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Cronaca

Strage Altavilla | Camera ardente per i fratellini. Kevin tentò di difendersi

Kevin Barreca, il 16enne tragicamente ucciso insieme al fratellino di 5 anni e alla madre Antonella Salamone durante un orribile esorcismo perpetrato dal padre, dalla sorella e da due complici, ha cercato disperatamente di difendersi prima di essere brutalmente ucciso.

L’atroce evento è l’ultimo capitolo della terribile strage di Altavilla Milicia, descritto dettagliatamente nell’ordinanza di custodia cautelare che ha condannato i responsabili, tra cui il padre Giovanni Barreca, Massimo Carandente e Sabrina Fina. Anche la figlia di Barreca, una ragazza di 17 anni, è stata coinvolta nell’omicidio ed è ora detenuta.

Kevin, insieme alla madre e al fratellino, è stato sottoposto a un esorcismo, legato e torturato prima di essere ucciso. Nonostante abbia reagito strenuamente, mordendo Sabrina Fina e colpendo Massimo Carandente, i suoi sforzi per difendersi non sono stati sufficienti a salvarlo. Gli investigatori hanno trovato i segni delle sue reazioni sul corpo della donna, la quale, prima di decidere di non rispondere alle domande, ha cercato di incolpare l’aggressività del ragazzo come causa della tragedia.

Oggi, un corteo di bambini e ragazze delle scuole ha accompagnato le salme di Kevin e del fratellino Emanuel ad Altavilla Milicia. La madre di uno dei compagni di asilo di Emanuel, incapace di trattenere le lacrime, ha raccontato come ha dovuto spiegare alla figlia di cinque anni la scomparsa del loro amico.

Il sindaco del Comune di Altavilla, Pino Virga, ha dichiarato il lutto cittadino e ha organizzato la camera ardente nella sede del consiglio comunale, aperta fino a lunedì sera. Molte persone si sono recate per rendere omaggio alle due vittime di questo terribile crimine, che ha scosso profondamente la comunità.

Anche l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, ha partecipato alla camera ardente, esprimendo preoccupazione per la presenza di sedicenti guaritori e santoni. Ha sottolineato l’importanza di non fidarsi di queste persone e ha riflettuto sul bisogno continuo di Dio in momenti così tragici.

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