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Cronaca

Enna | Appello per il prete condannato: anche la Curia contesta la sentenza

Giuseppe Rugolo, sacerdote condannato a quattro anni e mezzo di carcere per violenza sessuale aggravata su minori, ha deciso di impugnare la sentenza emessa dal tribunale di Enna. I suoi legali, Antonino Lizio e Dennis Lovison, hanno chiesto l’apertura di un nuovo dibattimento, evidenziando presunte incongruenze nella motivazione del verdetto. Secondo la difesa, il tribunale avrebbe interpretato erroneamente la documentazione, arrivando a una conclusione di colpevolezza non sostenuta da prove adeguate.

Parallelamente, anche la Curia di Piazza Armerina, dichiarata co-responsabile civile nella vicenda, ha presentato appello. L’avvocato della Curia, Gabriele Cantaro, ha argomentato che la Curia non può essere considerata responsabile in quanto priva di personalità giuridica.

Abruzzo

Pescara | Denunciati un 24enne per droga e un minore per possesso di arma

GdF Pescara

Le forze della Guardia di Finanza di Pescara, nell’ambito di un’operazione di controllo intensificata, hanno denunciato un giovane marocchino e un minorenne per reati distinti. Il 24enne, già noto alle forze dell’ordine, è stato fermato senza patente e con evidenti segni di nervosismo. Dopo una perquisizione, i finanzieri hanno trovato una piccola quantità di droga nel veicolo e successivamente 75 grammi di hashish nella sua abitazione, insieme a un bilancino di precisione. Il giovane è stato denunciato per detenzione di stupefacenti e guida senza patente.

Un secondo intervento ha coinvolto un minorenne che, fermato nei pressi della stazione ferroviaria di Pescara, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico nascosto nello zaino. Il minore è stato denunciato per porto abusivo d’arma.

Questi risultati si inseriscono in un quadro più ampio di operazioni che hanno portato, nel corso dell’anno, al sequestro di oltre 11 kg di droga e alla denuncia di numerosi individui per reati legati a sostanze stupefacenti e armi.

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Cronaca

Catania | Operazione contro frodi su IVA e accise energetiche, 14 arresti

In un’importante operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Catania, con il supporto dell’Agenzia delle Dogane, sono state eseguite misure cautelari nei confronti di 14 persone accusate di frode fiscale e traffico illecito di carburanti. Le indagini hanno rivelato un complesso schema criminale volto all’evasione su larga scala dell’IVA e delle accise, in particolare attraverso la vendita di grandi quantità di gasolio agevolato destinato all’uso agricolo. L’operazione ha coinvolto diverse province siciliane, tra cui Catania, Agrigento, Caltanissetta, Palermo e Ragusa, e ha portato al sequestro di beni e conti correnti per un totale di 15 indagati. Tra le accuse mosse agli arrestati figurano associazione a delinquere, frode commerciale, emissione di fatture false e autoriciclaggio.

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Campania

Napoli | Sequestro di beni per 19 Milioni di Euro a Prestanome di Clan Camorristici

GdF Napoli

La Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito un’importante operazione antimafia con il sequestro di beni del valore di circa 19 milioni di euro, appartenenti a un pluripregiudicato affiliato a clan camorristici. L’azione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, è stata autorizzata dal Tribunale di Napoli nell’ambito delle misure di prevenzione antimafia.

Il soggetto in questione, attualmente detenuto dal 2004 con fine pena previsto nel 2077, è stato coinvolto in numerosi reati legati alla criminalità organizzata, tra cui omicidio, traffico di droga e associazione mafiosa. Nel corso degli anni, ha operato inizialmente nel clan Di Lauro, per poi assumere un ruolo di vertice nel gruppo degli Scissionisti, legato al clan Amato-Pagano.

Le indagini patrimoniali hanno rivelato che l’uomo, pur trovandosi in stato di detenzione, ha continuato a gestire affari illeciti attraverso prestanome e familiari, intestando loro beni immobili e aziende. Tra le proprietà sequestrate figurano 18 unità immobiliari situate in diverse località campane e calabresi, oltre a due imprese nel settore della distribuzione di carburanti e compravendita immobiliare.

I beni sequestrati sono stati affidati a un amministratore giudiziario, mentre l’indagine continua a rappresentare un significativo colpo ai patrimoni illeciti legati alla criminalità organizzata.

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