Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza di Brindisi ha condotto un’operazione contro la contraffazione nel comune di Latiano. L’azione rientra nell’ambito di una serie di controlli volti a tutelare i diritti della proprietà industriale e a contrastare il mercato illecito dei prodotti falsificati. I militari delle unità “Baschi Verdi” hanno sequestrato circa 500 articoli, tra cui abbigliamento, scarpe e accessori, con marchi imitati di note firme come Louis Vuitton, Gucci, Nike e Moncler. Un individuo è stato denunciato per commercio di prodotti contraffatti e ricettazione.

La Guardia di Finanza di Roma ha eseguito perquisizioni e sequestri nell’ambito di un’indagine su presunte irregolarità legate a gare d’appalto in materia di informatica e telecomunicazioni. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica, riguarda alcuni Pubblici Ufficiali e diverse imprese che avrebbero partecipato a procedure d’affidamento promosse da importanti enti statali, tra cui il Ministero dell’Interno e della Difesa, nonché la società pubblica SOGEI S.p.A.

Le ipotesi di reato al centro dell’operazione riguardano la corruzione e la turbativa d’asta, reati che, se confermati, metterebbero in luce gravi violazioni nell’assegnazione di contratti pubblici in settori strategici. Fra le società coinvolte nell’indagine spiccano Digital Value S.p.A. e Olidata S.p.A., entrambe quotate in borsa, attualmente sottoposte a verifiche in base al Decreto Legislativo n. 231/2001, che regola la responsabilità amministrativa delle imprese.

Le attività investigative si trovano ancora nella fase preliminare, e, nel rispetto della legge, si ricorda che tutti gli indagati sono da considerarsi non colpevoli fino a una sentenza definitiva.

Nel quartiere Esquilino di Roma, oltre 6 milioni di articoli religiosi, tra cui bracciali, rosari, crocifissi e portachiavi, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza durante un’operazione mirata a garantire il rispetto delle normative commerciali. Gli oggetti, raffiguranti immagini iconiche come quelle dei Papi Francesco e Giovanni Paolo II, oltre alla Basilica di San Pietro, erano privi delle indicazioni obbligatorie in lingua italiana previste dalla legge.

L’operazione, condotta in un negozio di via Filippo Turati, ha portato alla segnalazione di un cittadino cinese alla Camera di Commercio per la violazione del Codice del Consumo, mentre gli articoli sequestrati sono stati considerati potenzialmente pericolosi per la salute pubblica. Questa azione si inserisce in un più ampio piano di controllo volto a tutelare la sicurezza dei consumatori, soprattutto in vista del Giubileo 2025, evento che attirerà migliaia di pellegrini da tutto il mondo.

Le forze dell’ordine continuano a intensificare i controlli per salvaguardare l’economia legale e la salute dei cittadini, contrastando la diffusione di prodotti non conformi alle normative comunitarie e nazionali.