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Cronaca

Treviso | Niccolò Zamperin, presidente del seggio trovato senza vita a 32 anni

La comunità di Fossalunga di Vedelago, in provincia di Treviso, è stata colpita da una tragedia improvvisa con la perdita di Niccolò Zamperin, 32 anni, che avrebbe dovuto presiedere il seggio elettorale sabato 9 giugno.

Secondo quanto riportato da TrevisoToday, Zamperin è stato trovato senza vita nel suo letto dai genitori, vittima apparentemente di un malore che lo ha colto nel sonno. Nonostante i tentativi di soccorso da parte del personale medico del 118, la situazione era irrimediabile e Zamperin è stato dichiarato morto per arresto cardiocircolatorio.

La salma è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Castelfranco Veneto, in attesa che i genitori decidano se richiedere un esame autoptico per chiarire le circostanze della morte.

La notizia ha scosso profondamente la comunità di Fanzolo, con numerosi messaggi di cordoglio che giungono da amici, colleghi e ex compagni di università. Attualmente si sta decidendo la data dei funerali, mentre la città è immersa nel dolore per questa perdita improvvisa e tragica.

Cronaca

Domodossola (VCO) | Condanna per lesioni personali e minacce

Nei giorni scorsi, gli agenti del Settore Polizia di Frontiera di Domodossola hanno arrestato un cittadino italiano del 1974, a seguito di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Verbania. L’uomo, noto alle forze dell’ordine, è stato ritenuto responsabile di lesioni personali e minacce in un episodio risalente al 2017.

Dopo aver ricevuto la segnalazione dall’Ufficio Esecuzioni Penali, gli agenti hanno avviato le ricerche e lo hanno rintracciato nel centro di Domodossola. Una volta notificato l’ordine di carcerazione, che prevede una pena di tre anni e cinque mesi di reclusione, l’uomo è stato portato negli uffici della Polizia per le formalità di rito. Successivamente, è stato trasferito nella casa circondariale di Verbania per scontare la pena.

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Cronaca

Verona | Tre arresti per esecuzione di Provvedimenti Giudiziari

Questura di Verona

Proseguono intensamente le attività di controllo della Polizia di Stato, mirate a garantire la sicurezza nella città. Nelle ultime ore, sono stati effettuati tre arresti a seguito di provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria. Gli arrestati, di età compresa tra i 48 e i 58 anni, sono stati rintracciati dagli agenti delle Volanti e dalla Squadra Mobile.

Uno dei casi riguarda un uomo di 58 anni, originario della Bosnia, trovato all’interno di un centro scommesse. L’uomo deve scontare sei mesi di detenzione a causa di una condanna emessa nel 2020 per guida in stato di ebbrezza, oltre a dover pagare una multa di 1.500 euro.

In aggiunta, gli agenti hanno arrestato un 48enne e un 52enne, entrambi residenti a Verona. Il più giovane è stato condannato a tre anni e sei mesi di reclusione per furto aggravato e reati legati alla droga, con una multa di 14.000 euro. Il 52enne, invece, deve scontare sette anni e due mesi per reati contro il patrimonio.

Al termine delle operazioni, tutti e tre gli arrestati sono stati trasferiti nel Carcere di Montorio, dove dovranno scontare le rispettive pene. Questi interventi dimostrano l’impegno costante delle forze dell’ordine nella lotta contro la criminalità e nel mantenimento dell’ordine pubblico.

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Cronaca

Romanengo (CR) | Si fingono tecnici della luce: arrestati

CC Cremona

A Romanengo, un tentativo di furto in abitazione ha avuto esito negativo grazie all’intervento tempestivo dei Carabinieri. Due uomini, di 33 e 25 anni, entrambi con precedenti penali e senza fissa dimora, sono stati arrestati con l’accusa di furto pluriaggravato e resistenza a pubblico ufficiale, mentre un terzo complice è riuscito a fuggire.

La vittima, un’anziana donna, aveva segnalato ai Carabinieri di aver aperto la porta a due uomini che si erano presentati come tecnici della luce, ma che si erano rivelati dei ladri. Durante l’incontro, uno dei due ha distratto la donna mentre l’altro si è diretto nella sua camera da letto, dove ha forzato una cassaforte, portando via gioielli per un valore considerevole.

La situazione ha preso una piega drammatica quando i Carabinieri, avvertiti della situazione, hanno avviato le ricerche. Un’auto sospetta è stata notata e, dopo un breve inseguimento, i due uomini sono stati bloccati. Il veicolo conteneva attrezzature sospette, come un flessibile con segni di utilizzo recente, guanti e strumenti da lavoro, ma non la refurtiva.

Dopo essere stati arrestati, i due uomini sono stati portati in carcere e, in seguito, sono stati posti agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Le forze dell’ordine raccomandano di essere sempre prudenti quando si ricevono visitatori non annunciati, suggerendo di non aprire mai la porta a sconosciuti e di contattare le autorità in caso di comportamenti sospetti.

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