Connect with us

Sicilia

Tragico Incidente sulla Palermo-Sciacca: Tre Vittime e Bambini Gravemente Feriti

Un grave incidente stradale si è verificato lungo la statale Palermo-Sciacca, causando la morte di tre persone e il ferimento grave di tre bambini. L’incidente ha richiamato l’intervento immediato dei soccorritori, con il personale del 118, i carabinieri e i vigili del fuoco accorsi sul luogo per gestire l’emergenza e liberare le vittime dalle lamiere dei veicoli coinvolti.

I bambini, che hanno riportato ferite gravi, sono stati trasferiti d’urgenza in ospedale con codice rosso, una condizione che riflette la gravità delle loro condizioni. Gli operatori sanitari hanno lavorato alacremente per stabilizzare i piccoli pazienti prima del trasporto.

L’incidente ha comportato la chiusura della statale, causando disagi al traffico locale e rendendo necessario il dispiegamento di ulteriori unità per deviare i veicoli e gestire la situazione.

Le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine per ricostruire la dinamica dell’accaduto e chiarire le cause del tragico scontro. Eventuali testimoni saranno ascoltati per fare luce su quanto avvenuto e stabilire se ci siano state responsabilità o fattori esterni che hanno contribuito al drammatico incidente.

La comunità locale è sotto shock, poiché tragedie di questo genere scuotono profondamente la collettività e pongono nuovamente l’attenzione sulla sicurezza stradale, soprattutto lungo arterie molto trafficate come la Palermo-Sciacca.

Politica

Messina | Ponte sullo Stretto tra tanti annunci e prospettive future

Opera piu discussa e indiscussa da anni da molti anni solo annunci ma adesso da almeno un anno se ne parla in maniera costante anche con azioni concrete da parte del governo Meloni e dalla società Webuild  infatti sono stati stanziati fondi per la grande opera e una fase molto esecutiva quella della mappa e definizioni degli espropri che saranno attuati

Oggi vi riportiamo la posizioni di Ivo Blandina presidente della Camera di Commercio di Messina e poi con Pietro Franza presidente di Sicindustria Messina

Riguardo ai livelli di sicurezza, si è scelto di adottare “periodi di ritorno” estremamente elevati sia per gli stati limite di servizio (deformazione e percorribilità) – portati a duecento anni – sia per le azioni più rilevanti sul ponte (vento e sisma), di cui sono stimati duemila anni come periodo di ritorno.

Ecco una sintesi sull’opera e sulla sua storia

Il primo concorso di idee internazionale sulla costruzione è indetto dal Ministero dei Lavori Pubblici italiano nel 1969. L’opera nella sua soluzione definitiva viene individuata nel 1992. Nel 2003 viene approvato il progetto preliminare e nel 2006 la Società Stretto di Messina affida la progettazione definitiva, esecutiva e costruzione dell’opera al consorzio Eurolink, di cui è leader il Gruppo Webuild. Il 20 dicembre del 2010 Eurolink consegna il progetto definitivo al termine di studi e analisi dettagliate sul territorio. Il 29 luglio del 2011 la società Stretto di Messina approva il progetto definitivo.

Il tracciato dell’attraversamento sullo Stretto di Messina è stato studiato con più varianti possibili nella zona di minor distanza tra la Sicilia e il continente, valutando opzioni diverse tra le soluzioni a più campate oppure con pile in acqua o meno. Per il rapporto freccia/luce (è un dato importante per i ponti di grande luce, al fine di minimizzare il peso dei cavi portanti e la loro rigidezza in relazione all’altezza delle torri) si è scelto un rapporto di 1/11, che non è stato mai messo in discussione neanche durante i progetti esecutivi della fase di gara di appalto.

Il profilo navigabile ha richiesto un passaggio di 65 m di luce netta sotto l’impalcato e due zone laterali di 50 m di altezza (tuttavia, oggi le grandi navi da crociera sono alte anche 75 m).

Riguardo il giunto sismico con le sponde, che sono soggette anche ai movimenti delle faglie, il problema è stato rimandato a studi più approfonditi in occasione del progetto esecutivo ma è stato in prima battuta previsto un giunto di circa 8m.

Le linee essenziali dell’opera di attraversamento sono esplicate nel progetto preliminare, che conferma la scelta fondamentale di costruire il ponte sospeso a campata unica con una lunghezza pari a 3300 m, cioè con la luce centrale più lunga del mondo.

L’impalcato avrà una lunghezza complessiva di 3666 m, tenuto conto della luce delle due campate laterali sospese, e una larghezza di 60 m. Sarà costituito da tre cassoni, di cui due laterali per la piattaforma stradale e uno centrale per la piattaforma ferroviaria. La sezione stradale dell’impalcato sarà composta da tre corsie per ogni carreggiata (due corsie di marcia e una di emergenza), ciascuna di 3,75 m […]

Il ponte sullo stretto di Messina sarebbe stato costruito già in epoca romana. Più precisamente, il ponte sarebbe stato realizzato durante la prima guerra punica, nel III secolo a.C., per consentire il passaggio degli elefanti catturati dai romani all’esercito cartaginese. Si sarebbe trattato di una passerella galleggiante temporanea, fatta di botti e assi, usata solo per trasportare i pachidermi e poi abbandonata. Ma tutto questo è davvero accaduto? Dal punto di vista tecnico l’impresa sarebbe stata possibile, ma abbiamo verificato e la fonte principale che riguarderebbe l’evento (un passo della Geografia di Strabone), citata dai vari siti web, semplicemente non esiste.

