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Cronaca

Guerra in Medio Oriente | Soltanto un accordo di cessate il fuoco a Gaza impedirà all’Iran di attaccare

Le tensioni tra Iran e Israele continuano a crescere in un contesto già estremamente delicato in Medio Oriente. Le recenti discussioni internazionali, avvenute a ridosso del Ferragosto, hanno prodotto un fragile cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Questo accordo è considerato l’ultima barriera che potrebbe impedire una rappresaglia diretta da parte dell’Iran nei confronti di Israele, in risposta all’uccisione del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, avvenuta in territorio iraniano.

Tre alti funzionari iraniani, citati dai media, hanno chiarito che se i negoziati di giovedì fallissero o se l’Iran percepisse che Israele sta rallentando intenzionalmente il processo, potrebbe prendere in considerazione un attacco diretto. Questo scenario vede coinvolto anche Hezbollah, alleato dell’Iran, il che aumenta ulteriormente la posta in gioco.

L’Iran sembra disposto a dare una possibilità ai colloqui, senza tuttavia specificare per quanto tempo sarà disposto ad attendere prima di agire. Nel frattempo, l’Iran ha manifestato l’intenzione di partecipare indirettamente alle trattative, mantenendo un canale di comunicazione con gli Stati Uniti. Questo rappresenta un cambiamento significativo rispetto alle posizioni precedenti, in cui Teheran aveva mantenuto una distanza maggiore dalle discussioni dirette tra Israele e Hamas.

Israele, dal canto suo, ha innalzato lo stato di allerta delle sue forze armate, in vista di possibili attacchi. Il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano ha confermato che sono in corso preparativi sia offensivi che difensivi, evidenziando la serietà con cui viene considerata la minaccia proveniente da Iran e Hezbollah.

Gli Stati Uniti, attraverso il segretario di Stato Antony Blinken, stanno lavorando per garantire la partecipazione di Hamas al prossimo vertice, essenziale per il raggiungimento di un cessate il fuoco duraturo. Tuttavia, Hamas ha espresso delle riserve, chiedendo a Israele di accettare una proposta di cessate il fuoco aggiornata, avanzata a luglio, che già rappresenta una concessione significativa da parte del movimento palestinese.

La situazione resta tesa e incerta, con il rischio che nuovi sviluppi possano far precipitare la regione in un conflitto ancora più vasto.

Cronaca

Padova | Inseguimento: arrestato 39enne fuggito dal CPR di Gorizia

Questura di Padova

Un 39enne marocchino, già noto alle forze dell’ordine e irregolare sul territorio italiano, è stato arrestato giovedì 19 settembre dalla Squadra Mobile di Padova dopo un tentativo di fuga drammatico e violento. L’uomo, precedentemente evaso dal Centro di Permanenza per i Rimpatri (CPR) di Gradisca d’Isonzo, è tornato a Padova per minacciare l’ex compagna, nonostante su di lui pendesse il divieto di avvicinamento.

Gli agenti, durante un controllo, hanno individuato il fuggitivo a bordo di un’auto nel parcheggio di un supermercato, in compagnia della donna già vittima di precedenti aggressioni. Quando gli agenti si sono avvicinati per procedere all’identificazione, il 39enne ha reagito tentando di speronare l’auto della polizia e darsi alla fuga. Ne è scaturito un inseguimento per le strade della zona industriale, durante il quale l’uomo ha ripetutamente cercato di speronare le auto degli agenti.

Non riuscendo a sfuggire in auto, il fuggitivo ha tentato la fuga a piedi, ma è stato raggiunto dagli agenti che, nonostante la resistenza violenta, sono riusciti a bloccarlo. L’uomo ha opposto forte resistenza colpendo gli agenti con calci e pugni, causando ferite a tre poliziotti, refertati con prognosi variabili tra i 7 e i 12 giorni.

L’uomo, già noto per reati contro la persona e il patrimonio, era fuggito dal CPR di Gorizia pochi giorni prima, dopo un arresto legato a episodi di violenza contro l’ex compagna. Dopo l’udienza di convalida, il Giudice ha disposto il divieto di dimora a Padova e provincia, e il 39enne è stato trasferito nel CPR di Ponte Galeria a Roma per ulteriori misure di controllo.

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Cronaca

Padova | Chiuso temporaneamente un bar di via Beato Pellegrino: minore trovato a consumare alcolici

Questura di Padova

Un bar situato in via Beato Pellegrino a Padova è stato chiuso per 30 giorni su disposizione del Questore, in seguito a diverse irregolarità e problematiche emerse nel tempo. La sospensione della licenza è stata notificata dalle autorità competenti, in particolare dalla Squadra Amministrativa della Questura, con il supporto dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico.

Il provvedimento è scattato a seguito di un controllo avvenuto il 13 settembre, quando gli agenti hanno trovato un minore intento a bere una birra all’interno del locale. L’episodio ha sollevato gravi preoccupazioni, anche perché in passato il bar era già stato oggetto di altre verifiche che avevano portato alla scoperta di simili irregolarità. Già nel 2021, infatti, era stato accertato che il gestore aveva somministrato alcolici a minorenni.

Oltre all’episodio più recente, altri interventi delle forze dell’ordine, tra cui una lite notturna verificatasi lo scorso giugno, hanno evidenziato la presenza di frequentatori con precedenti penali, aumentando la percezione di insicurezza tra i residenti della zona. In particolare, sono stati identificati diversi individui con precedenti per reati legati alla droga e contro la persona e il patrimonio.

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Cronaca

Lecce | Maxi sequestro di merce contraffatta e pericolosa a Porto Cesareo

GdF Lecce

Le autorità della Guardia di Finanza di Lecce hanno recentemente effettuato un importante intervento volto alla lotta contro la contraffazione e alla protezione della sicurezza dei consumatori. Nel corso di una serie di controlli mirati lungo la costa di Porto Cesareo, le forze dell’ordine hanno sequestrato oltre 400 articoli, tra cui capi di abbigliamento, calzature e accessori di noti marchi, ritenuti falsi.

L’operazione, eseguita dai Baschi Verdi e dalla Tenenza di Porto Cesareo, si inserisce in una più ampia strategia di controllo economico del territorio, mirata a tutelare le aziende che operano legalmente e rispettano le normative di mercato. La merce sequestrata comprendeva marchi di alto profilo come Prada, Gucci, Nike e Louis Vuitton, tra gli altri.

Oltre al maxi sequestro, tre persone sono state denunciate per commercio di prodotti contraffatti e ricettazione. Parallelamente, nel centro di Lecce, sono stati ritirati dal commercio circa 4.000 articoli di bigiotteria privi dei requisiti di sicurezza, evidenziando così un’ulteriore attività di prevenzione contro la diffusione di prodotti potenzialmente pericolosi per i consumatori.

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