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In Vuitton Cup Luna Rossa batte due volte American Magic

Prime due regate e prime due vittorie oggi per Luna Rossa Prada Pirelli contro American Magic nella semifinale della Louis Vuitton Cup, in scena nel mare antistante Barcellona. L’AC75 italiano, con il guidone del Circolo della Vela Sicilia, ha battuto la barca del New York Yacht Club di misura sia in gara 1 che in gara 2, al termine di due match race molto combattuti con Luna Rossa brava a rimontare l’iniziale svantaggio in entrambe le occasioni.
Confermati al timone della barca griffata Prada Pirelli, come sempre, il duo composto dal siciliano Francesco Bruni e dall’australiano Jimmy Spithill. Nella prima regata partenza vinta dagli americani, che hanno chiuso il primo lato di bolina con 7 secondi di vantaggio, aumentato poi a 20″ dopo la prima poppa. Gli italiani hanno poi recuperato lo svantaggio alla seconda poppa, giungendo al quarto gate praticamente appaiati agli statunitensi. Nel quinto lato della sfida, quindi, c’è stato il sorpasso decisivo di Luna Rossa, poi giunta all’arrivo davanti ad American Magic con un vantaggio di 7 secondi.

Anche nel secondo match race, poi, il team statunitense è partito meglio, con gli italiani che hanno girato il primo gate con 10 secondi di distacco. A ruota Luna Rossa ha accusato problemi alle strumentazioni elettroniche. Quindi American Magic è caduta dai foil all’altezza del secondo cancello e l’AC75 col guidone del Circolo della Vela Sicilia è passato avanti agli americani nel corso del terzo lato della regata. Da lì in poi gli italiani hanno controllato la sfida e gli avversari, con non poche sofferenze, giungendo al traguardo con con 18 secondi di vantaggio sulla barca del New York Yacht Club.
Soddisfatti gli uomini del team italiano al termine dei due match race odierni. “La brezza era ‘a chiazze’, anche questa seconda è stata una regata molto difficile. Nell’ultimo lato siamo andati sulla ‘difensiva’. Grande lavoro per i cyclor oggi. Le scelte del fiocco sono state determinanti e le abbiamo indovinate in entrambe le sfide”, ha detto Jimmy Spithill.

Le semifinali della competizione riservata agli sfidanti della America’s Cup si disputano al meglio delle nove regate (vince chi arriva prima a quota cinque successi). Nell’altra semifinale i primi due match race hanno visto Ineos Britannia vincere nettamente (in entrambe le occasioni) contro Alinghi.
Domani sono in programma, sempre nel primo pomeriggio, altre due regate di entrambe le semifinali, per un totale di quattro sfide. Luna Rossa sarà in azione nel mare catalano nel primo e nel terzo atto di giornata.
– foto Ipa Agency –

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Gp Emilia-Romagna, Bagnaia “Misano 2 più competitiva”

“Proverò a fare di tutto per portare a casa la vittoria. E’ il mio centesimo gran premio e, in caso di primo posto, per la Ducati arriverà anche il centesimo successo in MotoGP. Conosciamo già il setup e quali gomme usare, ma la competitività sarà maggiore rispetto all’ultima volta”. Queste le parole di Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo), nel corso della conferenza stampa piloti del Gran Premio dell’Emilia-Romagna, sul circuito di Misano.

“Già due settimane fa qui a Misano ho provato a vincere, ma non ci sono riuscito nè nella Sprint nè nella gara lunga. Prima Martin, poi Marquez sono stati per me troppo veloci. Nella gara lunga, però, quando ho visto Martin rientrare ho capito che avrei potuto fare parecchi punti”. Il pilota campione del mondo ha poi continuato: “Ora tra me e Martin ci sono sette punti di distacco. La nostra esperienza ci dà la giusta motivazione e la capacità per reggere la pressione. Il campionato certamente si deciderà a Valencia. Rispetto allo scorso anno mi sento fisicamente più preparato”.

