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Cronaca

Milano | Abusi Edilizi: Sequestrato il Cantiere delle Torri “Lac” al Parco delle Cave

Il cantiere delle “Residenze Lac” di via Cancano 5, situato vicino al Parco delle Cave di Milano, è stato sottoposto a sequestro dalla Guardia di Finanza di Milano. L’operazione, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, è avvenuta venerdì mattina e il sequestro è stato disposto dal gip di Milano, Lidia Castellucci. Otto persone sono attualmente indagate per abusi edilizi, tra cui l’ex presidente dell’Ordine degli Architetti Paolo Mazzoleni.

Le “Residenze Lac” comprendono un complesso di tre torri destinate a 77 appartamenti, situato nelle vicinanze della Cava Cabassi, al Parco delle Cave. La vicinanza al parco aveva suscitato proteste da parte degli abitanti del quartiere di Baggio in passato. Attualmente, l’operazione è oggetto di indagine da parte della procura di Milano e dei pm Marina Petruzzella e Mauro Clerici per reati quali abusi edilizi, lottizzazione abusiva, abuso d’ufficio e false attestazioni.

Tra gli indagati figurano Paolo Mazzoleni, ex presidente dell’Ordine degli Architetti di Milano e attuale assessore all’urbanistica di Torino, già noto per l’inchiesta sul palazzo Bluestone di piazza Aspromonte. Con lui, sono coinvolti anche Ombra Bruno, sua partner di studio, e Giovanni Oggioni, ex dirigente del Comune di Milano e ora segretario dell’Ordine degli Architetti. È indagata anche Rosella Bollini, proprietaria dell’area e titolare dell’ex società Lakes Park Srl.

Oltre ai reati edilizi, la procura sta indagando anche sulla legalità della convenzione urbanistica relativa al progetto. L’area è stata suddivisa in due lotti: il primo destinato alle tre torri residenziali e il secondo a un supermercato della catena Ldl. Gli investigatori sostengono che le convenzioni urbanistiche dovrebbero essere esaminate dal consiglio comunale e pubblicate sull’albo pretorio, con un monitoraggio annuale dell’adempimento da parte della commissione urbanistica di Palazzo Marino.

Cronaca

Roma | Due arrestati per una rapina in Farmacia

GdF Roma

Due uomini, di 38 e 45 anni, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato per una rapina avvenuta lo scorso dicembre in una farmacia a Roma. Gli agenti del XI Distretto San Paolo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Roma, a seguito di un’attenta indagine che ha portato a raccogliere prove decisive contro i due sospettati.

L’incidente ha avuto luogo in piazza Certaldo, dove uno dei rapinatori, travisato e armato di pistola, ha minacciato la titolare dell’attività e aggredito un dipendente mentre cercava di accedere alla cassa. Dopo aver sottratto circa 500 euro, i due sono fuggiti a bordo di uno scooter.

Grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza e alla testimonianza delle vittime, gli investigatori sono riusciti a identificare i colpevoli. Ulteriori elementi, come chiamate tra i sospettati e foto sui social media che li ritraevano con gli stessi abiti indossati durante la rapina, hanno confermato il loro coinvolgimento.

I due uomini sono attualmente detenuti nel carcere di Regina Coeli, in attesa di ulteriori sviluppi nel procedimento legale.

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Calabria

Tropea | Prodotti surgelati nocivi: sequestro di 108 kg tra prodotti ittici e ortofrutticoli

La polizia ha recentemente sequestrato un carico di 108 chili di prodotti ittici e ortofrutticoli surgelati, trasportati in violazione delle normative igienico-sanitarie. L’operazione è avvenuta a Tropea, una delle località turistiche più rinomate della Calabria, dove il carico era destinato ad alcune attività commerciali.

Il controllo è stato effettuato dagli agenti del Posto Fisso di Tropea, che hanno notato un veicolo con comportamenti sospetti. A supporto delle operazioni, è intervenuto personale specializzato dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, per valutare la situazione dal punto di vista alimentare.

Gli alimenti sono stati considerati non idonei al consumo umano e sono stati posti sotto sequestro, in attesa di un decreto di distruzione. Questa azione si inserisce in un più ampio impegno delle autorità locali per garantire la sicurezza alimentare e prevenire potenziali rischi sanitari per i consumatori. La polizia invita a mantenere alta l’attenzione riguardo alla provenienza e alla conservazione dei prodotti alimentari, soprattutto in aree turistiche dove la qualità è fondamentale.

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Calabria

Reggio Calabria | Bottiglia di benzina lasciata come messaggio intimidatorio all’ingresso di un esercizio commerciale

Una bottiglia di benzina è stata trovata all’ingresso di un ristorante nella zona di Spirito Santo a Reggio Calabria, in quello che sembra essere un atto intimidatorio. Il titolare dell’esercizio, Tommaso Marzullo, ha scoperto il messaggio minaccioso, che appare collegato a Davide Bilardi, un nuovo collaboratore di giustizia. La rosticceria, che si appresta ad aprire, si trova vicino agli uffici delle forze dell’ordine.

Gli agenti delle Volanti e della Scientifica sono intervenuti sul posto per raccogliere prove e hanno sequestrato la bottiglia. La squadra mobile ha già avviato indagini e ha informato la Direzione distrettuale antimafia, poiché l’area è controllata dalla cosca Libri, che sta vivendo momenti di tensione a seguito delle dichiarazioni di Bilardi.

Il collaboratore di giustizia ha già menzionato la rosticceria nei suoi verbali, sottolineando un episodio in cui un esponente della cosca si era presentato lamentando di non essere stato avvisato dell’apertura dell’attività commerciale. Questo potrebbe ora essere interpretato come un avvertimento o una ritorsione da parte della cosca nei confronti di Bilardi, che ha scelto di collaborare con le autorità. Le indagini continuano per chiarire la natura di questo gesto intimidatorio e il suo possibile significato per la comunità locale e per le dinamiche mafiose in atto.

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