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Cronaca

Milano | Omicidio Giulia, processo a Impagnatiello e la ricerca sul web: “Alberto Stasi carcere di Bollate”


Il capitano dei carabinieri Gianluca Bellotti ha descritto il comportamento di Alessandro Impagnatiello durante le indagini sulla scomparsa di Giulia Tramontano. Inizialmente, Impagnatiello è apparso freddo e collaborativo mentre gli investigatori facevano una copia forense del suo cellulare. Tuttavia, quando è stato informato di essere indagato per omicidio, ha mostrato segni di preoccupazione. Alla fine dell’udienza del 31 maggio, dopo aver capito che gli investigatori erano a conoscenza della situazione, è apparso visibilmente scosso.

Durante l’udienza, è stato riprodotto un audio in cui Giulia Tramontano parlava con un’amica e collega di un incontro con l’altra donna di Impagnatiello e delle sue bugie. La madre di Giulia, Loredana, è scoppiata in lacrime ascoltando l’audio. Inoltre, sono stati esaminati i dettagli degli accertamenti sul cellulare di Impagnatiello, inclusi i suoi tentativi di pulire tracce di sangue dall’auto e le ricerche su come farlo.

Impagnatiello effettuò diverse ricerche con il suo smartphone su come pulire macchie «di olio», «di ruggine», «di sangue», «di erba». Stringhe che secondo gli investigatori riassumono l’ansia di Impagnatiello per le ricerche scientifiche svolte in quegli stessi istanti dai carabinieri.

Poi, rispondendo alle domande del procuratore aggiunto Letizia Mannella e del sostituto Alessia Menegazzo, Bellotti ha ricostruito le ricerche sullo smartphone effettuate nei giorni successivi alla denuncia di scomparsa. Tra queste, le note ricerche sulle «macchie di bruciato» nella vasca da bagno (dove ha tentato di bruciare il corpo della ex compagna) e quelle sulla presenza di «giornalisti fuori da casa» e sugli articoli usciti in quelle ore sulla scomparsa della Tramontano. C’è anche una curiosa ricerca su «Alberto Stasi carcere di Bollate» effettuata il 26 maggio, giorno prima del delitto, ma quello è anche il giorno in cui viene diffusa la notizia che il giovane condannato per il delitto di Garlasco è stato autorizzato ad uscire a lavorare all’esterno del carcere.

La discussione in aula ha incluso anche le ultime conversazioni tra Giulia e Impagnatiello, che evidenziavano tensioni nella loro relazione e il desiderio di Giulia di interrompere la relazione. Pochi giorni prima della sua morte, Giulia aveva chiaramente espresso la sua volontà di lasciare Impagnatiello. Il padre di Giulia, Franco Tramontano, ha espresso il suo dolore sui social media e ha promesso di lottare per ottenere giustizia per la figlia e il suo assassino.

Cronaca

Cagliari | Arrestato 40enne per spaccio e coltivazione di sostanze stupefacenti

Nella notte scorsa, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 40 anni con l’accusa di coltivazione illegale e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Durante un servizio di pattugliamento in via San Benedetto, gli agenti della Squadra Volante hanno fermato l’uomo, residente nell’hinterland cagliaritano, notando il suo comportamento nervoso.

A seguito di un controllo, all’interno dello zaino del sospettato sono stati trovati dieci panetti di hashish, per un totale di circa 1 kg. Successivamente, una perquisizione presso la sua abitazione a Maracalagonis ha portato al ritrovamento di sei piante di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle droghe.

L’uomo è stato arrestato in flagranza e posto agli arresti domiciliari. Stamattina il GIP ha convalidato l’arresto e imposto l’obbligo di dimora.

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Cronaca

Cremona | Violenza domestica e minacce: Arrestato un Uomo

CC Cremona

Il 16 settembre, a Cremona, un uomo con precedenti penali è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’intervento d’urgenza è stato richiesto da una donna spaventata, che ha segnalato alla centrale operativa dei Carabinieri che il marito la stava aggredendo.

Quando i militari sono giunti sul luogo, hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza, mentre la donna era barricata nella stanza da letto. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, l’uomo ha continuato a minacciare la moglie, promettendo di far esplodere la casa. Ha cercato di accendere i fornelli della cucina con un accendino, ma è stato prontamente bloccato dai Carabinieri.

La donna è riuscita a mettersi in salvo all’esterno, mentre l’uomo, furioso e distruttivo, ha danneggiato porte e arredi. I militari hanno arrestato l’uomo per prevenire ulteriori danni e per proteggere la propria sicurezza e quella degli altri. La vittima, dopo aver ricevuto assistenza medica al pronto soccorso, ha confermato che il marito aveva già abusato di lei in passato, ma che aveva ricominciato a vivere con lui sperando in un cambiamento.

L’uomo è stato trasferito al carcere di Cremona, accusato di maltrattamenti e lesioni. La situazione rimane sotto stretta osservazione mentre le autorità continuano a gestire il caso e a garantire la protezione della vittima.

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Cronaca

Latina | Tre stranieri colpiti da DASPO Urbano a Terracina

Questura di Latina

Il Questore di Latina ha recentemente emesso un provvedimento di “DASPO urbano” nei confronti di tre cittadini di origine tunisina coinvolti in una serie di incidenti violenti a Terracina. Questa misura, nota come Divieto di Accesso ai Luoghi di Intrattenimento e Ritrovo (DACUR), si inserisce in un’ampia strategia per contrastare la violenza nelle aree della movida.

L’episodio che ha portato a tale decisione è avvenuto il 26 giugno, quando i tre individui sono stati protagonisti di una violenta rissa davanti a vari esercizi commerciali. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza hanno mostrato chiaramente comportamenti aggressivi, inclusi calci, pugni e l’uso di una mazza da baseball. L’intervento delle forze dell’ordine, che ha incluso anche un confronto diretto con i sospetti presso il Commissariato di Polizia, ha visto i poliziotti stessi coinvolti in alterchi fisici, riportando ferite durante la colluttazione.

I tre uomini sono stati denunciati per rissa aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre, per garantire un’adeguata risposta ai comportamenti violenti e preservare l’ordine pubblico, il Questore ha disposto il divieto di accesso per due anni ai locali pubblici, come pub, bar, ristoranti e discoteche situati nel centro di Terracina.

Qualora i destinatari violassero questo divieto, rischiano pene detentive da sei mesi a due anni e multe comprese tra 10.000 e 24.000 euro. Questa misura mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a garantire la sicurezza dei luoghi di ritrovo pubblici nella città.

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