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Tecnologia

L’Intelligenza Artificiale come strumento di innovazione educativa: intervista a Shiva Loccisano

In un’intervista rilasciata a Barbara Gasperini, Shiva Loccisano, amministratore delegato di Almacube, ha condiviso la visione dell’innovazione educativa attraverso l’uso dell’Intelligenza Artificiale (AI) generativa. Loccisano ha sottolineato l’importanza di integrare questa tecnologia nei processi formativi, puntando a un approccio che vada oltre il semplice addestramento, per riacquisire il vero significato dell’educazione.

Secondo Loccisano, le potenzialità dell’AI generativa sono vastissime e già stanno trasformando diversi settori in Italia, dalle industrie creative alla manifattura. L’Hub di innovazione di Almacube sta esplorando attivamente applicazioni nel campo del marketing, della sanità e dell’istruzione, dove l’AI può facilitare la personalizzazione dei contenuti e migliorare l’apprendimento.

Tuttavia, Loccisano ha messo in guardia su alcune sfide etiche legate all’uso dell’AI, come la necessità di regolamentazione e di formazione. Ha richiamato l’attenzione sulla responsabilità degli educatori nell’insegnare agli studenti a utilizzare questi strumenti in modo consapevole, preparando le nuove generazioni per un futuro in continua evoluzione, dove molti mestieri ancora non esistono.

Almacube non si limita a supportare la nascita di startup, ma funge anche da ponte tra il mondo accademico e quello imprenditoriale, promuovendo sinergie tra università, aziende e giovani talenti. Attraverso programmi di incubazione come “Great-ER”, Almacube offre un valore significativo per progetti innovativi, garantendo servizi e competenze necessarie per affrontare le sfide del mercato.

In conclusione, Loccisano enfatizza che, sebbene l’AI generativa rappresenti una risorsa preziosa, il suo vero potenziale si manifesta quando è utilizzata con attenzione e responsabilità, garantendo che l’educazione continui a essere un processo di crescita personale e professionale, piuttosto che un mero strumento di produzione.

Tecnologia

Potensic ATOM SE 4K: un Drone Economico e Facile da Usare

Se sei un appassionato di droni ma non vuoi affrontare le complicazioni burocratiche per ottenere un patentino, il Potensic ATOM SE 4K potrebbe essere la soluzione perfetta per te. Attualmente disponibile a soli 249€ grazie a un coupon, questo drone rappresenta un’ottima opportunità per chi desidera esplorare il mondo del volo senza complicazioni.

Uno dei punti di forza del Potensic ATOM SE è il suo peso, inferiore ai 250 grammi, che permette di utilizzarlo senza la necessità di una licenza, purché si disponga di un’assicurazione. A differenza di molti droni economici sul mercato, spesso limitati in termini di prestazioni, il Potensic si distingue per le sue caratteristiche avanzate e la qualità costruttiva.

Il confronto con droni più costosi, come il DJI Mini 2 SE, è inevitabile. Quest’ultimo, con un prezzo di circa 499€, offre un equipaggiamento simile, ma il Potensic ATOM SE si fa notare per un’autonomia di volo paragonabile, con batteria capace di garantire fino a 31 minuti di utilizzo. Inoltre, il drone di Potensic è dotato di un sensore Sony che consente di registrare video in 4K a 30fps, superando le capacità di alcuni competitor nel suo segmento.

In un mercato affollato di alternative, il Potensic ATOM SE 4K emerge come un’opzione di valore, ideale per chi cerca un drone performante a un prezzo accessibile. Con l’offerta attuale, diventa ancora più attraente per chi desidera avventurarsi nel mondo del volo.

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Tecnologia

Il Regista di ‘Io, Robot’ Accusa Elon Musk: I Nuovi Prototipi di Tesla Copiano i Suoi Design

Il regista Alex Proyas, noto per il film di fantascienza “Io, Robot”, ha lanciato un’accusa controversa nei confronti di Elon Musk, il fondatore di Tesla. In un post su X (ex Twitter), Proyas ha fatto notare le sorprendenti somiglianze tra i prototipi autonomi presentati da Musk e i veicoli del suo film del 2004. I nuovi modelli, tra cui il robot Optimus, il cybercab e il robovan, sono stati mostrati durante un recente evento di Tesla, suscitando grande attenzione.

Proyas ha condiviso immagini comparative, sottolineando che i design dei veicoli di Tesla richiamano quelli visti nel suo lavoro cinematografico, ambientato in una Chicago futuristica. La polemica ha acceso un dibattito su questioni di originalità e ispirazione nel mondo della tecnologia e del cinema.

Attualmente, né Tesla né Musk hanno commentato le affermazioni di Proyas. La discussione si fa interessante: si tratta di un semplice omaggio al mondo della fantascienza o di una riproduzione non autorizzata? Gli appassionati di cinema e tecnologia sono invitati a esprimere le proprie opinioni in merito.

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Tecnologia

Ritorno Online per Internet Archive: La Biblioteca Digitale Supera l’Attacco Hacker

Internet Archive è tornato operativo, seppur in modalità limitata, dopo un attacco informatico che ha messo in pericolo la sicurezza della sua vasta collezione di dati.

Dopo sei giorni di inattività a causa di un attacco hacker e di un attacco DDoS, la più grande biblioteca digitale al mondo, Internet Archive, ha ripreso a funzionare. Il sito, che ospita un’enorme raccolta di contenuti digitali, era stato compromesso il 9 ottobre, portando a una violazione dei dati che ha rivelato informazioni sensibili degli utenti.

Al momento dell’accesso al sito, gli utenti hanno trovato un messaggio di avviso che sottolineava l’accaduto con toni sarcastici, facendo riferimento alla vulnerabilità del sistema. Inoltre, un hacker aveva già diffuso online un file contenente dati degli utenti, tra cui indirizzi email e password cifrate. Questo file, di dimensioni considerevoli, è stato reso disponibile pochi giorni prima dell’attacco diretto al sito.

La situazione è stata ulteriormente complicata da un attacco DDoS che ha causato l’interruzione dei servizi. Jason Scott, curatore del progetto, ha confermato l’entità dell’attacco, ma al momento non ci sono rivendicazioni o richieste di riscatto, il che rende incerto il movente degli aggressori. Potrebbe trattarsi di un tentativo di dimostrare capacità tecniche, di inviare un messaggio o di minare la credibilità di una delle più importanti risorse per la conservazione digitale.

Questo episodio evidenzia preoccupazioni più ampie riguardo alla sicurezza delle piattaforme non profit, come Internet Archive, che spesso operano con risorse limitate rispetto alle grandi aziende tecnologiche. La violazione dei dati non solo mette in pericolo gli utenti, ma solleva anche interrogativi sul futuro della sicurezza informatica in contesti simili.

Con Internet Archive di nuovo online, resta da vedere quali misure verranno adottate per garantire la sicurezza della sua vasta collezione e la protezione dei dati degli utenti in futuro.

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