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Musica

Sanremo 2024 Non M’annoia – La web cronaca satirica del Festival

Cattivi, ma non troppo….forse! Il 74° Festival della Musica Italiana come non lo hai mai visto, anzi, letto prima.

Ore 21.30 – Marco Mengoni – Due Vite (Canzone Vincitrice dello scorso anno)

La Canzone la conosciamo un po’ tutti quindi non ha bisogno di commenti. Inevitabile, però, apprezzare lo stilista scelto per la sua maglia: un fabbro Ligure con la passione per l’uncinetto

Ore 21.35 – Irama – Tu No

Canzone come solo Irama sa fare in certe circostanze, vedi Ovunque sarai di 2 anni fa. Durante gli acuti risaltano bene le vene sul collo che farebbero felice qualsiasi infermiere prima di farti le analisi del sangue

Ore 21.39 – Ghali – Casa Mia

Pezzo che non ha bisogno di commenti. È il Ghali di sempre…per fortuna, anche se somiglia in maniera impressionante al protagonista di Avatar. Per gustare bene l’esibizione, colpa del vestito, bisogna indossare gli occhiali da sole.

Ore 21.51 – Negramaro – Ricominciamo tutto

Classico Negramaro style, un po’ singhiozzo alcolico e un po’ iperpotenza vocale. Giuliano Sangiorgi presenta un look da Diabolik ad una serata di Gala e il countdown dalla torre di controllo delude quando poi il palco non decolla.

Ore 21.57 – Aristonello

Ma Fiorello ha bisogno di essere commentato? No! Non credo. Lo striscione inquadrato dall’alto è una “chiara” frecciatina

Ore 22.01 Annalisa – Sinceramente 

Non ha fatto le scale, quindi, o è incinta o è colpa dello stivale da uomo tigre. Dai Annalisa, smettila di scherzare, canta la canzone di Sanremo. Quando, quando, quando….

Ore 22.26 Marco Mengoni

Il mix perfetto tra Paolo Migone e Zenigata. Prima c’era Diabolik (Giuliano Sangiorgi) mica Lupin.

Ore 22.34 Mahmood – Tuta Gold

Più che tuta gold pensiamo sia vediamo Nera. Anche lui ha adottato lo style Diabolik2024.

Ore 22.42 Diodato – Ti Muovi

Dopo Diabolik, ecco sul palco, Jackie Chan.

Ore 23.05 Loredana Bertè – Pazza

Solita, unica, Loredana Bertè. *Potrebbe contenere tracce di Vasco Rossi. Una domanda: cosa avrà nel borsellino?😅

Ore 23.10 Geolier – I p’me tu p’te

Complimenti per il vestito, anche se i pantaloni erano di Ghali, a giudicare dalla stoffa in eccedenza sulle scarpe. Sarebbero stati graditi i sottotitoli come in Mare Fuori😅

Ore 23.22 Alessandra Amoroso – Fino a qui

Fino a qui tutto bene, grazie.

Ore 23.36 The Kolors – un ragazzo, una ragazza

Il titolo è palesemente un omaggio a Nino D’Angelo😂 La Storia è tratta dal diario segreto del piccolo Stash degli anni 90. Da notare che Stash ha Diodato tatuato sul petto.

Ore 23.45 Angelina Mango – La Noia

La Noia non le appartiene proprio… Vera figlia d’arte!

Ore 23.58 Esibizione Marco Mengoni

L’abbigliamento è un omaggio ad Achille Lauro che manca da un po’ a Sanremo?

Ore 00.09 Il Volo – Capolavoro

Il Ninja, l’uomo in vestaglia, l’elegante, il capolavoro è riuscito, l’orchestra ringrazia. Gianluca sempre uscito da Terra Amara.

Ore 00.14 Big Mama – La Rabbia non ti basta

La “Cenere” del 2024. Per le unghie ci vuole il porto d’armi.

Ore 00.27 Ricchi e Poveri – Ma non tutta la vita

L’old school che non delude mai…I “diversamente teenagers” che hanno fatto divertire l’ariston.

Ore 00.32 Emma – Apnea

Visibilmente molto emozionata

Ore 00.36 Renga e Nek – Pazzo di Te

A prima vista sembrano i “nuovi” Colapesce e Dimartino, poi parte la canzone…o forse no… in pratica parte ma ti aspetteresti molto molto di più da loro.

Ore 00.48 Mr Rain – Due Altalene

Noooo, stavamo aspettando tutti i bambini, già li vedevamo uscire e sedersi sulle altalene e invece…quest’anno no! Canzone molto bella.

