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Cultura

Esce il libro “Scienza e sapori mediterranei” di Michele Carruba

La salute inizia in cucina: una corretta alimentazione, infatti, rappresenta una vera e propria medicina preventiva. Questo il tema del libro “Scienza e sapori mediterranei”, scritto dal professore Michele O. Carruba e pubblicato dalla casa editrice oVer Edizioni, presentato a Milano nell’ambito della XV edizione del Congresso Spazio Nutrizione. L’opera del professore Carruba, Presidente Onorario del Centro di Studio e Ricerca sull’Obesità dell’Università degli Studi di Milano (CSRO) che contribuisce alla conduzione e al coordinamento di ricerche scientifiche d’avanguardia, nasce con l’obiettivo di promuovere l’educazione alimentare, insegnando a seguire i principi della scienza e della tradizione mediterranea. Un approccio equilibrato al cibo e a uno stile di vita sano può prevenire patologie gravi, talvolta persino letali.

Il professore Carruba ha spiegato che: “La Dieta Mediterranea, l’unica riconosciuta a livello internazionale e supportata da solide evidenze scientifiche, offre una combinazione ideale tra sapore e salute. Essa rappresenta un modello alimentare equilibrato in grado di riconoscere le peculiarità di ciascun individuo, ricco di frutta, verdura, legumi, cereali integrali, pesce e olio d’oliva, elementi che contribuiscono a ridurre il rischio di malattie croniche. Questa dieta non solo è l’ideale per fronteggiare i problemi di obesità, che sono in costante aumento a livello globale, ma è anche efficace nel combattere la malnutrizione, un problema che minaccia la salute di milioni di persone. La sua adozione diffusa potrebbe portare a significativi miglioramenti sulla salute pubblica, riducendo l’incidenza di patologie cardiovascolari, diabete e alcuni tipi di cancro, oltre a promuovere il benessere generale. In un’epoca in cui le abitudini alimentari stanno subendo una rapida trasformazione, la Dieta Mediterranea offre un prezioso ritorno alle origini, con un approccio sostenibile e culturalmente radicato che può essere adattato facilmente alle diverse esigenze nutrizionali e gusti personali”.

Secondo Pietro Paganini, Professore alla Temple University di Philadelphia e Presidente di Competere: “Questo libro ha un notevole potere divulgativo, poichè incoraggia a conoscere meglio la propria alimentazione e a riscoprire i sapori autentici della Dieta Mediterranea, fondamentale per lo stile di vita di ciascuno. Particolarmente rilevante è la parte dedicata al NutrInform, uno strumento che aiuta i consumatori a comprendere il contenuto nutrizionale dei prodotti rispetto a una dieta giornaliera standard, promuovendo una maggiore consapevolezza alimentare e favorendo l’equilibrio personale”. Inoltre, all’interno del libro viene analizzato l’uso del NutrInform Battery, uno strumento che fornisce informazioni nutrizionali su alimenti e bevande, evidenziando la porzione raccomandata e il contenuto di calorie, sale, zuccheri e grassi. La grafica “a batteria” del NutrInform, semplice e intuitiva, è attualmente al centro del dibattito istituzionale europeo sull’etichettatura nutrizionale degli alimenti.

Domenico Colotta, Founder di oVer Edizioni, ha affermato: “Sono veramente onorato per la pubblicazione del libro del Prof. Carruba che ci illustra in modo scientifico l’importanza di una corretta alimentazione, nella consapevolezza che questa incide profondamente sul nostro stato di salute. L’opera spiega mirabilmente che scienza e tradizione alimentare non sono in contrasto, ma contribuiscono insieme al nostro benessere non solo fisico”. Il libro è scaricabile in formato eBook sulle principali piattaforme online: Amazon, Google Libri, Ibs, La Feltrinelli, Mondadori Store, Rakuten, Librerie Coop, Bookrepublic, Il Libraccio, Apple Books e Librerie Universitarie.

– foto ufficio stampa oVer Edizioni –

Cultura

Fossa delle Marianne: in Italia caso editoriale della biologa Schreiber

“Un libro da cui non ci si stacca” secondo il settimanale tedesco Die Zeit. “Una tragicomica buddy story, un perfetto mix tra romanzo di formazione e viaggio letterario” secondo il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung. Sono solo due delle numerose recensioni positive apparse sui principali media tedeschi per il romanzo Fossa delle Marianne (Marianengraben in lingua originale), opera prima della biologa marina Jasmin Schreiber. Un romanzo che ha conquistato il pubblico tedesco, inserito tra i bestseller della rivista “Der Spiegel”.
Mentre nei giorni scorsi si è svolta ad Amburgo la premiere del film tratto dal romanzo e diretto dalla regista Eileen Byrne, in Italia è appena uscito il libro, distribuito da Edizioni Alphabeta Verlag – Edition Raetia di Bolzano.

