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Calabria

San Pietro di Caridà (RC) | Scoperto autolavaggio abusivo: denunciato

CC Reggio Calabria

Il 19 settembre, i Carabinieri della Stazione di Serrata hanno smantellato un’autolavaggio abusivo gestito da un 57enne di San Pietro di Caridà. Durante un’operazione di controllo finalizzata a combattere i reati ambientali e l’abusivismo edilizio, i militari hanno accertato che l’uomo aveva trasformato un terreno di sua proprietà in un’autolavaggio senza alcuna autorizzazione.

La struttura, priva di permessi edilizi, si avvaleva di un allaccio illecito alla rete idrica comunale e non rispettava le normative ambientali, non prevedendo sistemi per gestire le acque reflue. Di conseguenza, l’attività è stata fermata e l’uomo è stato denunciato per furto aggravato e violazioni alle leggi edilizie e ambientali.

È importante notare che il caso è attualmente oggetto di indagini, e l’individuo deve essere considerato innocente fino a una sentenza definitiva.

Attualità

Condofuri (RC) | Colpo fortunato nel Reggino: vinti 50mila euro

Un’ondata di fortuna ha travolto Condofuri, piccolo centro in provincia di Reggio Calabria, grazie all’ultimo concorso del 10eLotto. Nella serata di sabato 21 settembre, un fortunato giocatore ha centrato un 9 Oro, portandosi a casa un premio di ben 50 mila euro. La Calabria si conferma ancora una volta terra di vincite, con un altro giocatore che, il giorno precedente, a Cosenza, ha vinto 6mila euro con un 4 Oro. Il 10eLotto continua a distribuire la fortuna su tutto il territorio italiano, con premi per un totale di 12,4 milioni di euro assegnati solo nell’ultima estrazione. Da inizio anno, la somma totale dei premi ha superato i 2,7 miliardi di euro.

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Attualità

Lingua blu | Regione Calabria e Asp avviano l’acquisto di 500mila vaccini

A Catanzaro si è tenuta una riunione presieduta da Tommaso Calabrò, dirigente generale del Dipartimento regionale Salute e Welfare, per discutere della problematica della “Lingua Blu”, una malattia che sta colpendo gli allevamenti ovini in Calabria. All’incontro hanno partecipato i dirigenti dei servizi veterinari delle cinque Aziende sanitarie provinciali (ASP) calabresi, il dirigente generale del Dipartimento Agricoltura, Giuseppe Iiritano, il commissario dell’ASP di Crotone, Antonio Brambilla, e la dirigente generale dell’ASP di Reggio Calabria, Lucia Di Furia.

Durante la riunione, è stato fatto il punto sulle attività già avviate per fronteggiare l’emergenza, e si è delineata la strategia finale per il controllo della malattia, basata su dati aggiornati e su certificazioni sanitarie ufficiali. È stata decisa l’avvio di una campagna di vaccinazione non obbligatoria, ma considerata fondamentale per contenere la diffusione del virus. In questo contesto, il commissario Brambilla ha avviato le procedure per l’acquisto di 500.000 dosi di vaccino.

Parallelamente, è stato predisposto un piano da sottoporre ai ministeri competenti, con il coinvolgimento dell’Istituto Zooprofilattico di Portici. Il Dipartimento regionale all’Agricoltura ha anche previsto misure finanziarie per sostenere economicamente gli allevatori, coprendo i costi per la vaccinazione delle greggi, la disinfestazione degli ovili e lo smaltimento delle carcasse degli animali infetti.

Calabrò ha ribadito l’impegno della Regione Calabria, sotto la guida del presidente Roberto Occhiuto, a supportare le amministrazioni locali e gli allevatori, sottolineando l’importanza di un’azione collaborativa e responsabile da parte di tutti gli attori coinvolti per fronteggiare efficacemente la crisi.

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Calabria

Serrata (RC) | Autolavaggio privo di autorizzazioni e permessi, denunciato 57enne

A Serrata, nel reggino, i carabinieri hanno scoperto un’attività abusiva di autolavaggio, operativa grazie a un allaccio illegale alla rete idrica comunale. L’attività era gestita da un cinquantasettenne residente a San Pietro di Caridà, che è stato denunciato per furto e per violazione delle normative edilizie e ambientali.

L’indagine, condotta nell’ambito di controlli mirati a contrastare l’abusivismo edilizio e i reati ambientali, ha rivelato che la struttura era stata realizzata senza alcuna autorizzazione su un terreno privato. Inoltre, non erano presenti le infrastrutture necessarie per impedire lo scarico diretto delle acque reflue nell’ambiente, aggravando ulteriormente la situazione.

L’uomo è stato denunciato in stato di libertà per furto d’acqua e per le gravi irregolarità relative alla costruzione e alla gestione dell’impianto, che violava anche le normative a tutela dell’ambiente.

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