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Emilia Romagna

Rimini | Trasforma la mansarda del padre anziano in serra per la marijuana

Il personale della Questura di Rimini ha fatto una scoperta sorprendente: una coltivazione artigianale di marijuana allestita nella mansarda di un appartamento. Il responsabile, un uomo di 57 anni, è stato arrestato mentre utilizzava il sottotetto della casa del padre ottantaseienne. La segnalazione della sorella alla Polizia di Stato ha portato alla luce l'”hobby” dell’uomo. Venerdì sera, le Volanti sono state chiamate poiché la sorella non riusciva ad accedere all’appartamento del padre anziano e invalido, assistito dal fratello che non era presente in quel momento.

Quando gli agenti sono arrivati intorno alle 20, nella zona del parco della Cava, il 57enne è rientrato a casa. Al momento dell’apertura della porta, il personale della Questura si è trovato di fronte a una situazione di estremo degrado e scarsa igiene. Preoccupati per la salute dell’anziano, gli agenti hanno chiesto di ispezionare l’intera struttura. Il figlio ha tentato di minimizzare la situazione, ma il suo nervosismo eccessivo ha attirato l’attenzione degli agenti, soprattutto quando hanno deciso di controllare il piano superiore.

Saliti le scale, gli agenti hanno avvertito l’odore della marijuana e hanno proceduto con una perquisizione approfondita. Nella stanza del 57enne hanno trovato barattoli di vetro contenenti stupefacente per un peso totale di 1,160 chili, oltre a una piccola quantità di hashish e un bilancino di precisione. Ma le sorprese non finivano qui: la mansarda era stata trasformata in una serra con tre impianti coibentati, illuminazione, areazione, riscaldamento e un sofisticato sistema di irrigazione per la coltivazione delle piante.

Tutto il materiale è stato sequestrato e il 57enne è stato arrestato. Durante il processo immediato svoltosi sabato mattina, sono emersi messaggi sul cellulare dell’uomo che indicavano un’attività di spaccio. Dopo una notte in camera di sicurezza, l’uomo è stato processato.

Cronaca

Comacchio (FE) | Cocaina in auto, arrestato uomo in flagranza di reato durante un controllo stradale

I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Comacchio, in collaborazione con i colleghi della Stazione locale, hanno arrestato in flagranza di reato un uomo di 45 anni durante un controllo stradale a Lido degli Estensi.

L’uomo, fermato a bordo della sua auto, ha subito manifestato segni di nervosismo e impazienza, comportamento che ha insospettito i militari. Dopo aver esaminato i documenti d’identità e di guida, i Carabinieri hanno deciso di procedere con una perquisizione personale.

L’intuizione si è rivelata corretta: nascosto tra gli indumenti intimi del 45enne, è stato rinvenuto un sacchetto di cellophane contenente 20 grammi di cocaina. La sostanza è stata immediatamente identificata grazie a un narcotest effettuato sul posto.

L’uomo è stato arrestato e, al termine delle procedure di rito, è stato condotto presso le camere di sicurezza della Stazione Carabinieri di Ferrara, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.

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Cronaca

Monghidoro (BO) | Due operai albanesi “in nero”, denunciato imprenditore

I Carabinieri della Stazione di Monghidoro hanno denunciato un imprenditore di 45 anni per violazioni legate alla normativa sull’immigrazione e alle condizioni di lavoro degli stranieri. L’indagine è emersa a seguito di un intervento di soccorso in via dei Mulini a Loiano, dove due operai albanesi, che trasportavano mobilio per conto di una ditta di trasporti, erano rimasti coinvolti in un incidente stradale con un furgone, fortunatamente senza riportare ferite gravi.

Durante l’intervento, i Carabinieri, affiancati dal Nucleo Ispettorato Lavoro di Bologna, hanno effettuato controlli approfonditi. È emerso che i due operai, di 21 e 27 anni, erano privi del permesso di soggiorno necessario per lavorare in Italia e che l’attività lavorativa svolta non rispettava le normative di sicurezza sul lavoro, dimostrando che i lavoratori erano impiegati in condizioni di irregolarità.

L’indagine ha portato a identificare l’imprenditore di 45 anni, titolare della ditta per cui i due operai lavoravano, come il responsabile delle violazioni. Il caso ha messo in luce gravi lacune nella gestione del personale e nella conformità alle normative di sicurezza e immigrazione.

L’operazione riflette l’impegno delle forze dell’ordine nel garantire il rispetto delle leggi, proteggere i diritti dei lavoratori e prevenire l’abuso di manodopera irregolare.

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Cronaca

Bologna | Controlli all’aeroporto G. Marconi, sequestrate specie di animali protetti

Nel contesto della lotta contro il commercio illecito di specie protette e tutelate, le autorità di Bologna hanno recentemente effettuato due importanti sequestri all’Aeroporto “G. Marconi”. In collaborazione tra il Comando Provinciale della Guardia di Finanza e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sono stati scoperti beni preziosi e illegalmente importati, privi della necessaria documentazione.

Durante le operazioni, i controlli hanno portato al sequestro di circa 1.400 grammi di corallo appartenente all’ordine degli “scleractinia” e di 563 grammi di caviale di storione della famiglia “acipenseridae”. Questi beni, destinati al mercato illegale, erano nascosti all’interno dei bagagli di due passeggeri, uno italiano di ritorno dalla Thailandia e l’altro russo proveniente da Mosca.

I beni sequestrati mancavano dei certificati di importazione CITES e delle etichette identificative richieste, essenziali per la loro commercializzazione legale. Per i trasgressori è stata applicata una sanzione pecuniaria di 5.000 euro per violazione delle normative.

Questi controlli, eseguiti in conformità con la Convenzione di Washington, nota anche come CITES, sono cruciali per combattere il traffico internazionale di flora e fauna selvatica. Le operazioni svolte dalle autorità doganali e dai militari della Guardia di Finanza rappresentano un fondamentale sforzo per proteggere le specie in via di estinzione e preservare la biodiversità globale.

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