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Cronaca

Sondrio | Primi avvisi di garanzia per la donna morta in aerofune

La Procura di Sondrio, guidata da Piero Basilone, ha notificato i primi avvisi di garanzia ad alcuni dipendenti della Fly Emotion di Bema, in seguito all’incidente che ha causato la morte di Ghizlane Moutahir, una donna marocchina di 41 anni precipitata durante la traversata con l’aerofune in Valtellina. L’ipotesi di reato è omicidio colposo, e l’avviso di garanzia è un atto necessario nell’ambito delle indagini.

I dipendenti iscritti nel registro degli indagati includono coloro che hanno assistito la donna durante la vestizione, il briefing prima del salto, i responsabili della sicurezza e dell’attività. L’impianto, ora sotto sequestro, impiega una quindicina di addetti, alcuni dei quali erano in servizio durante l’incidente, osservato dalle giovani nipoti della vittima, che hanno registrato la tragedia con uno smartphone.

Durante il tragitto sulla valle del Bitto, tra Albaredo e Bema, la donna si sarebbe staccata dalla zipline, schiantandosi da un’altezza di oltre trenta metri. Il video dell’incidente, ripreso dalla nipote 24enne della vittima, è stato acquisito dagli investigatori.

Venerdì sarà eseguita l’autopsia, alla quale potranno partecipare i familiari della vittima e altri soggetti interessati. Gli esperti dovranno esaminare anche l’imbrago rimasto sulla fune dopo l’incidente.

Nel frattempo, i militari del Sagf-Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Sondrio, incaricati dal pm Stefano Latorre di condurre le indagini, continuano ad ascoltare i testimoni presenti durante l’incidente e a verificare la presenza di eventuali precedenti simili, al fine di raccogliere ulteriori elementi utili alle indagini.

Cronaca

Catania | Aggressione al Pronto Soccorso: denunciato 36enne

Questura di Catania

Un episodio di violenza ha scosso il Pronto Soccorso dell’Ospedale “San Marco” a Catania, dove un operatore sanitario è stato aggredito da un uomo di 36 anni, in compagnia di suo padre. I due si erano recati in ospedale per chiedere assistenza per una donna, affetta da problemi psichici, ma la situazione è rapidamente degenerata.

Durante le fasi di triage, il marito della paziente ha mostrato segni di crescente frustrazione, sfogando il suo malcontento colpendo una vetrata del triage e danneggiando un monitor. A questo punto, il figlio ha preso parte alla violenza, rivolgendo insulti al personale e, infine, aggredendo fisicamente un operatore, schiaffeggiandolo.

La rapida reazione delle forze dell’ordine ha portato al controllo della situazione, con l’arrivo degli agenti della squadra Volanti. Dopo aver identificato i responsabili, il 36enne è stato denunciato per percosse aggravate, mentre il personale sanitario ha potuto riprendere le proprie funzioni. Questo episodio mette in luce l’importante tema della sicurezza degli operatori sanitari, spesso esposti a situazioni di stress e violenza.

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Cronaca

Catania | Tre auto rubate e sanzioni per attività abusive

Questura di Catania

Recenti controlli della Polizia di Stato nel quartiere Picanello hanno portato alla luce una serie di irregolarità, con il ritrovamento di tre auto rubate e la scoperta di un’officina meccanica priva delle necessarie autorizzazioni. L’operazione, condotta dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza “Borgo Ognina” e dal Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, ha visto il coinvolgimento anche della Polizia Locale.

Durante i controlli, sono state verificate diverse attività commerciali, tra cui un chiosco-bar, un autolavaggio e un’officina meccanica. In particolare, sono emerse violazioni relative allo smaltimento di sostanze inquinanti, come olio motore e acqua reflue, in entrambe le strutture. L’officina è stata sanzionata con una multa di 12 mila euro per la mancanza di autorizzazioni, con il sequestro delle attrezzature.

Non solo violazioni commerciali: i poliziotti hanno anche rinvenuto 14 involucri di marijuana in una strada del quartiere, con la droga sequestrata a carico di ignoti. Inoltre, le operazioni di pattugliamento hanno permesso di identificare 123 persone e verificare 65 veicoli, con sanzioni per infrazioni al Codice della Strada, tra cui guida senza patente e omessa revisione.

L’azione della Polizia ha anche mirato a contrastare fenomeni come i lavavetri molesti e i parcheggiatori abusivi, con un’attenzione particolare alle zone più sensibili del quartiere. È stata prestata particolare attenzione alle vie della municipalità “Borgo Sanzio”, dove risiedono vittime di atti persecutori e violenza domestica, per garantire maggiore sicurezza e prevenire molestie di vario genere.

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Cronaca

Como | Operazione antidroga nei boschi comaschi

Questura di Como

La Polizia di Stato di Como ha recentemente condotto un’importante operazione contro lo spaccio di droga, identificando 130 persone e arrestando tre cittadini marocchini nella zona boschiva tra Cadorago, Veniano e Lomazzo. Gli agenti della Squadra Mobile, sotto la direzione della Procura della Repubblica, hanno intensificato i controlli in seguito a riunioni strategiche per affrontare il crescente fenomeno del traffico di sostanze stupefacenti.

Durante l’operazione, che ha avuto luogo nel pomeriggio, le forze dell’ordine hanno circondato l’area, scoprendo due bivacchi utilizzati per attività illecite. I tre individui arrestati, di età compresa tra i 30 e i 34 anni, sono stati trovati all’interno di tende con attrezzature per il confezionamento di droghe come cocaina, hashish e codeina/morfina. Il sequestro ha superato un chilo e mezzo di sostanze, confermando la gravità della situazione.

Oltre alla droga, gli agenti hanno rinvenuto anche armi, tra cui machete e mazze di ferro, indicative del pericolo associato a tali attività. Gli arrestati sono stati portati in Questura e successivamente trasferiti in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La Polizia ha annunciato che i controlli continueranno in modo incessante per garantire la sicurezza dei cittadini e combattere il fenomeno dello spaccio nella provincia.

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