Ore 00.54 Bnkr 44 – Governo Punk

Bunker 44 in fila per sei, col resto di due. Giovani crescono, un po’ backstreet boys e un po’ gemelli diversi.

Ore 00.59 Gazzelle – Tutto Qui

Finalmente si era tolto gli occhiali e…la regia de l’è perso🤦🏻‍♂️

Ore 01.05 Dargen D’Amico – Onda Alta

Ecco l’altro con gli occhiali. Arriva con pelliccia e calzini di “orsetti”. Fantastico! Gli 883 che cantano “tieni il tempo” non sarebbero fieri di lui😂 Sicuramente in quanto a tormentoni, trattando temi “importanti” non ha pari. Showman.

Ore 01.12 Rose Villain – Click Boom

All’inzio pensi “questa canzone da lei non me l’aspettavo proprio” poi torna in se. Stivale degno delle Spice Girl.

Ore 01.18 Santi Francesi – l’amore in bocca

Ne santi e ne Francesi…Alessandro sarà arrivato in moto considerando i guanti.

Ore 01.23 Fred De Palma – il cielo con ci vuole

Ma ha sbagliato a fare il nodo alla cravatta? Nelle tasche dei pantaloni ci va più roba che nel cofano di una Smart.

Ore 01.36 Maninni – Spettacolare

Amadeus lo presenta come “polistrumentista” e poi…non suona🤦🏻‍♂️🤦🏻‍♂️

Ore 01.41 Alfa – Vai

Una botta di energia alle 01.44 ci voleva anche se ti chiedi “siamo proprio sicuri che abbia più di 18 anni? Puó cantare dopo mezzanotte?” Zero inibizione, i giovani all’esordio quest’anno hanno sorpreso!

Ore 01.46 Il Tre – Fragili

Per fortuna il tre è rimasto solo il nome e non l’orario di esibizione. Non capisci bene dove finisce l’abito e iniziano i tatuaggi. Ricorda Thema dei gemelli diversi nel 2000.

La Top5 della prima serata di Sanremo 2024

  1. 5 – Mahmood – Tuta Gold
  2. 4 – Diodato – Ti Muovi
  3. 3 – Annalisa – Sinceramente
  4. 2 – Angelina Mango – La Noia
  5. 1 – Loredana Bertè – Pazza

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Musica

Ornella Vanoni, 90 anni ricchi di grandi successi e grandi amori

Di recente ha dichiarato di avere speso una vita intera per riuscire ad essere davvero se stessa. Una vita, aggiungiamo, lunga e intensa, caratterizzata da una carriera altrettanto lunga e fortunata. La vita di Ornella Vanoni che il 22 settembre compie 90 anni. La cantante milanese è nata infatti nel 1934. Dicevamo della lunga carriera: ha iniziato a lavorare nel 1956 (come attrice in “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello dopo avere studiato all’Accademia di arte drammatica” del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler del quale è diventata allieva prediletta e compagna.
Nel 1957 il debutto canoro con le “canzoni della mala”, brani che traggono spunto da antiche ballate dialettali e raccontano storie di poliziotti e malfattori. Dopo gli esordi, il suo stile interpretativo unico e sofisticato le consente di attraversare un repertorio che comprende il pop d’autore, la bossa nova (da ricordare l’album “La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria” realizzato con Toquinho e Vinicius de Moraes) e il jazz che la porta a collaborare con musicisti del calibro di George Benson, Michael Brecker e Randy Brecker, solo per citarne alcuni.

E a vendere oltre 55 milioni di dischi con i suoi 112 lavori pubblicati, tra album, EP e raccolte, con autori che portano il nome di Dario Fo, Paolo Conte, Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Franco Califano, Mogol, Renato Zero e Riccardo Cocciante.
Nel 1960 la Vanoni incontra Gino Paoli con il quale nasce un’intensa stria d’amore che va di pari passo con la collaborazione artistica: basti citare l’indimenticabile “Senza fine”. Nonostante l’amore per Paoli, la cantante sposa l’impresario teatrale Lucio Ardenzi da cui si separa ancor prima che nasca il figlio Cristiano.

