Connect with us

Cronaca

Milano | Shiva condannato a 6anni e mezzo per tentato omicidio, lo sfogo del rapper “giornata triste per la giustizia”

“Questo è un giorno triste per me”. Con queste parole si apre lo sfogo di Shiva, al secolo Andrea Arrigoni, il rapper condannato mercoledì a sei anni e mezzo di carcere con le accuse di tentato omicidio, detenzione e porto abusivo d’arma e ricettazione. Il rapper è stato giudicato colpevole di aver sparato a due lottatori di MMA lo scorso 11 luglio nel cortile della sua casa discografica in via Cusago, in un episodio che le indagini collegano a una faida tra trapper e artisti.

“Oggi sono stato condannato a sei anni e mezzo di carcere per ‘tentato omicidio’: un crimine che non ho mai commesso. Una condanna che arriva dopo aver soltanto provato a difendere me stesso, aver subito mesi di carcere e dopo essere stato costretto a non poter fare musica, ciò che ha dato un senso alla mia vita e che poteva almeno permettermi di rimanere un essere umano. Questo è un giorno triste per i miei fan. Perché ‘Milano Angels’, il mio nuovo album, è pronto, ma non potrà ancora uscire e io dovrò stare lontano da voi, come lo sono stato in questi mesi da tante persone a me care”, ha scritto su Instagram il cantante.

“Questo è un giorno triste per la giustizia in questo Paese. Perché in tutto questo non ho mai detto di non aver commesso errori, ma ho soltanto chiesto di essere punito per quelli che ho realmente commesso. Il tentato omicidio non è tra questi, come abbiamo provato in aula, portando un’accurata ricostruzione dei fatti che lo testimonia e che purtroppo non è stata minimamente calcolata. Questo è un giorno triste per tutti. E lo sarà per sempre finché non permetteremo a chi ha commesso errori di ripartire. Lo sarà finché i pregiudizi continueranno a uscire di casa, quando la verità si sta ancora nascondendo. Lo sarà finché io non sarò libero, perché non lo sarà neanche chi mi ama, ma nemmeno chi mi odia. Perché la fortuna è cieca, la sfortuna ci vede, ma l’ingiustizia tocca tutti. Perché – ha concluso, firmandosi Andrea – fino a quando sarò solo un altro rapper in carcere e non una persona, non sarà libero nessuno”.

I legali del trapper, Daniele Barelli e Marco Campora, hanno già annunciato ricorso in appello contro la sentenza. “È un ragazzo forte e coraggioso”, che ha reagito a una “spedizione paramilitare di due lottatori di MMA”, hanno puntualizzato gli avvocati. Il 24enne è “consapevole della propria innocenza e convinto di riuscire a dimostrare la propria estraneità dal delitto di tentato omicidio. Ha apprezzato che l’opinione pubblica ha capito”. Shiva continuerà a scontare la pena ai domiciliari in attesa dei successivi gradi di giudizio, mentre i legali depositeranno istanza di revoca della misura cautelare.

Cronaca

Palermo | Morta Maria Mattarella, nipote del Capo dello Stato

Maria Mattarella, avvocato e segretario generale della Regione Siciliana, è deceduta oggi a Palermo all’età di 62 anni. Figlia dell’ex presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella, assassinato dalla mafia nel 1980, Maria Mattarella ha lottato contro una malattia incurabile fino alla sua morte, avvenuta nella sua abitazione circondata dai suoi figli, Giovanni e Piersanti, e dai familiari.

Maria Mattarella era una figura di grande rilievo nella pubblica amministrazione siciliana. Laureata in giurisprudenza con il massimo dei voti e avvocato dal 1995, aveva dedicato gran parte della sua carriera alla Regione Siciliana, dove aveva ricoperto ruoli di crescente responsabilità, culminando nella posizione di segretario generale. La sua nomina a questo prestigioso incarico, avvenuta nel dicembre 2017, era stata decisa in base alle sue competenze e al rispetto che godeva all’interno della pubblica amministrazione.

