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Sport

Arca SGR vince la Barcolana 56, terzo il “Fiamme Gialle-Nice”

Arca SGR vince la Barcolana 56 presented by Generali tagliando il traguardo in 1 ora, 28 minuti e 14 secondi. Secondo posto per Prosecco Doc Shockwave 3 con 1 ora, 30 minuti e 27 secondi e terzo posto per Fiamme Gialle Nice con 1 ora, 37 minuti e 55 secondi.
Grande successo per la Guardia di Finanza che con il suo Gruppo Sportivo Fiamme Gialle è arrivata terza su oltre 1700 imbarcazioni che hanno preso parte alla 56ª edizione della Barcolana a Trieste, l’ultimo dei cinque eventi sportivi previsti per le celebrazioni dei 250 anni dalla fondazione del Corpo. La gara si è aperta con una suggestiva esibizione della Banda musicale della Guardia di Finanza in Piazza Unità d’Italia.

Gli atleti hanno gareggiato con l’imbarcazione “Fiamme Gialle-Nice” e preso parte alle numerose attività della settimana, con molti ospiti presenti sia a terra che in mare. L’equipaggio è composto da finanzieri velisti con una significativa esperienza nelle discipline veliche olimpiche e d’altura, a dimostrazione della solida tradizione della Guardia di Finanza in questo ambito sportivo.
Si tratta di un 78 piedi (24 metri) costruito nel 1995 dal cantiere australiano MC Conaghy Boats, uno dei primi a utilizzare nelle costruzioni navali il carbonio pre-impregnato di derivazione aerospaziale. Si afferma come uno yacht a vela da regata resistente e sofisticato che ha partecipato ai più importanti circuiti mondiali off-shore di Maxi, ottenendo numerose vittorie in prestigiose competizioni internazionali. Sull’imbarcazione del cantiere italiano IceYachts di Cremona è riportata l’effigie con il Grifone alato simbolo della Guardia di Finanza, con il logo del 250° anniversario di fondazione del Corpo e lo scudetto dei Gruppi Sportivi Fiamme Gialle.

Tra le autorità presenti: il Generale di Corpo d’Armata Carmine Lopez, Comandante interregionale dell’Italia del Nord-Orientale della Guardia di Finanza; il Generale di Divisione Mariano La Malfa, Presidente del Comitato per il 250° Anniversario di fondazione del Corpo; il Generale di Brigata Antonio Appella, Comandante del Centro Sportivo “Fiamme Gialle” della Guardia di Finanza; Il Generale di Brigata Fabrizio Nieddu, Comandante Regionale della Guardia di Finanza del Friuli Venezia Giulia; il Generale di Brigata Joselito Minuto, a capo del Comando Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza, Reparto presente con il Pattugliatore multiruolo Monte Cimone.
Al Servizio navale della Guardia di Finanza è stato, infatti, affidato il compito di sorvegliare e garantire la sicurezza in mare nel corso della manifestazione. All’evento è stato anche possibile visitare la storica nave scuola Giorgio Cini.

– foto ufficio stampa Ital Communications –

Sport

Miglietta nuovo presidente Federpesistica “Grande responsabilità”

Migliorare quanto fatto fino ad ora adottando un approccio manageriale nella gestione della Federazione Italiana Pesistica. Questo l’intento di Alberto Miglietta, eletto presidente della Fipe nel corso dell’assemblea che si è tenuta all’Hilton Rome Airport di Fiumicino. Un’approvazione quasi unanime per Miglietta, che da unico candidato ha ottenuto il 99,68% dei voti, succedendo così ad Antonio Urso, che era in carica dal 2005. “Un messaggio di cambiamento che il movimento ha capito – ha sottolineato Miglietta -. Io non vengo dal mondo della pesistica, ma da altri movimenti. Sono passato anche da un’altra federazione olimpica, ho portato atleti alle Olimpiadi. Credo che il percorso professionale che ho avuto nella mia vita sia particolarmente importante in questo momento.

Mi aspettavo il successo ma non con queste dimensioni, mi rendo conto di avere una grande Federazione e una grande responsabilità di rappresentare un movimento maturo che ha inteso il cambiamento”, ha ribadito il neopresidente della Federpesistica. Un cambiamento che parte anche da elementi di continuità, dopo i vent’anni di presidenza Urso. “Abbiamo radici pazzesche che vogliamo mantenere. Il territorio è il cuore della federazione. In vent’anni è stata costruita una federazione che partendo dal nulla ha vinto medaglie olimpiche. Sulla formazione abbiamo un campo aperto incredibile da sviluppare. Vogliamo portare nella Federazione mediamente 5.000 ragazzi all’anno”. Infine, nel discorso di apertura dell’assemblea, Miglietta aveva anche rivolto un messaggio al mondo della politica: “Ci deve rispettare per il valore che abbiamo. Se valiamo tanto, vogliamo essere considerati tanto, sia dalla politica italiana che dal mondo sportivo italiano”, sottolineando l’intenzione di curare “non solo i rapporti interni ma anche quelli esterni”.
– foto Spf/Italpress –

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Prove di fuga per l’Italia, Spalletti “Israele ha qualità”