Riflessioni sul senso della vita e della morte, elaborazione del lutto, dialogo tra generazioni diverse, esplorazione e studio della natura, attivismo, viaggio… Sono tanti gli ingredienti del percorso che, capitolo dopo capitolo, consentono alla protagonista, la giovane Paula, di riemergere dal fondo degli 11mila metri (è la profondità della Fossa delle Marianne) in cui l’ha trascinata la depressione causata dalla scomparsa prematura del suo fratellino Tim.
Ci riesce grazie a un incontro che ha del surreale, con un anziano sconosciuto che a sua volta deve portare a termine le promesse fatte alla donna amata. Insieme, dopo il primo tragicomico incontro notturno in un cimitero, la giovane Paula e il burbero Helmut intraprendono un’avventura on the road, un viaggio rocambolesco su uno scalcagnato camper, lungo un itinerario che li conduce da Francoforte all’Alto Adige, allontanandoli dalla famiglia di Paula e avvicinandoli alle radici di Helmut.

Tra incontri imbarazzanti e racconti intimi, sempre sul filo tra senso della vita e della morte, i due arrivano a destinazione, dove Paula aiuta Helmut a compiere le sue ultime volontà. Al loro fianco nel viaggio: la cagna Judy e la gallina Lutz.
Seppur intriso di tristezza, questo romanzo è in grado parlare di morte strappando un continuo sorriso.
In Germania, il romanzo ha rappresentato un vero e proprio caso editoriale. L’autrice, Jasmin Schreiber, è una biologa tra le maggiori esperte di stafillinidi, famiglia di coleotteri con oltre cinquanta specie. E’ anche traduttrice, fotografa e illustratrice. Originaria di Francoforte sul Meno, vive ad Amburgo insieme a una gran quantità di piante e cani. Collabora con alcune importanti riviste scientifiche, nonchè programmi televisivi. Nel 2018 ha vinto il Digital Female Leader Award e l’anno successivo è stata nominata “blogger dell’anno” per il suo diario online Sterben U’ben (Praticare il morire). Fossa delle Marianne è il suo sorprendente romanzo d’esordio, appena uscito anche in Italia e già disponibile sulle principali piattaforme online e in libreria. Il film è atteso anche in Italia entro la prossima primavera.

– Foto ufficio stampa Master Communication –

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Cultura

“L’amore non lo vede nessuno”, l’ultimo romanzo di Giovanni Grasso

“L’amore non lo vede nessuno” è il libro scritto da Giovanni Grasso, edito da Rizzoli, che lo stesso autore ha presentato all’Auditorium Parco della Musica a Roma, in un accurato dialogo con Agnese Pini. Tra un aspetto e l’altro del libro, Greta Scarano e Cesare Bocci hanno letto e interpretato alcuni estratti del romanzo. Inoltre, la musica di Stefano Di Battista e il suo quintetto jazz ha accompagnato l’intera presentazione. In questo racconto che indaga l’animo umano, Grasso ha voluto intraprendere “un viaggio molto profondo all’interno della coscienza di tutti i personaggi”. Un percorso emblematico che assume diversi significati a partire dal titolo, l’amore non lo vede nessuno, che è “una frase di una predica di Sant’Agostino, in cui vuole dimostrare l’esistenza di Dio che non si vede ma se ne vedono gli effetti. Come l’amore che non si vede ma si vede nei volti degli innamorati”.

Quest’ultimo romanzo di Grasso racconta una storia che nasce con un giallo ma che poi esplora internamente l’essere umano e i rapporti tra esseri umani attraverso tre personaggi principali: Federica, una ragazza dalla vita “scintillante”, morta in un misterioso incidente stradale, Silvia la sorella, una donna più pacata, e un misterioso signor P. con cui Federica ha avuto una relazione. “E’ un romanzo che si apre con un mistero, con la morte di una ragazza in un incidente dai contorni non perfettamente delineati – racconta l’autore -. Tutto accade con questo incidente stradale” e da lì inizia il racconto vero e proprio. Il racconto di una relazione e delle diverse personalità coinvolte.
Il giornalista ha aggiunto “Volevo misurarmi con le ombre dell’anima e fare un libro in cui alla fine si scoprirà che nessuno è veramente colpevole e veramente innocente. Mi volevo confrontare con il grigio, con la zona d’ombra”.

