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Mondo

Università Texas, immunologo Casali guida studio sui topi “umanizzati”

Topi “umanizzati” con sistema immunitario umano. Passi avanti per la ricerca biomedica che promette nuove conoscenze nello sviluppo dell’immunoterapia e nel disease modeling. E’ quanto emerge dallo studio degli scienziati dell’Health Science Center dell’Università del Texas a San Antonio (Stati Uniti) che hanno creato, appunto, un modello di topo umanizzato con un sistema immunitario umano e un microbioma intestinale simile a quello umano in grado di produrre risposte anticorpali specifiche.
A guidare il team di scienziati dell’Università americana un immunologo italiano: Paolo Casali, University of Texas Ashbel Smith Professor and Distinguished Research Professor, Department of Microbiology, Immunology and Molecular Genetics in the Joe R.
and Teresa Lozano Long School of Medicine.
Casali ha quasi cinquant’anni di esperienza nella ricerca biomedica in immunologia e microbiologia ed è tra i massimi ricercatori nel campo della genetica molecolare e dell’epigenetica della risposta anticorpale.
Lo scopo del progetto, che apparirà nel numero di agosto di Nature Immunology, era superare i limiti dei modelli umani attualmente disponibili creando un topo umanizzato con un sistema immunitario umano completamente sviluppato e funzionale.
I topi sono usati ampiamente nella ricerca biologica e biomedica perchè sono piccoli, facili da maneggiare, condividono molti elementi immunitari e proprietà biologiche con gli esseri umani e sono facilmente modificabili geneticamente.
Molti dei geni di risposta immunitaria dei topi, però, sono incongruenti con i corrispondenti umani.
I primi topi umanizzati furono creati negli anni ’80 per studiare l’infezione da HIV e la risposta immunitaria umana. Sono stati creati iniettando in topi immunodeficienti linfociti periferici umani, cellule staminali ematopoietiche o altre cellule umane.
Tali modelli, tuttavia, non sviluppano un sistema immunitario umano pienamente funzionale, hanno una durata di vita breve e non generano risposte immunitarie efficienti. Ciò li rende inadatti allo sviluppo di immunoterapie umane in vivo, allo sviluppo di vaccini umani e all’human disease modeling.
Il team di Casali ha iniziato iniettando intracardiacamente (ventricolo sinistro) cellule staminali umane. Dopo alcune settimane, i topi vengono condizionati ormonalmente con E2, la forma di estrogeno più potente e abbondante nel corpo. Tali topi umanizzati sono chiamati TruHuX o THX.
“Sfruttando in modo critico l’attività degli estrogeni per supportare la differenziazione delle cellule staminali umane e delle cellule immunitarie umane e le risposte anticorpali, i topi THX forniscono una piattaforma per gli studi sul sistema immunitario umano, lo sviluppo di vaccini umani e la sperimentazione di terapie”, ha affermato Casali.
-foto Agenzia Fotogramma –

Attualità

Robot Killer, L’Onu Richiede un Trattato Internazionale per vietarne l’uso

Le Nazioni Unite hanno lanciato un appello urgente per l’istituzione di un trattato internazionale volto a vietare i cosiddetti “robot killer”, ossia i sistemi d’arma autonomi letali che operano senza intervento umano diretto. Questo appello, sostenuto dal segretario generale António Guterres, sottolinea i rischi significativi associati all’uso di tali tecnologie.

La Minaccia dei Robot Killer
I robot killer sono sistemi d’arma avanzati che utilizzano sensori per selezionare e attaccare obiettivi senza la supervisione umana. La capacità di queste macchine di prendere decisioni autonome basate esclusivamente su dati sensoriali solleva preoccupazioni etiche e legali, poiché tali decisioni possono avere conseguenze imprevedibili e potenzialmente catastrofiche.

Il Rapporto dell’ONU
Nel rapporto pubblicato il 6 agosto 2024, l’ONU evidenzia i pericoli legati a questi sistemi d’arma. La mancanza di controllo umano e la potenziale difficoltà nel garantire il rispetto del diritto umanitario internazionale sono tra le principali preoccupazioni sollevate. Il segretario generale Guterres ha esortato gli Stati membri a negoziare e concludere un trattato entro il 2026 che vieti l’uso di armi autonome letali prive di supervisione umana.

