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Cronaca

Messina | Procedimento per la morte della paziente: indagati ridotti a 8 medici”

Il processo relativo al tragico caso della signora Maria Pia Castrovinci, la 61enne operata nel reparto di Ginecologia dell’ospedale Papardo e deceduta in autostrada il 24 dicembre 2021, ha ripreso con un numero ridotto di indagati. Inizialmente, erano coinvolti 17 soggetti, ma ora sono rimasti solamente 8 medici del reparto di Ginecologia sotto accusa. La fase attuale vede gli imputati affrontare le accuse di omicidio colposo e responsabilità colposa per morte o lesioni in ambito sanitario. La gip Monia De Francesco ha presieduto l’udienza preliminare, dopo oltre tre anni dai fatti, e ha deciso di escludere tutti gli infermieri e una dottoressa specializzanda dal novero degli indagati. Questa decisione è stata supportata da un’ulteriore integrazione della consulenza tecnica, depositata recentemente, che ha escluso la responsabilità colposa del personale infermieristico nel caso della signora Castrovinci. Gli avvocati della famiglia della vittima sono rappresentati dall’avvocato Giuseppe Condipodero Marchetta.

Cronaca

Incidente Stradale a Dignano: Intervento dei Vigili del Fuoco per soccorrere motociclista

Ieri sera, alle 20:20, le squadre dei Vigili del Fuoco di Spilimbergo (PN) e Codroipo (UD) sono intervenute per un incidente stradale che ha coinvolto un’autovettura e una moto sulla SR 464, nel comune di Dignano (UD).

All’arrivo sul luogo dell’incidente, i Vigili del Fuoco hanno prestato i primi soccorsi al motociclista ferito, in attesa dell’arrivo del personale sanitario. Una volta completato il soccorso, i Vigili del Fuoco hanno provveduto alla messa in sicurezza dei veicoli coinvolti e dell’area del sinistro.

Sul posto erano presenti anche i Carabinieri, che hanno gestito la situazione per quanto di loro competenza.

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Cronaca

Ancona | Lite all’Ospedale Torrette: uomo ubriaco insulta e resiste ai poliziotti, denunciato

Nella tarda serata di ieri, i poliziotti sono intervenuti presso l’Ospedale Torrette a seguito della segnalazione di una lite tra due uomini. All’arrivo degli agenti, uno dei protagonisti, un italiano di 42 anni con precedenti penali, è stato trovato seduto su un muretto, visibilmente alterato dall’abuso di alcol. L’uomo ha mostrato immediata ostilità nei confronti dei poliziotti, rifiutando di fornire i documenti e inveendo verbalmente contro di loro.

Nonostante il tentativo del fratello, presente sul posto, di calmarlo, il quarantenne ha continuato a insultare e opporsi fisicamente al controllo. Alla domanda sul motivo della sua presenza in zona, né lui né il fratello sono stati in grado di fornire spiegazioni convincenti.

Portato in Questura per ulteriori accertamenti, l’uomo ha proseguito a insultare gli agenti, pronunciando frasi come “siete dei pagliacci” e “io vi pago lo stipendio!”. Per il comportamento tenuto, è stato denunciato per ubriachezza manifesta e resistenza a pubblico ufficiale.

Il Questore Capocasa sta valutando l’applicazione di ulteriori misure di prevenzione nei confronti del soggetto, data la gravità dei fatti e la recidività dimostrata.

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Cronaca

Ancona | Sorveglianza Speciale per 50enne con precedenti: pericolosità sociale confermata dal Tribunale

Il Tribunale di Ancona ha accolto la misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza nei confronti di un uomo italiano di circa 50 anni, su proposta del Questore di Ancona. L’uomo, con numerosi precedenti penali per reati contro la persona, il patrimonio, la Pubblica Amministrazione e in materia di armi, è stato giudicato socialmente pericoloso. La pericolosità è stata valutata non solo in relazione al suo lungo percorso criminale, ma anche per la condotta violenta e maltrattante nei confronti della sua ex compagna, per la quale era già sottoposto a una misura cautelare.

La Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale ha ritenuto fondato il giudizio prognostico presentato dal Questore, evidenziando che le condanne pregresse e i carichi pendenti dimostrano un’elevata probabilità che l’uomo possa commettere ulteriori reati simili in futuro, capaci di minacciare la sicurezza pubblica e generare allarme sociale.

In seguito all’arresto in flagranza di reato la scorsa estate, quando l’uomo aveva tentato di raggiungere l’abitazione della sua ex nonostante il divieto di avvicinamento, la misura della Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno è stata determinata in quattro anni. Durante questo periodo, l’uomo dovrà rispettare il divieto di avvicinarsi alla vittima e ai luoghi da lei frequentati, mantenendo una distanza minima di 500 metri.

Questa decisione è stata presa per garantire la sicurezza pubblica, considerando che le reiterate violazioni delle misure restrittive hanno confermato l’elevato rischio per la vittima e per la comunità.

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