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Cronaca

Rimini | Violenza sessuale di gruppo su una minorenne: sullo sfondo sospetti di prostituzione minorile

La Procura di Rimini ha avviato un’inchiesta di grande gravità dopo che una ragazza di 16 anni ha denunciato di essere stata vittima di violenza sessuale di gruppo. L’incidente è avvenuto nei primi giorni di agosto e ha scosso profondamente la comunità locale. La giovane ha contattato il 112 in stato di confusione e spavento, segnalando di essere stata abbandonata in strada da due uomini con i quali aveva trascorso la serata.

La ragazza, che si trovava in stato confusionale e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, è stata soccorsa dai sanitari e dai carabinieri poco dopo l’accaduto. La visita in ospedale ha confermato le gravi lesioni e i segni di violenza sessuale. Tuttavia, a causa dell’effetto della droga, la giovane non ricorda dettagli chiave dell’episodio, inclusa la dinamica dell’accaduto e se avesse informato gli aggressori della sua età.

Le indagini iniziali hanno rivelato che la ragazza aveva concordato di incontrare i due uomini tramite social media. I carabinieri stanno ora esplorando l’ipotesi che il caso possa essere parte di un fenomeno più ampio di prostituzione minorile organizzata attraverso il web. Sono in corso verifiche sui contatti social della vittima e su eventuali altre vittime potenziali.

L’inchiesta si concentra ora sull’identificazione degli aggressori grazie alle telecamere di sorveglianza presenti nella zona. Gli inquirenti sospettano che il caso possa rientrare in un circuito più ampio di sfruttamento sessuale minorile, potenzialmente legato a una rete di prostituzione giovanile online.

Il caso ha sollevato gravi preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei giovani e all’uso distorto dei social media. Le autorità continuano a lavorare per fare chiarezza sull’accaduto e per prevenire ulteriori abusi.

Campania

Napoli | Armi e munizioni clandestine: due arresti per ricettazione e detenzione illegale a Scampia

Nel pomeriggio di ieri, la Polizia di Stato ha arrestato due uomini di 32 e 20 anni, entrambi residenti a Scampia, con l’accusa di ricettazione, detenzione e porto illegale di armi da fuoco clandestine e relativo munizionamento. I due, attualmente detenuti presso la Casa Circondariale di Poggioreale, sono in attesa dell’udienza di convalida.

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Napoli, hanno portato alla scoperta di un deposito, utilizzato dal trentaduenne, in cui si sospettava fossero nascoste armi illegali. Dopo un’attività di osservazione, gli agenti hanno notato i due uomini mentre trasportavano con atteggiamento sospetto due pacchi dal locale a un’automobile. Immediatamente fermati, all’interno delle confezioni sono stati rinvenuti un fucile a pompa, risultato rubato, e un altro con la matricola abrasa.

Le verifiche sono state successivamente estese al deposito, dove la polizia ha trovato altri fucili, due caricatori per armi lunghe, una pistola replica, numerose munizioni di vario calibro, centinaia di bossoli, cariche per armi corte, un dispositivo per la fabbricazione di cartucce e mezzo chilo di polvere pirica.

Particolare rilevanza ha avuto la scoperta che uno dei fucili rinvenuti era stato denunciato come rubato dal padre del 32enne, il quale lo deteneva legalmente. L’uomo, che risiede nello stesso stabile dove si trova il deposito, è stato trovato in possesso di numerosi coltelli e proiettili di vario calibro ed è stato denunciato.

Le indagini proseguono per accertare ulteriori responsabilità e legami nel traffico illegale di armi nella zona.

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Cronaca

Roma | Arrestato 19enne per truffa aggravata ai danni di due fratelli diversamente abili

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Gli agenti della Polizia di Stato dei commissariati Prati e Ladispoli hanno arrestato un giovane 19enne italiano, gravemente indiziato del reato di truffa aggravata ai danni di due fratelli diversamente abili. La truffa ha avuto inizio con una telefonata, nei giorni scorsi, in cui uno dei due fratelli ha ricevuto una chiamata da un sedicente maresciallo dei Carabinieri, seguita da un presunto avvocato. I due truffatori affermavano che un parente della vittima era coinvolto in un incidente stradale che aveva causato gravi danni a una donna incinta, con il rischio di aborto, e chiedevano un risarcimento per evitare ulteriori conseguenze legali.

Ingannati dal racconto, i fratelli hanno iniziato a versare diverse somme di denaro al truffatore, che continuava a chiedere ulteriori pagamenti, prospettando peggioramenti della situazione. Dal 11 settembre, i due avevano già versato circa 21.000 euro in più occasioni. Quando il truffatore ha richiesto un’ulteriore somma di 2.000 euro, la Polizia ha organizzato un’operazione per fermarlo.

Il 17 settembre, gli agenti hanno predisposto un servizio di appostamento nel cortile della casa dei fratelli. Le banconote, siglate per poter confermare lo scambio, sono state consegnate al truffatore, che è stato poi fermato e arrestato subito dopo. Il giovane, trovato in possesso delle banconote segnate, è stato tratto in arresto con l’accusa di truffa aggravata.

L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto, sebbene il 19enne rimanga presunto innocente fino a sentenza definitiva.

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Campania

Napoli | Arrestato 21enne con pistola clandestina

Nella serata di ieri, gli agenti della Squadra Mobile, mentre svolgevano controlli nel vico Pergole, hanno notato un gruppo di giovani a bordo di motocicli con atteggiamenti sospetti. Durante l’ispezione, uno dei ragazzi, un 21enne napoletano, è stato trovato in possesso di una pistola Beretta calibro 9, con matricola abrasa, nascosta nella cintola dei pantaloni, insieme a 10 cartucce, di cui una già in camera.

Il giovane è stato immediatamente arrestato per porto e detenzione illegale di arma clandestina. Le indagini continuano per verificare ulteriori dettagli legati all’accaduto.

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