Esistenza, narcisismo ed empatia, perdono e soprattutto amore. Questi sono gli ingredienti del romanzo. Soprattutto l’amore nelle sue diverse forme, da diversi punti di vista.
E’, infatti, anche un’analisi sull’amore relativo e l’amore assoluto. Di questo viaggio all’interno dei personaggi, che si compone come una moderna tragedia umana, Grasso alla domanda sulla possibilità che ci sia la salvezza, risponde “Credo di sì. Sarebbe contrario alla mia formazione. Penso che alla fine quello che rimane è il concetto di perdono. La condizione umana è quella dell’errore, dell’imperfezione, della difficoltà e della fatica. Se vogliamo avere un rapporto di empatia, non tossico, con gli altri e una vita contrassegnata dall’affetto, dobbiamo saper perdonare gli altri per le loro mancanze. Credo che l’unico vero modo per perdonare noi stessi sia di perdonare gli altri”.

“Dovremmo debuttare al Festival di Spoleto”, ha rivelato, infine, lo stesso autore, consigliere per la stampa e la comunicazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, rispetto alla trasposizione del romanzo in un testo teatrale “Il regista sarà Pietro Maccarinelli. Le scene le farà Massimiliano Fuksas e i personaggi saranno solo 4. Speriamo in questo nuovo traguardo per luglio dell’anno prossimo”.

– foto xl5/Italpress –
(ITALPRESS).

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Cultura

Forza Italia propone la legge sullo Ius Scholae: “Cittadinanza italiana dopo 10 anni di scuola dell’obbligo”

Durante un recente intervento, Antonio Tajani, ministro degli Esteri e coordinatore nazionale di Forza Italia, ha presentato una proposta di legge riguardante lo Ius Scholae, un modello che punta a facilitare l’ottenimento della cittadinanza italiana per giovani stranieri che hanno seguito un percorso educativo in Italia. Tajani ha sottolineato l’importanza di una solida preparazione culturale, affermando che chi aspira alla cittadinanza deve possedere una conoscenza approfondita della lingua italiana, della storia e della Costituzione. L’obiettivo è quello di garantire una vera integrazione nella società.

La proposta, ribattezzata “Ius Italiae”, consentirebbe agli stranieri nati in Italia, o arrivati entro il quinto anno di età, di ottenere la cittadinanza al termine di un ciclo scolastico di dieci anni, a condizione che abbiano completato con successo il percorso formativo obbligatorio. La domanda di cittadinanza potrebbe essere presentata da un genitore al compimento dei 16 anni, o autonomamente dal giovane al raggiungimento della maggiore età.

Tajani ha inoltre specificato che questa proposta non mira a essere permissiva né a incoraggiare l’immigrazione illegale, ma a basarsi su serietà e diritti. Il ministro ha ribadito l’importanza di un approccio rigoroso nella gestione delle pratiche di cittadinanza, affermando che “diventare cittadino italiano è una cosa seria”.

Un altro punto centrale della proposta è la limitazione del principio dello ius sanguinis. In futuro, la cittadinanza potrà essere trasmessa fino ai bisnonni, eliminando la possibilità di estendere il diritto ai discendenti di italiani nati all’estero dopo il bisnonno. Questo cambiamento mira a evitare abusi legati alla cittadinanza e a prevenire che questa venga vista come un “business”.

La proposta prevede inoltre un aumento delle tariffe per le pratiche di cittadinanza per gli oriundi italiani, con i Comuni che potranno richiedere fino a 600 euro per gestire le pratiche. I tempi di attesa per le domande di cittadinanza tramite matrimonio o residenza saranno ridotti a un anno, con una proroga massima di sei mesi, garantendo così una maggiore efficienza nel processo.

Tajani ha chiarito che la proposta non è volta a penalizzare alcun gruppo, ma piuttosto a risolvere questioni aperte sul tema dell’acquisizione della cittadinanza. Prima della sua presentazione ufficiale in Parlamento, il testo sarà discusso con gli alleati della coalizione di governo per una valutazione congiunta.

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