Le Proposte del Trattato
Il trattato proposto mirerebbe a:

Regolamentare i Sistemi d’Arma Autonomi: Stabilire norme chiare per tutti i tipi di armi autonome per garantire che non possano operare senza un controllo umano efficace.
Garantire la Conformità al Diritto Umanitario Internazionale: Assicurare che ogni uso di sistemi d’arma sia in linea con le leggi internazionali che proteggono i diritti umani e minimizzano il rischio di danni collaterali.
Prevenire Sviluppi Futuri Non Regolati: Bloccare la proliferazione di tecnologie d’arma autonome che potrebbero essere sviluppate e utilizzate senza adeguate salvaguardie etiche e legali.
Prospettive Future
L’invito dell’ONU rappresenta un passo cruciale per affrontare i rischi associati ai sistemi d’arma autonomi. Con la crescente avanzata della tecnologia, è essenziale stabilire regole internazionali che assicurino un uso responsabile e controllato delle armi autonome, per evitare conflitti incontrollabili e preservare la sicurezza globale.

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Attualità

Kamala Harris contro Donald Trump, 90 minuti roventi di duello tv

Al National Constitution Center di Filadelfia primo dibattito televisivo tra Donald Trump e Kamala Harris. I due candidati alla Casa Bianca, a meno di due mesi dall’Election Day, si sono confrontati sui temi di maggiore interesse nazionale e internazionale. Sono stati 90 minuti roventi di duello tv. Il dibattito è stato moderato da David Muir e Linsey Davis di Abc News. I due candidati hanno avuto due minuti ciascuno per rispondere a ogni domanda, due per una eventuale replica e un altro per una controreplica.
Tanti i temi toccati: dall’economia all’Ucraina e la guerra a Gaza passando per il diritto all’aborto, l’immigrazione e l’Afghanistan. “Non sono nè Biden nè Trump, sono la leader di una nuova generazione”, ha dichiarato la vice presidente che ha stretto la mano al rivale prima del dibattito. Poi l’accusa di “aver venduto gli Stati Uniti alla Cina” con la sua politica dei chips e di essere amico di dittatori come Vladimir Putin e Kim Jong Un che “fanno il tifo per lui perchè lo possono manipolare”. Trump ribatte: è una “marxista che ha distrutto il paese con politiche folli” e “anti-Israele che distruggerà il Paese entro due anni dal suo insediamento”. Alla fine del dibattito, Kamala Harris incassa l’endorsement di Taylor Swift, che attacca anche Trump per avere usato l’intelligenza artificiale facendo credere che la star lo appoggiasse.
Lui dopo il dibattito è comparso nella “spin room”, dove in genere vanno i surrogati per sostenere i candidati. Ha detto che “è stato il miglior dibattito della mia vita”, ma la sua apparizione è stata un chiaro segno delle difficoltà, perchè si è reso conto che il dibattito è andato male e ha sentito la necessità di correggere e rafforzare il messaggio. Harris infatti lo ha sfidato, invitandolo a fare un secondo dibattito: “Vedremo”, ha risposto lui laconico.
– foto Ipa –

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Europa

Gran Bretagna | Per i cittadini Ue visti a pagamento dal 2025

Il governo britannico ha annunciato che a partire dal 2 aprile 2025, i cittadini dell’Unione Europea, inclusi gli italiani, dovranno richiedere un’autorizzazione elettronica al viaggio per entrare nel Regno Unito. Questa nuova misura, chiamata Electronic Travel Authorisation (Eta), si applica a coloro che non possiedono un visto di lavoro o non sono residenti nel Regno Unito.

Il sistema Eta richiede ai viaggiatori di compilare un modulo online e di pagare una tariffa di 10 sterline. L’iniziativa mira a rendere gli ingressi più efficienti e sicuri, contribuendo al contempo a prevenire abusi del sistema di immigrazione britannico. Questo approccio è simile al sistema Esta degli Stati Uniti, che regola i viaggiatori per turismo e affari.

Il lancio dell’Eta per i cittadini dell’Unione Europea segue l’introduzione di misure simili per i viaggiatori provenienti da altre regioni. A partire dal 5 marzo 2025, gli europei potranno richiedere l’Eta utilizzando l’app dedicata, chiamata Uk Eta. I viaggiatori non europei, invece, dovranno ottenere l’autorizzazione a partire dall’8 gennaio 2024.

Questa misura rappresenta un ulteriore passo verso il rafforzamento dei controlli post-Brexit e la gestione più rigorosa dei flussi migratori nel Regno Unito.

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