Cronaca
Mazzano (BS) | Contrasto del narcotraffico: 7 arresti per spaccio di sostanze stupefacenti
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Brescia hanno portato a termine un’importante operazione antidroga che ha condotto all’arresto di sette persone, tra cui una donna, per reati legati allo spaccio e alla detenzione di sostanze stupefacenti. L’intervento ha avuto luogo nei pressi del supermercato “IperTosano” a Mazzano, dove tre uomini sono stati sorpresi nell’atto di cedere hashish a due coppie di acquirenti, giunti separatamente a bordo di due automobili.
I militari, osservando i movimenti sospetti e il rapido scambio di droga, hanno immediatamente bloccato gli spacciatori e gli acquirenti. Successivamente, le indagini hanno condotto a un appartamento che fungeva da base operativa per gli arrestati. All’interno dell’abitazione e nell’auto di uno dei tre uomini, i Carabinieri hanno trovato tutto il necessario per l’attività illecita: 400 grammi di hashish suddivisi in panetti pronti per la vendita, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento. Inoltre, è stata rinvenuta una somma di quasi 15.000 euro in contanti, probabile frutto delle vendite di droga.
Gli acquirenti, fermati subito dopo l’acquisto, avevano con sé 2,6 kg di hashish, confezionato in panetti identici a quelli trovati nell’abitazione degli spacciatori, confermando così l’origine comune della sostanza.
L’intervento, conclusosi con l’arresto delle sette persone, ha visto la convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria, che ha emesso misure cautelari nei confronti dei responsabili. Per i tre spacciatori è stato disposto il divieto di dimora, mentre uno degli acquirenti dovrà rispettare l’obbligo di firma.
Quest’operazione rappresenta un ulteriore passo nella lotta al narcotraffico condotta con costanza dai Carabinieri, impegnati nel monitoraggio e nella repressione delle attività illegali che minacciano la sicurezza del territorio.
Cronaca
Emergenza maltempo nelle Marche e in Emilia Romagna: oltre 300 interventi
Nelle ultime ore, le Marche sono state colpite da una serie di eventi atmosferici estremi che hanno richiesto oltre 300 interventi da parte dei vigili del fuoco per affrontare le conseguenze del maltempo. Tra le zone maggiormente interessate ci sono stati vari comuni della provincia di Ascoli Piceno, come Ponterotto, situato tra San Benedetto del Tronto e Acquaviva Picena, dove le squadre di soccorso sono intervenute per salvare automobilisti bloccati a causa di acqua e fango che avevano invaso la strada provinciale SP36. Anche in altre località costiere, come Cupra Marittima e Grottammare, sono stati segnalati numerosi allagamenti che hanno richiesto l’intervento immediato delle squadre di soccorso.
Situazione critica anche in Emilia Romagna
Il maltempo non ha risparmiato nemmeno l’Emilia Romagna, dove la situazione più delicata si è verificata nella provincia di Ravenna. Qui, due elicotteri dei vigili del fuoco sono stati impiegati per evacuare cinque persone rimaste bloccate nelle loro abitazioni a causa dell’acqua che ha raggiunto livelli pericolosi nelle aree di Bagnacavallo, Lugo e Cotignola. L’utilizzo degli elicotteri è stato fondamentale per consentire un’evacuazione rapida e sicura degli abitanti in pericolo.
Evacuazioni e frane ad Ancona e Pesaro
Nella provincia di Ancona, la situazione è risultata altrettanto preoccupante. In tarda serata, sei famiglie sono state evacuate dalla località di Osimo, dove una frana in via Montecesa metteva a rischio l’incolumità degli abitanti. Anche nella provincia di Pesaro e Urbino, il maltempo ha creato disagi, con l’esondazione del torrente Arzilla che ha reso impraticabile la SP144.
Il potenziamento dei soccorsi
Vista la gravità della situazione, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco ha potenziato il dispositivo di soccorso, inviando personale specializzato nel salvataggio in acqua e in ambienti fluviali. Squadre provenienti da Lombardia, Toscana e Campania sono state chiamate a rinforzare le operazioni in corso, garantendo un intervento tempestivo nelle zone maggiormente colpite.
La situazione resta complessa e in continua evoluzione, con le autorità locali e i vigili del fuoco che stanno monitorando attentamente le condizioni meteo e la sicurezza della popolazione.
Cronaca
Fermo | Intensificati i controlli estivi: sicurezza e legalità al centro dell’azione
Durante l’estate, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Fermo ha intensificato i controlli per contrastare l’illegalità economico-finanziaria nel territorio, con particolare attenzione alle località turistiche. L’obiettivo era garantire concorrenza leale tra le imprese e sicurezza per residenti e turisti.
Il piano operativo ha coinvolto numerosi settori, dalla lotta al lavoro irregolare ai controlli sui prezzi dei carburanti e al contrasto del traffico di stupefacenti, con il supporto delle unità cinofile. Le operazioni hanno portato all’identificazione di quasi 2.000 persone e alla verifica di oltre 1.200 veicoli, oltre a diverse denunce per violazioni del codice della strada e segnalazioni per traffico di droghe. Importanti anche i sequestri di prodotti non conformi agli standard di sicurezza e le verifiche fiscali su diverse attività.
Cronaca
Besate (MI) | Scoperta piantagione illegale di cannabis lungo le rive del Ticino
Un’importante operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Milano ha portato alla scoperta di una vasta piantagione illegale di cannabis lungo le rive del fiume Ticino. Le autorità, nel corso dell’intervento, hanno sequestrato un totale di 57 piante, alcune delle quali raggiungevano un’altezza considerevole, arrivando fino a 2,5 metri.
Il quantitativo complessivo di sostanza stupefacente recuperata è stato stimato attorno ai 240 chilogrammi, evidenziando le dimensioni rilevanti della coltivazione. Questo sequestro rappresenta un risultato significativo nella lotta al traffico di droga nella regione lombarda e riflette l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare attività illecite legate alla produzione di stupefacenti.
L’operazione si è svolta con il supporto di un’indagine meticolosa e il monitoraggio del territorio, che ha permesso di individuare l’area utilizzata per la coltivazione illegale. Il lavoro degli agenti si è rivelato fondamentale per fermare un’attività che avrebbe potuto alimentare il mercato locale della droga. Le piante sequestrate sono state prontamente rimosse e poste sotto sequestro, mentre le indagini proseguono per individuare i responsabili dell’operazione illegale.
La zona del Ticino, per via della sua conformazione naturale e delle aree difficilmente accessibili, si presta purtroppo ad essere sfruttata per attività di questo tipo, ma l’intervento tempestivo delle autorità ha dimostrato come il controllo sul territorio resti una priorità costante per prevenire fenomeni di illegalità.
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