dell’AMP sui vari contenuti previsti; Attività di restituzione attraverso l’elaborazione di materiale video e fotografico; Presentazione delle attività svolte alle istituzioni interessate e all’intera popolazione scolastica per la sua fruizione nell’ambito dell’educazione civica; Azioni di volontariato all’interno dell’AMP.

Calabria

Bagnara Calabra (RC) | Denunciate Quattro Persone per Furto di Energia Elettrica, Arrestato un Commerciante

I Carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra, in collaborazione con il personale dell’Enel, hanno denunciato quattro persone residenti nella località Solano per furto aggravato di energia elettrica. Le indagini, condotte nell’ambito di un’attività mirata di controllo, hanno rivelato che gli indagati avevano realizzato allacci abusivi alla rete pubblica per alimentare illegalmente le proprie abitazioni.

Nel corso dello stesso controllo, le forze dell’ordine hanno scoperto che un commerciante locale, titolare di un panificio, utilizzava un bypass per alimentare il proprio esercizio commerciale. Questo stratagemma ha causato un danno economico significativo alla società erogatrice del servizio, stimato in circa 100.000 euro. Il commerciante è stato immediatamente arrestato, e il suo arresto è stato convalidato dal GIP del Tribunale di Reggio Calabria.

Tutti gli indagati, oltre ad essere chiamati a risarcire il consumo di energia stimato, dovranno rispondere del reato di furto aggravato. L’operazione rientra nelle attività di controllo e monitoraggio che l’Arma dei Carabinieri svolge costantemente per contrastare gli allacci abusivi e il furto di energia elettrica, reati che causano danni economici rilevanti e compromettono la corretta erogazione dei servizi pubblici essenziali.

Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari e, come previsto dalla legge, per tutti gli indagati vale il principio di non colpevolezza fino a sentenza definitiva.

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Calabria

Crotone | 31 arresti per associazione mafiosa, estorsione e traffico di droga

I Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone, con il supporto delle unità di Catanzaro, Vibo Valentia, Cosenza e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno eseguito un’importante operazione contro la criminalità organizzata, portando all’arresto di 31 persone. L’operazione è stata condotta sulla base di un provvedimento cautelare emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA).

Le persone arrestate sono accusate, a vario titolo, di “associazione per delinquere di tipo mafioso”, “estorsione”, “usura”, “danneggiamento”, “traffico di stupefacenti” e reati legati al possesso e uso di armi e sostanze esplodenti. Per 15 degli indagati è stata disposta la custodia in carcere, per 7 gli arresti domiciliari, mentre per 9 è stato imposto l’obbligo di dimora.

L’operazione rappresenta un duro colpo alle attività criminali della mafia locale, in particolare per quanto riguarda il controllo del traffico di droga e le pratiche di estorsione. Le indagini, attualmente nella fase preliminare, proseguiranno per accertare ulteriori dettagli sulle attività del gruppo mafioso coinvolto.

I particolari dell’operazione verranno illustrati durante una conferenza stampa che si terrà oggi, 20 settembre, alle ore 11:00 presso la Procura della Repubblica di Catanzaro.

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Calabria

Lamezia Terme (CZ) | Arrestato 37enne per spaccio di droga

Nella giornata odierna, i Carabinieri della Stazione di Lamezia Terme Sambiase hanno arrestato un uomo di 37 anni in flagranza di reato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’operazione è scaturita da una perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione dell’individuo, che ha portato al rinvenimento di circa 30 grammi di cocaina, insieme a piccole quantità di hashish e marijuana.

Durante la perquisizione, i militari hanno anche trovato materiale per il taglio, il peso e il confezionamento della droga. Tutto il materiale sequestrato è stato inviato per ulteriori analisi per confermare la composizione e la quantità esatta delle sostanze stupefacenti.

L’arrestato è stato inizialmente trasferito alla Casa Circondariale di Catanzaro. Successivamente, in sede di udienza di convalida, il Giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.) del Tribunale di Lamezia Terme ha confermato la validità dell’arresto. Su richiesta della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, l’indagato è stato sottoposto a misure cautelari che includono l’obbligo di dimora nel Comune di residenza e l’obbligo di presentazione periodica alla Polizia Giudiziaria.

Questa operazione dimostra il continuo impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e il benessere della comunità. Si ricorda che l’indagato, come previsto dalla legge, non può essere considerato colpevole fino alla pronuncia di una sentenza definitiva.

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