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Liguria

Genova | Più di 2 mila studenti al Carlo Felice per ripercorrere la storia della mafia

Un giudice ucciso dalla mafia, la sua agenda sparita nel nulla e un gruppo di cittadini e rappresentanti delle istituzioni impegnati per fare luce sulla vicenda, anche attraverso il coinvolgimento e la sensibilizzazione dei più giovani. Al Teatro Carlo Felice di Genova, più di 2.000 studenti della Città Metropolitana hanno partecipato all’appuntamento annuale organizzato dal Movimento Agende Rosse – gruppo “Falcone Borsellino” di Genova.

Un’occasione importante per parlare di legalità insieme a Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, fondatore e presidente del Movimento Agende Rosse; Antonino Di Matteo, sostituto Procuratore Nazionale Antimafia; Aaron Pettinari, caporedattore Antimafia2000; Roberto Centi, presidente della Commissione Antimafia della Regione Liguria; Angelo Garavaglia Fragetta, co-fondatore Movimento Agende Rosse.

La discussione è stata preceduta dai saluti istituzionali dell’assessore comunale al Lavoro e Sviluppo Economico, Mario Mascia, delegato dal sindaco Marco Bucci; del presidente del Consiglio Regionale della Liguria Gianmarco Medusei; del direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Alessandro Clavarino e della pro-rettrice dell’Università di Genova Nicoletta Dacrema.

«Sono onorato di portare ai ragazzi presenti in sala i saluti del sindaco Marco Bucci e dell’Amministrazione comunale – ha detto l’assessore Mascia – La libertà è il bene più prezioso che abbiamo, la precondizione senza la quale chi parla di legalità e sicurezza non può essere credibile. Il giudice Rosario Livatino amava ripetere che “alla fine della vita non ci sarà chiesto se siamo stati credenti, ma credibili”. Una lezione portata avanti da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, due grandi servitori dello Stato ma soprattutto due uomini liberi che hanno pagato a carissimo prezzo la loro libertà, lasciando a noi e alle nuove generazioni il compito di difendere e promuovere i valori di giustizia e legalità».

Particolarmente applaudito l’intervento introduttivo di Salvatore Borsellino, che ha analizzato e ricostruito il contesto che portò all’uccisione del fratello, ricordando il rapporto di amicizia che lo legava al collega e amico Giovanni Falcone, vittima il 23 maggio 1992 della Strage di Capaci insieme alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

Salvatore Borsellino ha definito l’agenda del fratello “la scatola nera” dell’attentato di via D’Amelio, con la quale sarebbe finalmente possibile accertare la verità su quanto accaduto. Il 19 luglio 1992 è una data chiave della storia italiana, non solo recente. Quel giorno il giudice Paolo Borsellino rimane ucciso in un attentato mafioso a Palermo, in via d’Amelio, insieme agli agenti di polizia Emanuela Loi, Agostino Catalano, Claudio Traina, Eddie Walter Cosina e Vincenzo Li Muli. Nella confusione immediatamente successiva alla tragedia, l’agenda rossa del magistrato viene trafugata: qualcuno apre la portiera della macchina su cui Borsellino si trovava al momento dell’esplosione, apre la borsa del giudice e porta via l’agenda e, con essa, informazioni riservate sulle sue indagini relative alle interlocuzioni tra pezzi deviati dello Stato e Cosa Nostra.

Scoprire la verità e fare giustizia è l’obiettivo del Movimento Agende Rosse, nato su impulso di Salvatore Borsellino e impegnato su tutto il territorio nazionale per non disperdere i valori di legalità incarnati da Paolo Borsellino, Giovanni Falcone e tutti gli uomini e le donne dello Stato che hanno perso la vita nella lotta alla mafia e alle altre organizzazioni criminali.

Il Movimento Agende Rosse, come detto, prende il nome dall’agenda rossa di Paolo Borsellino, scomparsa nei minuti immediatamente successivi all’attentato del 19 luglio 1992. Secondo gli attivisti del Movimento, la morte di Borsellino è da addebitare all’accordo di non belligeranza stabilito tra pezzi dello Stato e Cosa Nostra su cui lo stesso magistrato stava indagando nel periodo antecedente alla strage di via D’Amelio.

