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Bagnaia vince la Sprint in Austria e affianca Martin in vetta

Pecco Bagnaia (Ducati), con il tempo di 20’59″768, ha vinto la gara Sprint in Austria, precedendo Jorge Martin (Ducati Prima Pramac, +4″673). Terzo posto per Aleix Espargarò (Aprilia, +7″584), quarto Enea Bastianini (Ducati, +9″685), quindi la Ktm di Jack Miller (quinto a 10″421). Sesto posto per Franco Morbidelli (Ducati Gresini, +10″523), settimo il sudafricano Brad Binder (Ktm, +10″941). Ottava posizione per l’italiano Marco Bezzecchi (Ducati VR46, +11″982), nono Pol Espargarò (Ktm, +15″101) e decimo Pedro Acosta (Ktm, +16″611), a chiudere la Top Ten. E’ caduto, a pochi giri dalla fine, Marc Marquez che si è dovuto ritirare.
Con questa vittoria Bagnaia raggiunge Martin in vetta alla classifica piloti, con 250 punti. Domani tutti di nuovo in pista per la gara sul circuito di Spielberg.
– Foto Ipa Agency –

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Caos Roma, si è dimessa l’Ad Souloukou

L’amministratore delegato della Roma, Lina Souloukou, ha rassegnato le dimissioni. Lo comunica il club capitolino. “Ringraziamo Lina per la sua dedizione in una fase particolarmente critica per il Club e le auguriamo il meglio per le sue future sfide professionali – si legge -. La proprietà resta pienamente concentrata sulla crescita e sul successo della Roma, con una costante attenzione ai valori che rendono la nostra squadra così speciale”.

Le dimissioni della Souloukou arrivano al termine di una settimana a dir poco complessa in casa Roma, con l’esonero di Daniele De Rossi e l’arrivo sulla panchina giallorossa di Ivan Juric. Alla base del licenziamento di De Rossi ci sarebbero state anche divergenze proprio con Souloukou, giunta nella Capitale per volere dei Friedkin nell’aprile dello scorso anno. La decisione presa su De Rossi ha fatto esplodere il malcontento tra i tifosi giallorossi, con striscioni che l’hanno definita “il male di Roma”. Souloukou sarebbe anche finita sotto tutela da parte delle forze dell’ordine al pari dei due figli.

– foto: Ipa Agency –

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Dubois batte Joshua ed è campione dei pesi massimi IBF

Senza storia. In un Wembley strapieno, 96mila gli spettatori presenti, il “derby” inglese valido per la corona dei pesi massimi IBF se l’è aggiudicato Daniel Dubois, battendo al quinto round per ko il connazionale Anthony Joshua. Una sfida quasi a senso unico, in cui il 34enne Joshua non ha mai dato la sensazione di poter lottare alla pari. Per Dubois, 27 anni, la prossima grande sfida per il titolo sarà l’anno prossimo tra il vincente dell’incontro tra l’ucraino Oleksandr Usyk, campione in carica WBA-WBC-WBO, e l’inglese Tyson Fury, previsto il 21 dicembre a Riyadh. Usyk lo scorso 26 giugno aveva annunciato a sorpresa la decisione di rinunciare al titolo IBF che un mese prima aveva conquistato proprio contro Fury. “Anthony e Daniel, so che la corona IBF è importante per voi. E’ il mio regalo per il 21 settembre”, aveva detto Usyk via social.

– foto Ipa Agency –

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Il Lecce spreca, il Parma rimonta: 2-2 al “Via del Mare”

Nel match che chiude il sabato della quinta giornata di serie A Lecce e Parma pareggiano 2-2 dopo un finale al cardiopalma. I salentini sembravano avere i tre punti in pugno, grazie alle reti di Dorgu e Krstovic, ma nel recupero il Lecce si addormenta e subisce le reti di Almqvist e Hainaut. Un pareggio comunque giusto per quanto visto in campo e arrivato dopo una partita molto equilibrata. Entrambe le squadre si affrontano con coraggio, dando vita a una gara vibrante e ricca di occasioni da gol. I padroni di casa si rendono pericolosi soprattutto in azioni di ripartenza, mentre il Parma si presenta nella metà campo avversaria con un palleggio più ragionato. I crociati impegnano a più riprese Falcone, prima con Mihaila, poi con Bonny. Il Lecce mostra maggiore cinismo e chiude il primo tempo in vantaggio, approfittando di una dormita difensiva dei crociati. Al 32′ Coulibaly si lascia sorprendere dal taglio di Dorgu: il danese raccoglie lo splendido assist di Ramadani e, tutto solo davanti a Suzuki, firma l’1-0. Ad inizio ripresa, però, la serata del Lecce sembra complicarsi all’improvviso, a causa dell’espulsione di Guilbert. Il difensore francese si è reso protagonista di un gesto antisportivo, rifilando a Cancellieri una manata a palla lontana. Dopo il provvedimento di Guida, il Parma rinvigorisce e attacca a testa bassa. Nel giro di cinque minuti gli ospiti battono tre calci di punizione con Mihaila, Hernani e Man, ma senza esito. La superiorità numerica del Parma dura, però, solo undici minuti. Al 58′ Cancellieri stende un incontenibile Dorgu lanciato a rete: rosso anche per lui. Dalla punizione successiva ecco arrivare il raddoppio dei salentini: aiutato da una deviazione della barriera, Krstovic fa 2-0 ed infiamma i tifosi del Lecce. Il Parma non ci sta e si lancia disperatamente all’attacco, ma Falcone è in stato di grazia e nega più volte il gol della speranza agli avversari. Al 82′ l’ex Sampdoria respinge il tiro di Man e si supera poco dopo anche su Bonny. La partita sembra ormai finita, ma nel recupero appare l’inverosimile. I ragazzi di Gotti si rendono protagonisti di un clamoroso blackout, subendo due reti in due minuti. Prima al 93′ segna Almqvist il gol dell’ex, poi, al 95′, sull’ultimo pallone della partita, Hainaut svetta in area e sigla il 2-2. Un pareggio che smuove la classifica di entrambe le squadre, ma che sa di profonda beffa per i padroni di casa che prima del pari hanno sprecato almeno un paio di occasioni con Krstovic in campo aperto per blindare i tre punti.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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