Maria Mattarella era sposata con Alessandro Argiroffi, un docente universitario di Filosofia del Diritto scomparso prematuramente nel 2015. Sua vita e carriera sono state segnate dalla dedizione al servizio pubblico e da una profonda professionalità.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, zio di Maria, è attualmente a Palermo per il lutto. La notizia della sua scomparsa ha suscitato reazioni di cordoglio da parte di numerosi esponenti politici e istituzionali. Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Presidente del Senato Ignazio La Russa e il Presidente della Camera Lorenzo Fontana hanno espresso le loro condoglianze, lodando il contributo di Maria Mattarella alla vita pubblica e sottolineando il suo impegno e dedizione.

Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha disposto l’esposizione a mezz’asta delle bandiere a Palazzo d’Orléans e ha annullato tutti gli impegni pubblici in segno di rispetto. Schifani ha ricordato Maria Mattarella come un esempio di professionalità e dedizione, la cui eredità continuerà a influenzare positivamente la comunità siciliana.

Nello Musumeci, ex presidente della Regione Siciliana, ha ricordato Maria Mattarella come una giurista di grande equilibrio e rigore etico, apprezzata per il suo lavoro e la sua competenza.

La scomparsa di Maria Mattarella rappresenta una grande perdita per la comunità siciliana e per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla e lavorare con lei.

Continua a leggere

Cronaca

Milano | Studente picchiato in stazione centrale, 3 arresti

Il 5 settembre, un giovane studente diretto al test di ingresso al Politecnico di Milano è stato vittima di una brutale aggressione e rapina nei pressi della Stazione Centrale. Nonostante l’intensità del trauma subito, il ragazzo ha deciso di partecipare al test prima di recarsi alla stazione di polizia per denunciare l’accaduto.

Durante il suo tragitto, mentre parlava al telefono con il padre per informarlo del viaggio da Puglia a Milano, è stato sorpreso e aggredito da tre uomini. Gli aggressori, di origine marocchina e con precedenti penali, hanno picchiato il giovane con calci, pugni e morsi, rubandogli lo zaino. Per cercare di camuffarsi, hanno indossato gli abiti del malcapitato e si sono poi dati alla fuga.

Grazie alle segnalazioni del personale dell’ATM e alle descrizioni fornite dalla vittima, la Polizia di Stato è riuscita a identificare e arrestare i tre aggressori, di età comprese tra i 20 e i 50 anni, tutti irregolari sul territorio. I tre sono attualmente detenuti presso il carcere di San Vittore con l’accusa di rapina aggravata.

L’episodio sottolinea la crescente preoccupazione per la sicurezza nelle aree circostanti le stazioni e la necessità di rafforzare le misure di protezione per i cittadini e i viaggiatori.

Continua a leggere

Cronaca

Foggia | Aggressione al policlinico, picchiati 3 infermieri da un 18enne

Nella notte tra sabato e domenica, il personale del pronto soccorso del policlinico di Foggia è stato vittima di un’altra violenta aggressione. Tre infermieri sono stati attaccati da un paziente, un giovane di 18 anni, che si era recato al pronto soccorso lamentando uno stato d’ansia. Durante l’intervento dei sanitari, il giovane ha reagito con violenza, colpendo gli infermieri con calci e pugni.

L’aggressore è stato arrestato in flagranza e trasferito in carcere, accusato di lesioni personali a personale sanitario e di resistenza a pubblico ufficiale. Questo episodio di violenza segue un’altra aggressione avvenuta recentemente nello stesso ospedale, dove il personale del reparto di chirurgia toracica era stato aggredito da familiari di una paziente deceduta durante un intervento.

Questi atti di violenza nei confronti dei professionisti sanitari mettono in luce una preoccupante tendenza e sollevano interrogativi sulla sicurezza degli operatori nel contesto ospedaliero. Le autorità e le strutture sanitarie stanno cercando soluzioni per garantire una protezione adeguata ai lavoratori e per prevenire ulteriori episodi di aggressione.

Continua a leggere

DI TENDENZA

Riproduzione Riservata - Copyright © Gruppo ADN Italia srl - P.Iva 02265930798 - redazione@adn24.it - PRIVACY