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Cronaca

Macerata | Violenta lite condominiale: minaccia i vicini con motosega e roncola

Una lite condominiale a Monte San Giusto (Macerata) è degenerata in un violento episodio il 6 giugno scorso, quando un 53enne ha minacciato tre persone con una motosega e successivamente con una roncola da giardino. Tutto è iniziato a seguito di alcuni schiamazzi da parte dei tre individui, che hanno disturbato il quartiere.

Il 53enne, un altro condomino, ha prima chiesto loro di abbassare la voce, senza successo. Poi, armato di motosega, si è recato alla porta della loro abitazione, minacciandoli con l’arma. Questo gesto ha portato alla denuncia del 53enne per minacce aggravate e lesioni personali aggravate.

Successivamente, i tre individui si sono rifugiati in un’altra abitazione vicina di uno di loro per cercare sicurezza, ma il 53enne li ha raggiunti qualche ora dopo. Con la scusa di risolvere il diverbio, ha attirato uno dei presunti responsabili fuori dalla porta e ha minacciato di nuovo, questa volta con una roncola da giardino di circa 60 centimetri.

Durante l’aggressione, il 53enne ha tentato di colpire direttamente il corpo del romeno con la roncola, ma la vittima è riuscita a parare il colpo con la mano sinistra, subendo comunque una ferita da taglio che ha richiesto cure mediche. È stato soccorso al pronto soccorso dell’Ospedale di Macerata e successivamente dimesso con una prognosi di 10 giorni.

I carabinieri, intervenuti tempestivamente, sono riusciti a individuare e rintracciare il 53enne nelle ore successive.

Cronaca

Udine | Arrestato un ladro

GdF Udine

Nella giornata di martedì 17 settembre, la Polizia di Stato di Udine ha arrestato un uomo di 47 anni, originario del Marocco, coinvolto in un furto avvenuto il 4 settembre in via Portogruaro, nel quartiere Gervasutta. L’arresto è avvenuto dopo che la polizia, allertata da segnalazioni di residenti, ha sorpreso il sospettato insieme a un complice all’interno di un furgone, intento a rubare materiale. Durante la perquisizione, sono state trovate tessere per carburante e una bicicletta di valore rubata.

Il G.I.P. aveva inizialmente imposto misure cautelari ai due uomini, ma a causa delle ripetute violazioni da parte del cittadino marocchino, il Tribunale ha disposto la custodia cautelare in carcere. Nella giornata di ieri, grazie a un controllo da parte della Squadra Volante, l’uomo è stato rintracciato e tradotto presso la Casa Circondariale di via Spalato. Le autorità continuano a monitorare la situazione per garantire la sicurezza nella zona.

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Cronaca

Tragico Caso di Vignale: Arrestata la madre di due neonati

Chiara Petrolini, una giovane di 22 anni, è stata arrestata con l’accusa di aver ucciso i suoi due neonati, i cui corpi sono stati trovati sepolti nel giardino della sua abitazione a Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma. L’episodio ha suscitato indignazione e shock nella comunità locale.

Le indagini hanno rivelato che la Petrolini, durante la sua seconda gravidanza, avrebbe nascosto la sua condizione per paura del giudizio altrui. Dopo il parto, ha dichiarato di aver sepolto i neonati, sostenendo che entrambi erano nati morti. Tuttavia, le autopsie hanno contraddetto questa versione, indicando che il secondo bambino era nato vivo.

Il procuratore di Parma ha sottolineato che le evidenze raccolte potrebbero suggerire una premeditazione, considerando anche le ricerche fatte online dalla giovane su come nascondere la gravidanza e accelerare il parto. Inoltre, sono emerse informazioni sul suo stile di vita durante la gravidanza, che includeva l’uso di sostanze incompatibili con lo stato di gestazione.

La vicenda ha scosso profondamente la comunità, con commenti di incredulità e dolore da parte di familiari e amici. La madre del fidanzato di Chiara ha espresso un sentimento di sollievo per l’arresto, evidenziando la gravità della situazione.

La storia di Chiara Petrolini solleva interrogativi inquietanti sulla salute mentale e il supporto sociale per le giovani madri, rendendo necessario un dibattito più ampio su questi temi delicati.

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Cronaca

Vicenza | Chiusura temporanea di un bar a Trissino

Questura di Vicenza

Nella mattinata di ieri, il Questore della Provincia di Vicenza ha emesso un provvedimento che prevede la chiusura per sette giorni di un bar/ristorante situato a Trissino. La decisione è stata presa in seguito a un intervento dei Carabinieri avvenuto l’8 agosto, quando una rissa nel parcheggio del locale ha portato a due persone ferite, una delle quali con una prognosi di sette giorni.

Le indagini hanno portato all’identificazione di 13 individui coinvolti nell’incidente, evidenziando una situazione di disordini che ha spinto le autorità a prendere misure preventive. Questa chiusura temporanea, disposta in conformità con la normativa sulla sicurezza pubblica, mira a garantire un ambiente più sicuro per la comunità e a prevenire ulteriori episodi di violenza.

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