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Cronaca

Milano | Tragedia in un emporio di articoli cinesi, le vittime sono tutte giovani

Nella serata di ieri, un incendio devastante ha colpito un emporio di articoli cinesi in via Ermenegildo Cantoni a Milano, causando la morte di tre giovani di nazionalità cinese. Le vittime sono due fratelli di 19 e 17 anni e una giovane di 24 anni. Il rogo è scoppiato intorno alle 23 e ha distrutto gran parte del magazzino.

L’intervento dei vigili del fuoco è stato tempestivo: cinque mezzi del Comando di Milano hanno lavorato per tutta la notte per spegnere le fiamme e mettere in sicurezza l’area. Sul luogo del disastro erano presenti anche i carabinieri, la polizia scientifica e il personale del 118. Non è ancora chiara la causa dell’incendio, e le indagini si concentrano anche sulla possibilità di un atto doloso. Le prime notizie suggeriscono che i titolari dell’attività commerciale potrebbero aver ricevuto minacce nei giorni precedenti.

L’edificio coinvolto aveva un solo ingresso pedonale e carraio, che si affacciava sulla strada. Questo ha potuto limitare le possibilità di fuga per le vittime, dato che non erano presenti uscite di sicurezza sul retro. Al piano superiore, una zona uffici è stata completamente distrutta dal fuoco. Le prime ricostruzioni indicano che le vittime potrebbero essere state sorprese dal rogo mentre tentavano di fuggire verso la strada, trovando però il loro percorso bloccato dalle fiamme. I corpi sono stati rinvenuti in diverse posizioni al piano terra, suggerendo che i tre giovani stavano cercando di mettersi in salvo.

Il procuratore di Milano, Marcello Viola, ha descritto l’evento come una “tragedia” e ha confermato che le indagini sono ancora in corso. Viola ha sottolineato che, sebbene ci sia stata una fuga verso il fondo del magazzino, è prematuro trarre conclusioni definitive, e gli investigatori stanno esaminando tutte le ipotesi, comprese quelle relative a minacce preesistenti.

La comunità di Milano è sconvolta da questo drammatico evento e si attende una risposta chiara e tempestiva dalle autorità competenti.

Cronaca

Rimini | Sequestrato pesce non tracciato e scoperti lavoratori in nero

GdF Rimini

Nel corso di recenti operazioni di vigilanza sulla costa riminese, la Guardia di Finanza ha effettuato controlli in un noto locale situato sul lungomare di Marina Centro, riscontrando gravi irregolarità legate alla tracciabilità dei prodotti ittici e al lavoro sommerso.

Durante l’ispezione, il personale della Stazione Navale ha scoperto oltre 60 chili di pesce privo della documentazione necessaria per garantirne la tracciabilità, un requisito fondamentale per la sicurezza alimentare. Il prodotto, considerato non idoneo al consumo, è stato sequestrato e destinato alla distruzione. L’operatore del locale è stato sanzionato con una multa di 1.500 euro per la violazione delle norme relative alla filiera alimentare.

Oltre alle irregolarità riguardanti il pesce, i finanzieri hanno rilevato la presenza di tre dipendenti impiegati senza regolare contratto. La mancata comunicazione preventiva delle assunzioni ha comportato l’applicazione di una sanzione complessiva di circa 12.000 euro. Inoltre, poiché il numero di lavoratori in nero superava il 10% del personale totale, è stata inoltrata una segnalazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Rimini – Forlì Cesena, con il rischio di sospensione dell’attività.

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Cronaca

Pesaro | Tragico ritrovamento: Anziano scomparso trovato senza vita

Questura di Pesaro

A Pesaro, la tragica scoperta di un anziano di 89 anni ha scosso la comunità. Mario Bruscolini, scomparso ieri mentre si recava al bar del figlio nonostante il maltempo, è stato trovato morto all’interno di un canalone.

L’uomo aveva lasciato la sua abitazione al mattino, ma non è mai arrivato a destinazione. Dopo la denuncia di scomparsa presentata dai familiari, sono scattate immediatamente le ricerche della Polizia in tutta la città. Nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine, la sua sorte è stata purtroppo segnata dalla tragedia.

Le indagini preliminari suggeriscono che Bruscolini possa aver perso l’orientamento a causa delle condizioni meteorologiche avverse e dei problemi di udito di cui soffriva. Il ritrovamento del corpo è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri, portando a una conclusione drammatica di una giornata di speranza e preoccupazione per i suoi cari.

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Cronaca

Frosinone | Operazione della Guardia di Finanza a Frosinone: sequestrati oltre 2,5 milioni di euro per frode legata al Superbonus 110%

GdF Frosinone

La Guardia di Finanza di Frosinone ha avviato un’importante operazione contro una presunta frode legata ai crediti d’imposta del Superbonus 110%, portando al sequestro preventivo di oltre 2,5 milioni di euro. Coordinata dalla Procura di Cassino, l’operazione ha rivelato che i fondi erano stati ottenuti tramite la creazione di crediti fiscali falsi, relativi a lavori edilizi mai realizzati. Le indagini, avviate dalla stazione di Sora, hanno coinvolto sei persone tra imprenditori e professionisti, accusati di aver orchestrato una truffa attraverso false certificazioni e l’emissione di fatture inesistenti.

Gli investigatori hanno scoperto che crediti d’imposta fittizi erano stati ceduti, sfruttando il meccanismo dello sconto in fattura, a due società edili che fungevano da general contractor. Queste società, con la complicità di professionisti tecnici, avrebbero attestato l’esecuzione di lavori di ristrutturazione mai iniziati su diversi immobili, tra cui quelli dell’ATER di Frosinone. In molti casi, i proprietari delle abitazioni non erano neppure consapevoli della cessione dei loro crediti fiscali.

La collaborazione con l’Agenzia delle Entrate ha permesso alle autorità di raccogliere importanti prove documentali, confermando la monetizzazione dei crediti fasulli tramite cessioni a terzi ignari della truffa. L’obiettivo dell’organizzazione, secondo l’accusa, era quello di sfruttare i fondi pubblici a danno delle casse dello Stato.

L’operazione evidenzia l’impegno della Guardia di Finanza nella lotta contro le frodi fiscali, con particolare attenzione ai fondi stanziati per sostenere le famiglie e le imprese, come quelli del PNRR. Le indagini continuano, e fino a un giudizio definitivo gli indagati rimangono presunti innocenti.

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