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Curiosità

SAI CHE…i libri della saga di Harry Potter sono proibiti in alcuni paesi?

Titolo: La Censura Libraria: Dalla Chiesa all’Autoritarismo

Nel corso della storia, i libri hanno rappresentato uno strumento cruciale per la diffusione del sapere e per la formazione delle opinioni pubbliche. Tuttavia, il potere ha spesso cercato di controllare e limitare la circolazione di testi considerati pericolosi o scomodi. Questa pratica di censura, sebbene variegata e adattata ai diversi contesti storici e ideologici, ha avuto un impatto significativo sulla cultura e sulla libertà di espressione.

Nel Cinquecento, la Chiesa cattolica istituisce l’Indice dei libri proibiti, un elenco di testi vietati che spaziava dalla letteratura classica a opere moderne, con l’intento di preservare la purezza dottrinale e prevenire la diffusione di idee ritenute eretiche o sovversive. Opere fondamentali come il Decameron di Boccaccio e Il Principe di Machiavelli finirono in questo elenco, dimostrando l’amplia portata della censura.

Con l’avvento delle dittature del Novecento, la censura libraria assunse forme particolarmente draconiane. In Germania, il regime nazista bruciava pubblicamente i libri di autori considerati “non ariani” o dissidenti. Analogamente, in Unione Sovietica, la censura colpiva non solo opere politiche ma anche romanzi di grande valore letterario, come Il dottor Zivago di Pasternak, che sfidava il regime con la sua narrazione critica.

Il fascismo italiano non fu da meno; durante il regime, molti testi furono censurati per le loro posizioni critiche nei confronti di Mussolini e per contenuti morali ritenuti inappropriati. Le leggi razziali del 1938 aggiunsero un ulteriore livello di censura, colpendo in particolare gli autori di origine ebraica.

Nonostante il crollo di molte di queste dittature, la censura libraria persiste in alcuni regimi autoritari contemporanei. In Cina e Cuba, ad esempio, testi come La fattoria degli animali di George Orwell sono vietati perché critici verso i regimi totalitari. Anche opere più recenti, come la saga di Harry Potter, sono state censurate in alcuni paesi per motivi ideologici o religiosi.

In un contesto più ampio, la censura dei libri non è solo una questione di repressione politica o religiosa. Essa riflette il tentativo di controllare e limitare il pensiero critico e l’accesso alla conoscenza, un fenomeno che continua a influenzare la nostra società moderna. I libri proibiti, anche se talvolta censurati, hanno trovato modi per circolare e influenzare la cultura, dimostrando la resilienza del sapere di fronte alla repressione.

La censura libraria, dunque, rimane una delle espressioni più evidenti della tensione tra il controllo del potere e la libertà intellettuale. La storia dimostra che, nonostante i tentativi di oscurare certi testi, l’impulso alla conoscenza e alla libertà di espressione tende sempre a prevalere.

Curiosità

SAI PERCHE…Il cioccolato si scioglie in bocca?

Vi siete mai chiesti come si produce il cioccolato? Qual è il processo che gli conferisce quella consistenza liscia, morbida e compatta? E perché si scioglie in bocca?

La consistenza del cioccolato è dovuta a una tecnica antica ma mai del tutto compresa: il conching, inventato in Svizzera alla fine dell’800. Il termine deriva dalla parola inglese per conchiglie, poiché la scodella utilizzata per il processo ricordava la loro forma. Il conching è una lunga lavorazione in cui cioccolato e burro di cacao vengono riscaldati, agitati e sfregati contro l’interno della ciotola, mentre si aggiungono ingredienti in un ordine preciso. Prima del conching, il cioccolato era granuloso e ruvido, più adatto a essere sgranocchiato che fatto sciogliere. Grazie a questo processo, è diventato quello che conosciamo oggi.