Sull’agenda Borsellino aveva annotato i contenuti dei suoi colloqui investigativi, spariti insieme al suo prezioso taccuino che è diventato il simbolo del Movimento. Fondato nel 2009, il Movimento Agende Rosse chiede risposte anche sulle omissioni delle più elementari misure di sicurezza in via D’Amelio il giorno della strage, e di sforzare la memoria dei rappresentanti delle istituzioni che incontrarono Paolo Borsellino nelle sue ultime settimane di vita e che, pertanto, conoscono elementi fondamentali per ricostruire lo scenario in cui maturò l’eccidio.

Emblematico, in questo senso, l’impegno portato avanti da Salvatore Borsellino e dal Movimento Agende Rosse nelle scuole italiane, comprese ovviamente quelle della provincia di Genova che oggi hanno potuto scoprire o approfondire un tema chiave per la loro crescita civile, culturale e sociale.

Liguria

Laigueglia (SV) | La Cucina del Benessere conquista la Fiera di San Matteo

Grande entusiasmo, di grandi e piccini, per il laboratorio della cucina del benessere, guidato dalla rinomata Chef Stefania Alberti e condotto da Franco Laureri.
Un’esperienza ludico-didattica unica, che ha coinvolto mamme e bambini in un viaggio alla scoperta di una sana e corretta alimentazione. L’evento si ispira al progetto “ComMENSAle” della Scuola Libero Badarò e fa parte delle tante iniziative dell’amministrazione comunale del “Borgo più bello d’Italia” dedicate all’educazione a 360 gradi.
Il laboratorio delle Antiche Vie del Sale ha visto protagonisti i giovani chef dell’Istituto alberghiero di Alassio, coordinati dalla docente di alimentazione, professoressa Ariana Zerbone, e dalla Chef Stefania Alberti. Insieme, hanno elaborato una serie di proposte incentrate su alimenti sani, sottolineando l’importanza di una dieta equilibrata per il benessere fisico e mentale.
Durante il laboratorio, i giovani chef hanno esplorato alimenti, ingredienti e ricette, creando soluzioni innovative per rendere il cibo sano più piacevole. Frutta e verdura di stagione hanno sostituito i prodotti confezionati, e il tutto è stato reso divertente attraverso il gioco, trasmettendo il messaggio fondamentale di una corretta alimentazione e dell’attività fisica. Particolare attenzione è stata data ai prodotti tipici del territorio e alla creatività in cucina come elemento fondamentale per abbinare i prodotti in modo non solo originale ma anche sano.
L’evento ha visto una grande partecipazione delle mamme, che hanno supportato i loro bambini impegnati nel ruolo di piccoli chef. La preparazione di una merenda per tutti i visitatori ha messo in evidenza come l’olio DOP della Riviera Ligure e il basilico genovese DOP possano essere protagonisti di una merenda del benessere tutta ligure.
L’educational ha messo in luce le doti della Chef Stefania Alberti: esperta in didattica dell’alimentazione, tiene corsi di cucina per bambini e adulti ed è chef di “Assaggia la Liguria” presso il ristorante La Sosta di Laigueglia. La sua passione per la cucina sana e il suo impegno nella formazione culinaria sono stati elementi chiave del successo del laboratorio.
L’evento rientra nel progetto “Strade del Mare”, sostenuto dalla Compagnia di San Paolo, che mira a educare le nuove generazioni alla conoscenza della cultura e delle tradizioni legate alle vie Marenche, i tracciati che portavano il sale al di là delle Alpi Liguri.

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Liguria

Ceriale (SV) | “Marino” amico dei cetacei, una tanica per il recupero degli oli alimentari

Non un nuovo gozzo ma una iniziativa per difendere il mare. È quella promossa dal Cantiere Sciallino che lunedì 23 settembre al 64° Salone Nautico Interazionale di Genova, in collaborazione con Nuova C. Plastica, distribuirà gratuitamente il contenitore Marino, realizzato con plastica riciclata certificata, da utilizzare per il recupero degli oli alimentari esausti. Con questa iniziativa Sciallino, che con il suo cantiere di Ceriale, in provincia di Savona, si affaccia sulla Riviera Ligure di Ponente, ed è all’interno di Pelagos e del Santuario dei Cetacei, intende invitare gli amanti del mare a proteggere questa zona di mare compresa tra Sardegna, Toscana, Liguria, Principato di Monaco e Francia.

