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Curiosità

Che funzione svolgevano gli schiavi nell’antico Egitto?

Nell’antico Egitto, gli schiavi svolgevano diverse funzioni e il loro ruolo era variabile a seconda del contesto sociale, economico e storico. Ecco alcune delle principali funzioni che gli schiavi ricoprivano:

1. Lavoro agricolo

  • Molti schiavi erano impiegati nei campi, contribuendo alla coltivazione di cereali, ortaggi e altri prodotti agricoli. Il lavoro nei campi era fondamentale per sostenere l’economia egiziana.

2. Costruzione e opere pubbliche

  • Gli schiavi erano spesso utilizzati per costruire monumenti, templi e piramidi. Anche se molte delle maestranze erano lavoratori liberi, gli schiavi potevano essere impiegati in queste grandi opere.

3. Servizi domestici

  • Nelle case dei nobili e dei funzionari, gli schiavi svolgevano lavori domestici, come cucinare, pulire e prendersi cura dei bambini. Erano parte integrante della vita quotidiana delle famiglie benestanti.

4. Artigianato e produzione

  • Alcuni schiavi erano coinvolti in mestieri artigianali, come la lavorazione del metallo, la ceramica e la tessitura. Le loro abilità potevano essere utilizzate per produrre beni di consumo.

5. Servizio militare

  • In alcune epoche, gli schiavi potevano essere arruolati nell’esercito, anche se la maggior parte dei soldati era composta da uomini liberi. Gli schiavi prigionieri di guerra potevano essere costretti a combattere.

6. Ruolo simbolico e rituale

  • Alcuni schiavi avevano anche ruoli rituali o simbolici nelle cerimonie religiose, servendo le classi alte o i sacerdoti.

Stato degli schiavi

È importante notare che il termine “schiavo” nell’antico Egitto non sempre corrispondeva alla concezione moderna di schiavitù. Alcuni schiavi potevano avere diritti limitati, e in alcuni casi, erano in grado di guadagnare la loro libertà o di avere una vita relativamente dignitosa. Inoltre, la schiavitù non era basata esclusivamente su razza o etnia, ma piuttosto su debiti, prigionia di guerra o nascita.

Conclusione

In sintesi, gli schiavi nell’antico Egitto svolgevano una varietà di funzioni, contribuendo in modo significativo all’economia e alla vita sociale dell’epoca. La loro condizione e i loro diritti variavano a seconda delle circostanze e del periodo storico.

Curiosità

Il tornado che “ruota al contrario”: un fenomeno estremamente raro

Il fenomeno dei tornado anticiclonici, come quello verificatosi nelle pianure dell’Oklahoma, è davvero insolito e interessante dal punto di vista meteorologico. Normalmente, i tornado si formano in senso antiorario nell’emisfero boreale e in senso orario nell’emisfero australe, seguendo le caratteristiche dei sistemi di pressione atmosferica locali.

Quando si verificano eventi come il tornado anticiclonico, che si muove in senso orario, c’è una deviazione significativa dalle normali dinamiche atmosferiche. Questi fenomeni sono estremamente rari e possono essere causati da circostanze meteorologiche particolari, come l’interazione tra diverse correnti d’aria o la struttura specifica della supercella dalla quale si sviluppa il tornado.

Il fatto che questo tornado sia stato anche catalogato come “estremamente pericoloso” nonostante la sua insolita direzione di rotazione evidenzia quanto sia importante comprendere e monitorare attentamente i fenomeni meteorologici estremi. Anche se si è formato in una zona poco popolata, il tornado ha comunque causato danni significativi, sradicando alberi e potenzialmente minacciando la sicurezza delle persone nelle vicinanze.

La creazione di un secondo tornado che ha invertito la sua rotta è un’altra caratteristica straordinaria di questo evento meteorologico. Questo comportamento sfida le convenzioni e le previsioni meteorologiche standard, evidenziando la complessità e l’imprevedibilità dei fenomeni atmosferici estremi.

In definitiva, eventi come questo sottolineano l’importanza di continuare a studiare e comprendere i cambiamenti nel clima e nei modelli meteorologici, specialmente considerando il ruolo del riscaldamento globale nel rendere tali eventi più frequenti e intensi.

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Amici Animali

Kevin, il Cane Più Alto del Mondo, morto dopo il Guinness World Record

Kevin, l’alano da record riconosciuto dal Guinness World Records come il cane più alto del mondo lo scorso marzo, è morto improvvisamente all’età di tre anni. Quando si alzava in piedi su due zampe, Kevin raggiungeva oltre due metri di altezza, molto più del suo proprietario.

Kevin viveva in Iowa, negli Stati Uniti, con i suoi proprietari Tracy e Roger Wolfe di West Des Moines. Purtroppo, non è sopravvissuto a un’operazione chirurgica dopo essersi ammalato improvvisamente. La famiglia Wolfe ha dichiarato di essere “devastata” nel condividere la notizia della sua morte.

Kevin misurava poco meno di un metro dai piedi al garrese (0,97 metri) e quando si alzava in piedi su due zampe raggiungeva circa 2,13 metri. Tracy Wolfe ha raccontato a USA TODAY che Kevin adorava l’attenzione delle persone, anche se a volte queste venivano “frustate” dalla sua coda. Ha aggiunto: “Vorrei che queste razze giganti, e tutti i cani, potessero vivere più a lungo. Non c’è mai abbastanza tempo”.

Un destino simile era toccato a Zeus, un altro alano del Texas che precedentemente deteneva il record del Guinness per il cane vivente più alto del mondo. Zeus è morto a settembre, anche lui all’età di tre anni, dopo aver sviluppato una polmonite a seguito di un’amputazione e una diagnosi di cancro alle ossa.

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Curiosità

SAI CHE….Uno Studio rivela che le mucche adorano il contatto con le persone?

La pet therapy, pratica sempre più diffusa negli ultimi anni, propone interazioni controllate tra esseri umani e animali, mirando a fornire benefici psicologici sia agli individui coinvolti che, si spera, agli animali stessi. Sebbene solitamente coinvolga cani e gatti, un recente studio pubblicato sulla rivista Human-Animal Interactions suggerisce una nuova prospettiva: la pet therapy con le mucche, che sembra portare vantaggi a tutte le creature coinvolte, in particolare nei contatti con le femmine.

Il Protocollo di Interazione

Lo studio ha adottato un protocollo noto come HAIS, Human-Animal Interaction Scale, che valuta gli effetti positivi e negativi dell’interazione uomo-animale da entrambe le prospettive. La prima parte del protocollo riguarda la percezione umana dell’interazione, mentre la seconda si concentra sulla lettura del linguaggio corporeo dell’animale coinvolto.

Nel caso delle mucche, segni di fiducia e benessere includono il lasciarsi accarezzare e il grooming, ovvero il comportamento di leccarsi. Lo studio, condotto presso il Surrey Hills Sanctuary nello stato di New York, ha coinvolto 11 individui e due mucche (in realtà tori castrati).

Benefici Riscontrati

Entrambe le mucche hanno mostrato segni positivi durante le interazioni, senza alcun segno di disagio come un aumento delle vocalizzazioni. Inoltre, è emerso che le interazioni più positive sono state con gli individui di sesso femminile, anche se non è chiaro se ciò sia dovuto a una preferenza di genere o a una maggiore abilità e fiducia delle donne nell’approcciarsi agli animali.

In conclusione, lo studio suggerisce che le mucche possono apprezzare la presenza umana e il contatto fisico, e che la pet therapy con queste creature potrebbe portare benefici per entrambe le parti coinvolte.

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