Caltanissetta | Ennesimo suicidio nelle carceri: detenuto si toglie la vita

Un detenuto nisseno di 38 anni, considerato esemplare per il suo comportamento senza problemi, si è suicidato nel carcere Malaspina di Caltanissetta. L’uomo stava seguendo un percorso di riabilitazione e lavorava in cucina, rendendo il gesto totalmente inaspettato e privo di motivazioni note. Il pm di turno è sul posto mentre la procura ha avviato un’indagine per chiarire le circostanze del tragico evento.

L’incidente si inserisce in un contesto preoccupante per le carceri italiane, che hanno registrato la morte di oltre cento detenuti dall’inizio dell’anno, di cui 46 per suicidio. Questo fenomeno, spesso legato al sovraffollamento carcerario e alle difficoltà psicologiche dei detenuti, ha visto un recente caso simile nel penitenziario di Genova, dove un giovane è morto per aver inalato gas da un fornello.

Il governo sta preparando un decreto svuotacarceri, atteso per luglio, che affronterà il problema del sovraffollamento carcerario e promuoverà condizioni migliori per i detenuti, senza però introdurre sconti di pena. Questi provvedimenti includono l’istituzione di un albo per comunità del terzo settore, consentendo a detenuti idonei di scontare la pena in detenzione domiciliare o con affidamento in prova, incentrato sul lavoro e sulla reintegrazione sociale.

Inoltre, si valutano proposte per aumentare il numero di telefonate concesse ai detenuti e semplificare la gestione delle ordinanze di custodia cautelare, con l’obiettivo di ridurre il numero complessivo di detenuti. Un piano per il trasferimento dei detenuti stranieri nei loro paesi di origine è anche in discussione, parte di un più ampio piano di riforma carceraria.