Ma cosa fa esattamente il conching? Elena Blanco e i suoi colleghi dell’Università di Edimburgo lo hanno spiegato in uno studio. Il processo trasforma una miscela disomogenea di particelle solide (zucchero, polvere di latte, frammenti di fave di cacao) e grassi (burro di cacao) in una sospensione liquida omogenea. Ci riesce ritardando il momento in cui nell’impasto si verifica un fenomeno detto jamming: quando si raggiunge una densità critica, il materiale diventa improvvisamente viscoso e non scorre più. Posticipando questo momento, il conching permette di ottenere una composizione altrimenti impossibile.

E perché il cioccolato si scioglie così facilmente sulla nostra lingua? La risposta è ancora una volta chimica: il cioccolato è una delle poche sostanze commestibili a fondere a circa 34 °C, appena sotto la temperatura del corpo umano. Questo rende il cioccolato una delizia che si scioglie perfettamente in bocca, regalando un’esperienza sensoriale unica.

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SAI PERCHE’… si sente il mare nelle conchiglie?

Fin dall’infanzia ci è stato insegnato che se mettiamo una conchiglia vicino all’orecchio possiamo sentire il suono rilassante delle onde del mare che si infrangono sulla riva. Questa immagine romantica della natura ha catturato l’immaginazione di molti, ma è davvero accurata?

Quando avviciniamo una conchiglia all’orecchio, non stiamo realmente ascoltando il mare. In realtà, ciò che percepiamo è una combinazione di suoni ambientali circostanti che vengono amplificati e modificati dalla struttura della conchiglia stessa.

Il fenomeno è spiegato dalla risonanza di Helmholtz: le onde sonore dell’ambiente investono la cavità della conchiglia, creando onde di risonanza che rimbalzano tra le pareti interne. Alcune onde vengono silenziate, altre amplificate, a seconda della forma e delle dimensioni della conchiglia. Questo processo produce un suono ovattato che può ricordare il costante movimento delle onde marine.

Non è solo la conchiglia a potenziare questi suoni: oggetti cavi come bottiglie o bicchieri possono creare effetti simili. La conchiglia agisce come una sorta di cassa di risonanza che modifica e amplifica i suoni ambientali, creando l’illusione del mare.

Quindi, se ascoltiamo il suono delle onde mentre siamo al mare e usiamo una conchiglia, in realtà stiamo udendo la risonanza del suono delle onde stesse. Tuttavia, lo stesso effetto non si verifica altrove, come in città o a casa.

In definitiva, il “suono dell’oceano” che percepiamo con una conchiglia non è tanto legato alla conchiglia in sé, ma piuttosto alla sua capacità di amplificare e modificare i suoni circostanti. È un fenomeno affascinante che ci ricorda la complessità e la bellezza delle onde sonore e della percezione sensoriale.

Quindi, se volete veramente godervi il suono delle onde, niente batte l’esperienza di essere sulla costa e lasciarsi avvolgere dalla magia del mare.

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SAI QUANTA…Uva serve per fare una bottiglia di vino?

Una bottiglia di vino da 0,75 litri, la dimensione più comune, richiede in media 1,2 kg di uva. Ma perché proprio questa misura di bottiglia? Esistono varie teorie al riguardo. La prima spiega che tutto dipendeva dalla forza polmonare degli antichi soffiatori di vetro, che riuscivano a creare bottiglie di questa capacità con un singolo fiato.

La seconda teoria ha radici nel commercio. Gli inglesi, che utilizzavano i galloni come unità di misura del volume, consideravano che una cassa di vino potesse contenere al massimo 2 galloni. Poiché una cassa poteva ospitare 12 bottiglie, ciascuna da 0,75 litri, questa misura divenne standard per motivi di tasse portuali e costi di trasporto.

Un’altra teoria suggerisce che la misura di 0,75 litri fosse ideale perché una bottiglia contiene esattamente 6 bicchieri da 125 ml, comunemente utilizzati nelle osterie. Questo permetteva agli osti di calcolare facilmente quanti bicchieri sarebbero stati serviti ai clienti in base al numero di bottiglie. L’uso del vetro per la conservazione del vino risale al XVIII secolo, quando si comprese l’importanza di questo materiale per preservare il gusto del vino.

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