Non a caso, il suo primo 45 giri di grande successo commerciali è “Cercami” dedicata proprio a Paoli. Mentre prosegue anche l’impegno teatrale (tra gli altri, è Rosetta in “Rugantino” di Garinei e Giovannini), arriva la prima (di otto) partecipazione al Festival di Sanremo: nel 1965, con “Abbracciami forte”. Seguono quelle nel 1966 (“Io ti darò di più”), nel 1967 (“La musica è finita”), nel 1968 (“Casa bianca”), nel 1970 (“Eternità”), nel 1989 (“Io come farò”), nel 1999 (“Alberi”, con Enzo Gragnaniello) e nel 2018 (“Imparare ad amarsi”, con Bungaro e Pacifico). Nonostante tutti i Festival, i suoi maggiori successi discografici sono altri: “Una ragione di più” (1969), “L’appuntamento” (1970), “Domani è un altro giorno” (1971), “Più” (1976, con Gepy).

Poi c’è la televisione, che vede la Vanoni impegnata negli anni come conduttrice, prima donna o ospite fissa: da “Giardino d’inverno” a “Studio Uno”, da “Senza rete” a “Serata d’onore”, da Fatti e fattacci” a “Risatissima”. E’ anche giudice in “Star Academy” e “Amici Celebrities”. Nella carriera sessantennale non manca nemmeno il cinema dal primo “Romolo e Remo” di Sergio Corbucci del 1961 all’ultimo “7 donne e un mistero” di Alessandro Genovesi del 2021. L’abbiamo vista anche nello sceneggiato “Il mulino del Po” di Sandro Bolchi e, in un cameo, nella fiction di Rai1 “La Compagnia del Cigno” di Ivan Cotroneo. Tra i premi assegnati a Ornella Vanoni ce ne sono tre del Club Tenco (due Premi e una Targa) e due volte il Premio Lunezia.

foto: Agenzia Fotogramma

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Musica

Laura Pausini, gli indizi musicali sui Social e su Spotify

Laura Pausini sta suscitando grande curiosità tra i suoi fan con una serie di indizi che promettono nuove sorprese musicali. La cantante ha iniziato a lanciare segnali enigmatici sui social, in particolare su Instagram, dove ha condiviso immagini e frasi criptiche che suggeriscono l’imminente arrivo di nuova musica.

Negli ultimi giorni, i post di Laura hanno alimentato speculazioni: dalla foto del suo occhio a un outfit bianco con la frase “La vita ricomincia. Yo sigo con mi vida”, i fan si sono chiesti se questi siano indizi di un nuovo singolo o semplici messaggi motivazionali.

Il 20 settembre, la Pausini ha intensificato il gioco, invitando i follower a esplorare il suo profilo Spotify e a cercare indizi tra i video delle canzoni del suo album “Anime Parallele”. Con un post intrigante, ha esortato i fan a comporre un puzzle a partire dagli elementi visivi presenti nei canva delle sue tracce.

Analizzando questi dettagli, i fan hanno notato oggetti ricorrenti che sembrano indicare un tema comune e, unendo alcune lettere nascoste, sono riusciti a formulare frasi che accrescono l’aspettativa. La combinazione di indizi ha portato a congetture entusiastiche sul significato profondo delle sue parole.

La data del 24 settembre si avvicina, e i membri del fanclub sono in attesa di rivelazioni che potrebbero confermare o smentire le loro ipotesi. L’attesa è palpabile: cosa ci riserverà Laura Pausini? Solo il tempo e il suo talento potranno svelarlo!

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Fedez e l’intimità di “Allucinazione collettiva”: un viaggio tra emozioni e riflessioni

Fedez sorprende tutti con il suo nuovo brano “Allucinazione collettiva”, pubblicato in un momento di tensione mediatica e conflitti. Invece di continuare il dissing con Tony Effe, il rapper di Rozzano decide di affrontare la sua situazione personale con Chiara Ferragni in modo autentico e vulnerabile.

Il brano, costruito in modo classico con strofe, bridge e ritornello, esplora le complessità della loro relazione, rivelando momenti di fragilità e introspezione. Fedez riflette su esperienze dolorose, inclusi riferimenti a litigi pubblici e crisi personali, senza mai menzionare esplicitamente il suo rivale.

Il testo è un mix di autoanalisi e nostalgia, dove il cantante si interroga su ciò che sarebbe potuto essere, se le cose fossero andate diversamente. Con una scrittura potente, affronta temi come il dolore, il rimpianto e la responsabilità, lasciando intravedere anche la bellezza dei momenti condivisi con Chiara.

In un contesto in cui il gossip e le polemiche la fanno da padrone, “Allucinazione collettiva” emerge come una dichiarazione sincera che invita alla riflessione, mostrando il lato più umano di un artista spesso al centro della scena.

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