Connect with us

Cronaca

Ferrara | Condannata a 22 anni la donna che uccise suo figlio nel letto:

La condanna di ventidue anni di reclusione inflitta ad Amanda Guidi, la donna accusata dell’omicidio del figlio di un anno, Karim, è stata accompagnata da una serie di circostanze attenuanti. La Corte d’assise di Ferrara ha riconosciuto il passato difficile della donna e il suo disturbo della personalità borderline, evidenziato anche dalla perizia psichiatrica.

Il pubblico ministero aveva proposto una condanna di ventuno anni di reclusione, ma la sentenza è stata più severa. Amanda, assistita dagli avvocati Alessio Lambertini e Marcello Rambaldi, è stata sempre ospitata in strutture di cura dal momento dell’omicidio.

La tragedia si è consumata nel giugno del 2021, quando Amanda, sotto l’influenza di alcol e cocaina, ha soffocato il figlio nel lettone. Successivamente, ha tentato il suicidio tagliandosi i polsi. I carabinieri sono intervenuti dopo la sua chiamata e hanno trovato il bambino senza vita.

Durante l’interrogatorio, Amanda ha fornito versioni contrastanti dei fatti, prima autoaccusandosi e poi ritrattando. Gli inquirenti hanno ricostruito che la donna ha soffocato il figlio premendo la mano o un oggetto morbido sul naso e sulla bocca.

Le valutazioni psichiatriche sono state divergenti: mentre il consulente dei pubblici ministeri ha evidenziato una “pericolosità sociale” di Amanda, i consulenti della difesa hanno sostenuto la sua totale incapacità di intendere e volere. Gli esperti del tribunale hanno definito Amanda come affetta da “grave disturbo di personalità” e hanno sottolineato la necessità di una continuità assistenziale per la sua condizione. La difesa ha annunciato ricorso, dichiarando che leggerà attentamente le motivazioni della sentenza e presenterà appello.

Campania

Napoli | Armi e munizioni clandestine: due arresti per ricettazione e detenzione illegale a Scampia

Nel pomeriggio di ieri, la Polizia di Stato ha arrestato due uomini di 32 e 20 anni, entrambi residenti a Scampia, con l’accusa di ricettazione, detenzione e porto illegale di armi da fuoco clandestine e relativo munizionamento. I due, attualmente detenuti presso la Casa Circondariale di Poggioreale, sono in attesa dell’udienza di convalida.

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Napoli, hanno portato alla scoperta di un deposito, utilizzato dal trentaduenne, in cui si sospettava fossero nascoste armi illegali. Dopo un’attività di osservazione, gli agenti hanno notato i due uomini mentre trasportavano con atteggiamento sospetto due pacchi dal locale a un’automobile. Immediatamente fermati, all’interno delle confezioni sono stati rinvenuti un fucile a pompa, risultato rubato, e un altro con la matricola abrasa.

Le verifiche sono state successivamente estese al deposito, dove la polizia ha trovato altri fucili, due caricatori per armi lunghe, una pistola replica, numerose munizioni di vario calibro, centinaia di bossoli, cariche per armi corte, un dispositivo per la fabbricazione di cartucce e mezzo chilo di polvere pirica.

Particolare rilevanza ha avuto la scoperta che uno dei fucili rinvenuti era stato denunciato come rubato dal padre del 32enne, il quale lo deteneva legalmente. L’uomo, che risiede nello stesso stabile dove si trova il deposito, è stato trovato in possesso di numerosi coltelli e proiettili di vario calibro ed è stato denunciato.

Le indagini proseguono per accertare ulteriori responsabilità e legami nel traffico illegale di armi nella zona.

Continua a leggere

Cronaca

Roma | Arrestato 19enne per truffa aggravata ai danni di due fratelli diversamente abili

freepik

Gli agenti della Polizia di Stato dei commissariati Prati e Ladispoli hanno arrestato un giovane 19enne italiano, gravemente indiziato del reato di truffa aggravata ai danni di due fratelli diversamente abili. La truffa ha avuto inizio con una telefonata, nei giorni scorsi, in cui uno dei due fratelli ha ricevuto una chiamata da un sedicente maresciallo dei Carabinieri, seguita da un presunto avvocato. I due truffatori affermavano che un parente della vittima era coinvolto in un incidente stradale che aveva causato gravi danni a una donna incinta, con il rischio di aborto, e chiedevano un risarcimento per evitare ulteriori conseguenze legali.

Ingannati dal racconto, i fratelli hanno iniziato a versare diverse somme di denaro al truffatore, che continuava a chiedere ulteriori pagamenti, prospettando peggioramenti della situazione. Dal 11 settembre, i due avevano già versato circa 21.000 euro in più occasioni. Quando il truffatore ha richiesto un’ulteriore somma di 2.000 euro, la Polizia ha organizzato un’operazione per fermarlo.

Il 17 settembre, gli agenti hanno predisposto un servizio di appostamento nel cortile della casa dei fratelli. Le banconote, siglate per poter confermare lo scambio, sono state consegnate al truffatore, che è stato poi fermato e arrestato subito dopo. Il giovane, trovato in possesso delle banconote segnate, è stato tratto in arresto con l’accusa di truffa aggravata.

L’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto, sebbene il 19enne rimanga presunto innocente fino a sentenza definitiva.

Continua a leggere

Campania

Napoli | Arrestato 21enne con pistola clandestina

Nella serata di ieri, gli agenti della Squadra Mobile, mentre svolgevano controlli nel vico Pergole, hanno notato un gruppo di giovani a bordo di motocicli con atteggiamenti sospetti. Durante l’ispezione, uno dei ragazzi, un 21enne napoletano, è stato trovato in possesso di una pistola Beretta calibro 9, con matricola abrasa, nascosta nella cintola dei pantaloni, insieme a 10 cartucce, di cui una già in camera.

Il giovane è stato immediatamente arrestato per porto e detenzione illegale di arma clandestina. Le indagini continuano per verificare ulteriori dettagli legati all’accaduto.

Continua a leggere

DI TENDENZA

Riproduzione Riservata - Copyright © Gruppo ADN Italia srl - P.Iva 02265930798 - redazione@adn24.it - PRIVACY