Pelagos è l’unica area marina internazionale nel Mar Mediterraneo dedicata alla‎ ‎protezione dei mammiferi marini e dei loro habitat ed è stata istituita nel 1999. Un’area fondamentale per la conservazione di balene, delfini e altre specie marine dove però il traffico marittimo e quello diportistico sono molto intensi. Da qui l’iniziativa di Sciallino che si inserisce nel suo impegno a favore dell’ambiente concretizzata nel lancio nel 2023 dello Sciallino 23 Hybrid con propulsione diesel ed elettrica e con la realizzazione di un impianto fotovoltaico in grado di soddisfare gran parte del fabbisogno energetico del Cantiere. Il contenitore Marino, che verrà distribuito gratuitamente da Sciallino soltanto nella giornata di lunedì 23 settembre, è destinato alla raccolta dell’olio alimentare esausto che, se smaltito in modo improprio, può creare una pellicola superficiale che impedisce l’ossigenazione dell’acqua, danneggiando gravemente flora e fauna marine. Se, al contrario, raccolto e riciclato correttamente, l’olio esausto può essere trasformato in biodiesel, saponi, cosmetici e altre materie prime utili. L’invito di Sciallino a tutti gli amanti del mare è quindi di utilizzare Marino per difendere non solo le acque del Santuario dei Cetacei ma tutto il mare con il suo ecosistema sempre più minacciato.

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Liguria

Laigueglia (SV) | Strade del mare, gli studenti testimonial nel borgo marinaro

Grande successo per i percorsi “Strade del Mare” dedicati a storia, natura, cibo e cultura delle “Vie Marenche” con l’appuntamento “La Liguria in tutte le salse” con i giovani del “Giancardi” e gli alunni della scuola di primo grado “Libero Badarò” di Laigueglia.

Laigueglia, 20 settembre 2024 – In occasione della Fiera di San Matteo, “Strade del Mare” ha presentato una serie di attività che coinvolgono i paesi attraversati dalle antiche vie del commercio del sale. Attraverso storie di tradizione, cibo e cultura, la fiera di San Matteo di Laigueglia diventa portavoce di questi territori, accompagnando i visitatori in un viaggio di scoperta tra aziende, prodotti e paesaggi.

Protagonisti dell’evento sono stati i giovani chef dell’Istituto Alberghiero di Alassio, insieme al progetto “Ranzo Is Wine”, con i suoi vini presentati dal sindaco Giancarlo Cacció e dalla sommelier Francesca Vairo. Un percorso sensoriale ha permesso di scoprire uno dei 32 comuni, “città del vino”, appartenenti all’associazione Antiche Vie Del Sale.

Il progetto “Strade del Mare”, sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo attraverso il bando “Territori in Luce 2024”, si inserisce nel piano di valorizzazione “Valore di Fare Rete” progettato da Agenzia In Liguria. Questo ambizioso progetto mira a valorizzare la rete di sentieri storici della Liguria, attraverso attività di manutenzione, promozione, trekking e incontri, per riscoprire i principali punti di interesse del territorio.

L’evento ha riscosso grande successo, coinvolgendo, in qualità di testimonial, anche gli alunni della scuola di primo grado “Libero Badarò” di Laigueglia. Il laboratorio, organizzato in collaborazione con il consorzio Olio Dop Riviera Ligure, il consorzio Basilico Genovese DOP, il comitato di tutela dell’Aglio di Vessalico e le cantine di Ranzo, è stato presentato da Franco Laureri, responsabile comunicazione e marketing delle Antiche Vie Del Sale. Ha condotto i tanti partecipanti all’esperienza attraverso la tecnica del food storytelling, con storie e leggende, tra i sentieri e le “strade Marenche” che trasportavano “oro bianco” dal mare oltre le Alpi liguri.

Una degustazione di salse tipiche ha reso unica l’esperienza, permettendo ai partecipanti di immergersi completamente nella cultura e nelle tradizioni della Liguria. Come ha evidenziato Alessandro Navone, Presidente dell’Associazione Antiche Vie Del Sale: “Questa iniziativa, inserita nel progetto ‘Strade del Mare’, non solo valorizza il nostro patrimonio storico e culturale, ma crea anche un legame profondo tra le nuove generazioni e le tradizioni del nostro territorio. Attraverso attività come queste, possiamo garantire che la storia e la cultura delle Vie Marenche continuino a vivere e a prosperare”.

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