Cronaca
Catania | Operazione “Vasi Comunicanti”: 9 Misure Cautelari per Corruzione e Falso Ideologico
Nell’ambito di complesse attività d’indagine coordinate dalla Procura della Repubblica, i Finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito perquisizioni nelle province di Catania, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Perugia. Queste azioni sono state supportate da militari di altri Comandi Provinciali del Corpo, in ottemperanza a un’ordinanza del Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catania. Tale provvedimento ha previsto l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 9 soggetti, tra cui 4 Direttori di Unità Operative Complesse (U.O.C.) o Dipartimenti di Aziende Ospedaliere delle province della Sicilia orientale, 3 rappresentanti di società locali di distribuzione di multinazionali produttrici di dispositivi medici, un rappresentante di tali multinazionali e un provider per l’organizzazione di eventi.
Le indagini, condotte dal Gruppo Tutela Finanza Pubblica del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catania, hanno avuto origine da approfondimenti relativi agli sprechi di risorse pubbliche. Questi hanno inizialmente evidenziato come l’A.O.U. Policlinico “G. Rodolico – San Marco” di Catania avesse affidato l’acquisto di dispositivi medici a prezzi superiori a quelli indicati nell’accordo quadro CONSIP. Ulteriori investigazioni hanno rivelato un sistema più ampio di atti corruttivi perpetrati da dirigenti sanitari e rappresentanti delle società di distribuzione locale di multinazionali produttrici di dispositivi medici. Questi soggetti avrebbero utilizzato sponsorizzazioni economiche di eventi formativi medici per favorire l’assegnazione di ordini alle ditte che elargivano tali finanziamenti.
In particolare, le società “PRESIFARM Srl”, “ARCHIGEN Srl” e “CARDIOVASCULAR Srl”, operanti come distributori locali per conto di multinazionali nel settore, avrebbero promesso e fornito ingenti somme di denaro per l’organizzazione di convegni e congressi medici. Queste sponsorizzazioni avrebbero garantito alle società distributrici un maggiore utilizzo dei propri dispositivi medici negli ospedali siciliani, influenzando le decisioni sugli acquisti delle strutture sanitarie.
L’indagine ha anche coinvolto 4 professori, direttori di U.O.C. o Dipartimenti di cardiologia presso importanti istituti siciliani, e referenti delle società distributrici locali, accusati di negoziare finanziamenti in cambio di favoritismi nell’acquisto di dispositivi medici. Anche un provider di eventi scientifici, SOLA Pietro della COLLAGE S.p.A. di Palermo, è stato implicato nel sistema di corruzione.
Il Giudice per le indagini preliminari, su proposta della Procura, ha emesso misure cautelari degli arresti domiciliari per i 9 indagati, ritenendo sussistente un grave quadro indiziario per i reati di falsità ideologica in atti pubblici e corruzione.
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