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Calabria

Corigliano Rossano (CS) | Incendiata seconda auto alla sorella di Rino Gattuso


Ida Gattuso, sorella dell’ex calciatore e attuale allenatore dell’Olympique Marsiglia Rino, è stata nuovamente oggetto di intimidazione.

Dopo l’incendio dell’auto avvenuto il 17 ottobre scorso, ignoti hanno appiccato il fuoco anche alla sua seconda vettura, un suv Opel Grand Land. Il veicolo, parcheggiato sotto la sua abitazione nella frazione di Schiavonea a Corigliano-Rossano, è stato completamente distrutto dalle fiamme. Gli investigatori non hanno dubbi sulla natura dolosa dell’incendio. Sul luogo sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri del Reparto Territoriale di Corigliano-Rossano, i quali hanno avviato le indagini su questo secondo episodio criminale. È importante notare che la donna, in passato, ha ricoperto il ruolo di consigliere nell’allora comune di Corigliano Calabro, prima della fusione con Rossano.

Attualità

Reggio Calabria | Il Sindaco Falcomatà ha disposto la chiusura immediata di 9 edifici scolastici 

Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha firmato un’ordinanza che impone la chiusura immediata di nove scuole comunali, una decisione che segue un approfondito controllo della sicurezza sismica degli edifici scolastici. Questa misura arriva dopo settimane di incertezze e preoccupazioni da parte di dirigenti scolastici e famiglie riguardo al futuro degli istituti coinvolti.

Le chiusure riguardano complessivamente 105 classi e oltre 1.800 studenti. I controlli, effettuati nell’ambito del progetto “Patto per lo sviluppo della Città metropolitana di Reggio Calabria – Scuole belle e sicure”, hanno evidenziato gravi criticità in otto dei 23 edifici esaminati. Inoltre, una scuola primaria già oggetto di verifica nel 2023 è stata inserita nell’elenco dei plessi in attesa di lavori di adeguamento.

Le problematiche riscontrate non si limitano alla vulnerabilità sismica, ma comprendono anche questioni di stabilità strutturale che rendono imprescindibile la chiusura degli edifici per garantire la sicurezza di alunni, personale scolastico e utenti. Questa decisione è stata adottata come misura precauzionale per prevenire eventuali incidenti e garantire l’incolumità di tutti coloro che frequentano questi plessi scolastici.

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Calabria

Redditizio mercato di droga del cosentino, in particolare nei comuni di Paola e Cetraro

Negli ultimi mesi, l’Appennino paolano e le aree costiere della provincia di Cosenza hanno visto un aumento significativo del mercato della droga, con una particolare concentrazione tra i comuni di Paola e Cetraro. Le operazioni delle forze dell’ordine hanno rivelato un vasto traffico di sostanze stupefacenti e armi, scoperte in magazzini apparentemente abbandonati nel cuore del centro storico di Paola.

Le recenti operazioni condotte da Carabinieri e Polizia hanno portato alla luce una notevole quantità di droga, tra cui marijuana, cocaina, hashish e droghe sintetiche molto ricercate dai giovani, soprattutto per le serate di movida. Questo mercato in crescita si caratterizza per un’ampia offerta di sostanze, dalla tradizionale marijuana e cocaina, alle più recenti droghe sintetiche, che sono diventate sempre più popolari e spesso miscelate con alcol nei locali notturni.

Le forze dell’ordine hanno scoperto anche un notevole arsenale di pistole e fucili, dimostrando che il traffico di droga è accompagnato da una preoccupante disponibilità di armi. Nonostante il mercato della droga sia in continua evoluzione e sempre più sofisticato, le tradizionali modalità di approvvigionamento della ‘ndrangheta sembrano essere sfidate da nuove tendenze, come l’acquisto e la vendita online, che complicano il lavoro delle autorità nel monitorare e controllare il fenomeno.

L’emergere di queste nuove tendenze nel mercato della droga riflette un cambiamento nelle dinamiche dello spaccio, con una crescente richiesta di droghe sintetiche e una diversificazione delle modalità di vendita. Questo scenario richiede un’adeguata risposta delle forze dell’ordine per affrontare efficacemente la crescente complessità del traffico di stupefacenti e delle armi nella regione.

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Calabria

Omicidio Bellocco | Per la famiglia l’omicidio non è legato a criminalità organizzata

La famiglia di Antonio Bellocco, l’ultras dell’Inter recentemente ucciso a Cernusco sul Naviglio, esprime un profondo dolore e amarezza per la continua attenzione mediatica che ha messo in risalto il legame di parentela della vittima con individui precedentemente condannati per associazione mafiosa. Attraverso una dichiarazione ufficiale diffusa dal loro avvocato, Giacomo Iaria, la famiglia di Bellocco, originaria di Rosarno, ha chiesto che la vicenda venga trattata con la dovuta considerazione del contesto attuale e degli sviluppi investigativi.

Nella nota, la famiglia sottolinea che Antonio Bellocco era un giovane padre di due figli, che aveva deciso di ricominciare una nuova vita a Milano dopo aver scontato la sua condanna e si trovava in regime di libertà vigilata. La famiglia rimarca che Bellocco, pur avendo un passato complesso, stava cercando di vivere nel rispetto delle norme e delle regole civili. La nota contesta l’idea che il suo omicidio possa essere legato a contesti di criminalità organizzata, e denuncia come i riferimenti ai suoi genitori, entrambi detenuti al 41 bis e uno dei quali deceduto in carcere, distolgano l’attenzione dalle reali circostanze dell’omicidio.

Aurora Spanò, madre di Antonio, e i suoi fratelli si affidano all’iter giudiziario per chiarire i motivi e la dinamica del delitto, confidando nel lavoro della magistratura e utilizzando tutti i mezzi legali a loro disposizione per difendere la memoria di Antonio. La famiglia lamenta che l’attenzione mediatica e la focalizzazione sui precedenti penali della vittima non riflettono adeguatamente il dolore e la tragedia del caso, e chiedono rispetto per la memoria di Antonio e per la sua nuova vita, interrotta prematuramente.

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