La prima guerra punica e gli elefanti da guerra

Per prima cosa ricostruiamo il quadro storico che avrebbe portato alla presunta realizzazione del ponte romano sullo Stretto di Messina.

La Sicilia fu il principale scenario della prima guerra punica, combattuta tra Roma e Cartagine dal 264 al 241 a. C.  Una delle “prede” più ambite dai due eserciti era Panormus (Palermo), che i romani riuscirono a conquistare nel 254 a. C. Tre anni più tardi, però, i cartaginesi attaccarono la città, servendosi anche di elefanti da guerra.
Considerati i carri armati dell’antichità, gli elefanti erano utili per lanciare cariche contro il nemico e per trasportare carichi pesanti. I romani ne erano particolarmente intimoriti e nel 255 a.C., quando avevano portato la guerra nel territorio del nemico, erano stati sconfitti nei pressi di Cartagine anche grazie al loro impiego.

Continua a leggere

Cronaca

Sciacca (AG) | Arrestato un 53enne rumeno: smantellata una rete di furti di rame

I Carabinieri della Compagnia di Sciacca, in collaborazione con la Compagnia di Castelvetrano, hanno effettuato un’importante operazione che ha portato all’arresto di un uomo di 53 anni di origine rumena, accusato di furto, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. L’intervento si inserisce in un’azione mirata a contrastare un incremento dei furti di rame nella zona del Belicino, che coinvolge le province di Agrigento e Trapani.

Durante i controlli lungo le principali strade provinciali, i militari hanno notato un furgone che si muoveva a velocità sostenuta. Nonostante i tentativi di seguire il veicolo, i Carabinieri ne hanno perso le tracce inizialmente, ma non si sono dati per vinti. Attraverso un’accurata pianificazione dei posti di blocco, sono riusciti a individuare nuovamente il furgone, preceduto da un SUV, mentre usciva da una strada di campagna.

All’intimazione di fermarsi, i conducenti dei veicoli hanno reagito tentando di speronare una delle auto di servizio, dando inizio a una fuga che si è conclusa quando il furgone è finito in un fosso. L’autista è stato immediatamente bloccato, mentre i due occupanti del SUV, dopo aver danneggiato il guardrail, sono riusciti a scappare a piedi nelle campagne circostanti.

Le indagini hanno rivelato che il gruppo aveva appena compiuto un furto in una cantina vinicola di Salaparuta, rubando oltre 1500 litri di gasolio, cassette di vino e attrezzature varie, per un valore totale di circa 35.000 euro. Il furgone utilizzato dall’uomo arrestato era anch’esso di provenienza illecita, rubato a Roccamena.

Il 53enne, dopo le formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione della Procura della Repubblica di Sciacca. Durante l’udienza di convalida, il giudice ha convalidato l’arresto e ha imposto la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza. I Carabinieri continuano a intensificare i controlli per prevenire ulteriori atti criminali nella zona.

Continua a leggere

Cronaca

Ragusa | Rafforzato il contrasto all’immigrazione irregolare

Negli ultimi mesi, la Polizia di Stato ha intensificato le operazioni di contrasto all’immigrazione irregolare nella provincia di Ragusa, attraverso una serie di servizi interforze mirati alla prevenzione e alla repressione di attività illecite. Queste operazioni hanno coinvolto diversi enti, tra cui i Commissariati di Pubblica Sicurezza di Vittoria, Modica e Comiso, insieme ai Carabinieri e alla Guardia di Finanza.

Sono state esaminate centinaia di posizioni di cittadini stranieri, con un focus particolare su individui con precedenti penali e quelli che sono giunti clandestinamente nel territorio, in particolare attraverso il porto di Pozzallo. Recentemente, 40 stranieri irregolari sono stati espulsi dal territorio nazionale, mentre 11 di loro sono stati trattenuti presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Caltanissetta per ulteriori procedure di rimpatrio.

In aggiunta, 24 stranieri sono stati rintracciati come irregolari, di cui molti già sottoposti a precedenti provvedimenti di espulsione. Per 15 di questi, è stato attivato il decreto di trattenimento per il rimpatrio, mentre sono state eseguite due espulsioni volontarie. Anche richiedenti asilo politico sono stati oggetto di misure di rimpatrio, con tre persone già rimandate nei loro paesi di origine dopo aver ricevuto un diniego della loro richiesta.

Questa serie di controlli evidenzia l’impegno costante delle autorità nel garantire la sicurezza e il rispetto delle normative sul territorio, affrontando le sfide legate all’immigrazione irregolare.

Continua a leggere

DI TENDENZA

Riproduzione Riservata - Copyright © Gruppo ADN Italia srl - P.Iva 02265930798 - redazione@adn24.it - PRIVACY