Infine, Bagnaia ha commentato i fischi rivolti a Marquez due settimane fa a Misano: “Gli haters ci saranno sempre. Situazioni di questo tipo non succedono solo in Italia. Anch’io a Barcellona sono stato fischiato. E’ proprio una mancanza di rispetto, perchè noi piloti diamo sempre il massimo in pista. Il nostro sport vorrei che fosse più pulito”.
– Foto Ipa Agency –

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Conte “Livelli diversi ma noi e Juve in cerca di riscatto”

“Ci auguriamo che possa essere una sfida che possa contare qualcosa e avere un valore importante sia per la Juve che per noi. Oggi è presto per dirlo. Si parte su due livelli diversi. Ci sono 18 punti da recuperare rispetto all’anno scorso ma c’è da parte loro e nostra la voglia di rivalsa. Non penso che la Juve si possa accontentare di arrivare terza, così come noi non possiamo pensare di stare a 40 punti dall’Inter”. Così il tecnico del Napoli, Antonio Conte, a due giorni dall’anticipo di sabato in casa della Juventus. “Partiamo da due differenti livelli ma ci auguriamo che nel ritorno si possa parlare avendo più certezze alla mano. Ogni test è un esame. Lo è stato a Cagliari.

A volte può essere un esame tattico, tecnico o temperamentale al di là da chi c’è di fronte”, ha aggiunto mister Conte, ben consapevole della rivalità tra le due tifoserie e le due squadre, anche perchè ha già vissuto tutto questo quando era dall’altra parte. “E’ inevitabile che la mia storia sia legata alla Juventus. Tredici anni da calciatore dove abbiamo vinto tutto e sono stato anche capitano. Poi ho avuto la possibilità di fare tre anni da allenatore in un periodo difficile aprendo un ciclo di successi. Faccio parte della storia della Juve per ciò che ho fatto. E’ inevitabile che da calciatore sia più semplice scegliere la propria squadra. L’hanno fatto Bruscolotti, Maldini, Baresi, Totti.

Poi inizi la carriera da allenatore ed è difficile scegliere. Sono andato in altre piazze. Ho sempre onorato il mio ruolo, diventando il primo a difendere i colori di queste squadre”. Il passato è la Juve, il presente è l’azzurro partenopeo. “Da uomo del Sud ho un piacere immenso nell’allenare il Napoli, ma per me sarà un’emozione tornare allo Stadium, sarà la prima volta con i tifosi. Lo sarà anche tra parecchi anni quando riaffronterò il Napoli da avversario, ma mi auguro tra un bel pò”, ha aggiunto Conte che ha poi rivolto un pensiero a Totò Schillaci, deceduto ieri all’età di 59 anni. “Per noi del Sud Totò rappresentava l’esempio di chi ce l’aveva fatta. E’ un grosso dispiacere. L’ho conosciuto il primo anno alla Juventus, ero alla prima esperienza e lui era già un giocatore molto affermato. Era sempre disponibile. Per me lì alla Juventus erano tutti dei campioni, io gli davo del ‘voì in senso di rispetto. Ma lui era una persona molto umile”.
– Foto Ipa Agency –

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Nico Gonzalez “Scudetto? Pensare partita dopo partita”

“Giocare bene a calcio, mettere la palla a terra, ottenere risultati positivi: è quella la strada. Dobbiamo essere uniti e compatti, un buon gruppo, così si arriva ai risultati. Scudetto? Dobbiamo vivere il presente, pensare partita dopo partita e non a quello che arriverà dopo”. A Nico Gonzalez sono bastate poche settimane per calarsi nella sua nuova realtà. “Sappiamo cosa fare, ognuno si prende la responsabilità di quello che deve fare in campo, è quello che ci chiede il mister e che ci porta a vincere”, le parole dell’argentino nella conferenza stampa di presentazione.

Nessun dubbio nell’accettare la corte bianconera (“Quando arriva la Juve devi dire sì ed è quello che ho fatto”), Gonzalez si è tolto anche la soddisfazione del primo gol con la sua nuova squadra, andando a segno martedì in Champions contro il Psv. “Sono contento, per me era un sogno segnare con questa maglia. Ed è arrivato al momento giusto, è servito anche per vincere la partita”. Con un ex juventino come Di Maria come idolo, Gonzalez rivela di aver ritrovato un Vlahovic, già suo compagno a Firenze, “che è migliorato tanto, anche se non segna aiuta la squadra, si merita il meglio”. E con Thiago Motta l’intesa non potrebbe essere migliore: “Mi dà la libertà di cui ho bisogno in campo per godermi ogni partita e ogni allenamento”.
– foto Ipa Agency –

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