L’occasione è ghiotta. Domani sera (ore 20.45, diretta su Rai 1 – arbitra lo spagnolo de Burgos) allo Stadio ‘Friulì di Udine la Nazionale affronterà Israele davanti a circa 12.000 spettatori (emessi 11.700 biglietti) con l’obiettivo di allungare in classifica sulle dirette inseguitrici, Francia (-1) e Belgio (-3), una di fronte all’altra a Bruxelles nell’altro incontro del girone della quarta giornata di Nations League. Imbattuta a Udine (7 vittorie e 2 pareggi) e nei confronti con Israele (5 successi e un pari), l’Italia andrà a caccia di quella vittoria che le è sfuggita giovedì a Roma con il Belgio, quando in vantaggio di due reti si è vista raggiungere sul 2-2. Un match, quello con i Diavoli Rossi, dominato dagli Azzurri nei primi 40 minuti e inevitabilmente girato dopo l’espulsione di Pellegrini.

“Un aspetto in cui possiamo migliorare – ha spiegato Luciano Spalletti nell’intervista rilasciata a Vivo Azzurro TV – è capire che a volte gli episodi possono buttare all’aria la qualità di gioco, il gioco di squadra e tutto ciò che hai direzionato in maniera corretta. Bisogna sapere che c’è anche questo rischio”. E a proposito di rischi, guai a prendere sotto gamba Israele, fanalino di coda del girone a zero punti, ma capace nella sfida giocata lo scorso 9 settembre a Budapest di creare qualche difficoltà agli Azzurri: “Bisogna essere pronti a quelle che sono le loro qualità – avverte Spalletti – che sono molte. Hanno tecnica in mezzo al campo, hanno dei palleggiatori e il rischio di subire delle ripartenze attraverso la loro qualità è alto”.

Un mese fa l’Italia – che questa mattina a Coverciano ha svolto l’allenamento di rifinitura – si ritrovò a sfidare Israele 72 ore dopo l’exploit con la Francia e Spalletti cambiò cinque undicesimi della formazione vittoriosa al Parco dei Principi. Anche stavolta il gruppo azzurro avrà solo quattro giorni per recuperare dalle tante energie spese con il Belgio: “Grossomodo è una cosa che si fa quella di pensare di essere organizzati per la formazione. Però poi ci sono i tempi ravvicinati tra le partite. Abbiamo ancora più di 24 ore a disposizione, per cui continuiamo a tenere monitorata la situazione”.

A Udine Spalletti ha vissuto una tappa importante della sua carriera da allenatore, guidando la squadra bianconera prima nel 2001 e poi dal 2002 al 2005, un triennio ricco di soddisfazioni che si concluse con la prima storica qualificazione dei friulani in Champions League: “Sono stato benissimo a Udine – ricorda il Ct – mi emozionerò a tornare. E’ stato un posto che mi ha cresciuto sotto tutti gli aspetti, sia dal lato sportivo che umano. E’ una città civilissima, con gente per bene. Ho tantissimi amici che domani saranno a vedere la partita allo stadio”.
Sarà una partita particolare anche per Guglielmo Vicario, che a Udine è nato e cresciuto prima di intraprendere un lungo viaggio che lo ha portato sino a Londra, sponda Tottenham. Per la prima volta entrerà al ‘Friulì con la maglia azzurra: “Dal punto di vista personale – le sue parole al microfono della piattaforma OTT della FIGC – è un grande traguardo. E’ lo stadio dove da bambino-tifoso andavo tutte le domeniche. Domani in tribuna ci saranno la mia famiglia e tanti amici a sostenere la Nazionale. A livello emotivo sarà qualcosa di forte, che mi rende orgoglioso del percorso fatto”.

Contro Israele la parola d’ordine è attenzione: “E’ una squadra molto rapida e tecnica, non danno certezze su quella che può essere l’interpretazione di come stare in campo: cambiano, difendono a quattro o a tre, hanno diverse caratteristiche e peculiarità. Bisogna stare attenti soprattutto alle ripartenze, avendo loro giocatori molto rapidi e tecnici. Dovremo essere concentrati e posizionati bene in campo, sappiamo che dobbiamo fare la partita davanti al nostro pubblico e, come è giusto che sia, l’attenzione deve essere su noi stessi e su come approcceremo il match cercando di fare risultato”.

Una vittoria domani permetterebbe di fare un altro bel passo in avanti verso la qualificazione ai quarti di finale: “L’obiettivo è confermarsi come gruppo, cercando di riportare in campo quello che abbiamo fatto nelle prime tre partite. Confermarsi dal punto di vista del risultato ci darebbe un’ulteriore spinta nell’affrontare le ultime due gare di novembre. Dobbiamo andare chiari e dritti verso l’obiettivo, è una partita importante e difficile e bisogna farsi trovare pronti”.

– foto Ipa Agency –

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A Shanghai trionfa Sinner, Djokovic sconfitto in due set

Jannik Sinner ha vinto il “Rolex Shanghai Masters”, Atp 1000 in scena sul duro della capitale
economica della Cina con montepremi complessivo pari a 10.298.535 dollari. Il numero 1 del mondo si è imposto in finale su Novak Djokovic, quarta testa di serie, per 7-6(4), 6-3 in 1 ora e 36 minuti di match.

– foto Ipa Agency –

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