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Cronaca

Milano | Operazione antimafia: colpiti i vertici delle tifoserie ultras

GdF Milano

Questa mattina è stata lanciata una vasta operazione congiunta da parte della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano. Gli interventi hanno riguardato l’esecuzione di decine di misure cautelari e perquisizioni nei confronti di individui sospettati di reati gravissimi, tra cui associazione a delinquere con aggravante mafiosa, estorsione e lesioni. Le indagini puntano a smantellare una rete criminale legata alle tifoserie ultras delle due principali squadre di calcio milanesi.

L’operazione, che ha coinvolto diverse unità investigative tra cui la Squadra Mobile e il Servizio Centrale Investigazioni Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.), ha messo in luce il legame tra gruppi mafiosi e il mondo delle curve calcistiche, con un forte interesse economico collegato al contesto sportivo. L’inchiesta mira a disarticolare l’infiltrazione criminale nell’ambiente sportivo, spesso teatro di attività illecite come estorsioni e violenze legate al controllo del territorio e al business del calcio.

I dettagli completi dell’operazione saranno forniti durante una conferenza stampa ufficiale che si terrà presso la Procura della Repubblica di Milano, alla presenza di importanti figure delle istituzioni e delle forze dell’ordine, tra cui il Procuratore Nazionale Antimafia Giovanni Melillo e il Procuratore di Milano Marcello Viola.

Calabria

Polistena (RC) | Piscina abusiva: denunciata coppia per furto d’acqua

CC Reggio Calabria

Una normale giornata di sole si è trasformata in un episodio di irregolarità edilizia e furto d’acqua per una coppia di Polistena, trovata dai Carabinieri mentre si godeva il relax accanto a una piscina non autorizzata. I militari, durante un controllo, hanno scoperto che l’uomo era un sorvegliato speciale e che la struttura in cui si trovavano, una dépendance di oltre 100 metri quadri, era stata costruita abusivamente.

La situazione è ulteriormente peggiorata quando è emerso che la piscina era alimentata con acqua rubata dalla rete pubblica, un reato che ha portato alla denuncia della coppia alla Procura di Palmi. Le indagini hanno rivelato che l’edificio era stato realizzato di recente, come testimoniato dallo stato di conservazione delle pareti.

Questo episodio si inserisce in un più ampio intervento dei Carabinieri contro l’abusivismo edilizio nella Piana di Gioia Tauro, che ha già portato a numerose segnalazioni e ulteriori denunce per violazioni simili. Tra i denunciati, un allevatore che ha costruito stalle senza alcun permesso, rimasto incapace di giustificare le sue azioni.

Tutti gli immobili contestati sono stati sequestrati, e le indagini sono in corso, con la possibilità di ulteriori sviluppi nelle prossime settimane. La situazione dei denunciati rimane pendente, e la loro responsabilità sarà esaminata durante il processo.

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Cronaca

Arbitro Italiano Maresca Coinvolto in Controversia in Kuwait: Accusa di Minaccia

Il noto arbitro italiano Fabio Maresca è al centro di una polemica internazionale dopo un episodio verificatosi durante una partita in Kuwait. Secondo le fonti locali, Maresca sarebbe stato denunciato dalla squadra Al-Arabi per aver minacciato di morte un loro giocatore, Khaled Al-Murshed, durante una partita contro il Kuwait SC.

L’incidente è stato reso pubblico attraverso un tweet di Adnan Mahmoud, dirigente del club Al-Arabi, che ha annunciato l’intenzione della società di rivolgersi alle autorità locali per sporgere denuncia. Il messaggio attribuito a Maresca, “Ti ucciderò”, avrebbe scatenato una reazione immediata da parte della squadra kuwaitiana, che ha portato il caso davanti alla polizia di Adailiya.

L’accusa, se confermata, rappresenterebbe un grave colpo per la reputazione dell’arbitro, con una carriera prestigiosa alle spalle in Italia. Restano da chiarire i dettagli dell’episodio e la posizione ufficiale delle autorità kuwaitiane e della Federazione Italiana.

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Calabria

Vibo Valentia | Scoperti arsenali nascosti nella vegetazione

CC Vibo Valentia

Nel corso di un’importante operazione di controllo del territorio, i Carabinieri della Stazione di Mileto hanno rinvenuto tre arsenali di armi e munizioni nascosti tra la vegetazione e in due casolari abbandonati nella zona di San Giovanni. Questa iniziativa è parte di una strategia più ampia, coordinata con la Procura di Vibo, volta a combattere la crescente diffusione di armi clandestine e a prevenire potenziali conflitti violenti, spesso causati da motivi futili.

Durante i rastrellamenti, sono stati sequestrati diversi tipi di armi, tra cui fucili da guerra e pistole di vario calibro, insieme a migliaia di cartucce. Non solo le armi, ma anche circa 800 grammi di marijuana e semi di canapa sono stati trovati durante le operazioni. Gli investigatori stanno ora cercando di identificare i responsabili di questo deposito illecito, con l’obiettivo di determinare se le armi fossero state già utilizzate o se fossero destinate a crimine.

Il procuratore, che supervisiona le indagini, ha sottolineato l’importanza di queste operazioni nel garantire la sicurezza della comunità. L’analisi delle armi e delle munizioni è supportata da accertamenti tecnico-balistici, che potrebbero rivelare dettagli cruciali sulla loro provenienza e sull’eventuale utilizzo precedente.

Questo episodio dimostra l’impegno costante delle Forze dell’Ordine nel contrastare la criminalità e nel garantire un ambiente più sicuro, evidenziando l’importanza della collaborazione tra le autorità giudiziarie e le Forze dell’Ordine nella lotta contro la proliferazione di armi illegali.

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