Nelle prossime settimane, Microsoft introdurrà una significativa espansione della sua offerta di streaming per gli utenti Xbox. La nuova funzione permetterà agli abbonati al Game Pass Ultimate di giocare in cloud non solo i titoli inclusi nel servizio, ma anche tutti i giochi che hanno già acquistato, rendendo disponibile l’intera libreria personale. Finora, lo streaming era limitato ai soli titoli del catalogo Game Pass.

Questa novità rappresenta un passo importante verso una maggiore libertà per i giocatori, che potranno accedere ai propri giochi da qualsiasi dispositivo compatibile, ovunque si trovino, senza necessità di scaricarli o installarli. Inizialmente, l’aggiornamento sarà disponibile per gli utenti iscritti al programma Xbox Insider, con un lancio successivo per tutti gli utenti.

Sebbene alcuni titoli possano rimanere esclusi per ragioni legate a licenze o accordi contrattuali con editori, migliaia di giochi saranno compatibili con il nuovo servizio. Questo segna un ulteriore passo avanti nella strategia di Microsoft di consolidare la propria posizione nel settore del cloud gaming, offrendo ai giocatori una maggiore flessibilità e controllo sulla loro esperienza di gioco.

In aggiunta a questa espansione, negli Stati Uniti sarà anche possibile acquistare direttamente i giochi Xbox dall’applicazione Android ufficiale, grazie a un recente provvedimento che ha imposto a Google di aprire il Play Store almeno fino al 2027.

Con queste novità, Microsoft continua a spingere verso un futuro in cui i limiti fisici e tecnici dello spazio di archiviazione e del download tradizionale sono sempre più superati, rendendo lo streaming una parte centrale dell’esperienza videoludica.

Apple continua a lavorare per ampliare la sua presenza nel settore della Realtà Aumentata (AR) e della Realtà Mista. Secondo recenti indiscrezioni, l’azienda di Cupertino sta sviluppando una versione più accessibile del suo visore di punta, l’Apple Vision Pro, che potrebbe debuttare già nel 2025. Il nuovo modello avrà un prezzo più competitivo, stimato intorno ai 2000 dollari, grazie a scelte strategiche sui materiali e sull’hardware. L’obiettivo è rendere questa tecnologia avanzata disponibile a una fascia più ampia di consumatori, mantenendo funzionalità essenziali ma eliminando alcune caratteristiche premium come il sistema EyeSight.

Oltre al visore più economico, Apple starebbe lavorando anche su occhiali AR, simili ai Ray-Ban prodotti da Meta, per offrire un’alternativa leggera e discreta agli utenti interessati alla realtà aumentata. Questi progetti fanno parte di una strategia più ampia che include anche lo sviluppo di un Apple Vision Pro di seconda generazione e altri dispositivi innovativi, come AirPods dotati di fotocamera.

Queste iniziative dimostrano la volontà di Apple di conquistare il mercato AR con una gamma di prodotti che copre vari segmenti, mantenendo alta l’attenzione sulla qualità dell’esperienza utente. Nonostante la concorrenza, in particolare da parte di Meta, Apple punta a distinguersi grazie alla forte integrazione tra hardware e software, supportata da tecnologie avanzate di intelligenza artificiale e riconoscimento visivo.

Il futuro dell’AR per Apple sembra quindi ricco di opportunità, con progetti innovativi che potrebbero ridefinire il modo in cui interagiamo con il mondo digitale e reale. Le prossime novità attese, tra cui i nuovi modelli di iPhone e aggiornamenti software, potrebbero già offrire un assaggio delle potenzialità di questa tecnologia nella vita quotidiana.

Tesla continua a spingere i limiti dell’innovazione tecnologica, e l’ultima conferenza “We, Robot” ha visto il ritorno di un protagonista ormai centrale nei progetti futuri dell’azienda: il robot umanoide Optimus. Presentato in una versione notevolmente avanzata, Optimus si appresta a diventare una realtà concreta nelle case e negli ambienti di lavoro, grazie alle sue capacità di eseguire compiti quotidiani come consegnare pacchi, innaffiare piante e persino interagire con bambini.

Durante l’evento, il pubblico ha assistito a una dimostrazione spettacolare: una piccola legione di robot ha attraversato la sala, muovendosi con naturalezza e persino esibendosi in una coreografia sincronizzata. Questo momento, accompagnato dalle parole entusiastiche di Elon Musk, ha sottolineato quanto l’intelligenza artificiale stia permettendo a Tesla di fare “progressi incredibili”.

Optimus, introdotto per la prima volta nel 2021, ha fatto molta strada: dalla fase iniziale in cui un uomo travestito da robot rappresentava il futuro progetto, fino ad oggi, con un prototipo capace di movimenti complessi e un equilibrio sorprendente. La nuova generazione di robot, denominata Optimus Gen 2, rappresenta un’evoluzione significativa in termini di autonomia e interazione. Tesla ha grandi piani per la produzione di massa, con un prezzo accessibile tra i 18.000 e i 27.500 euro, aprendo le porte a un futuro dove un assistente robotico potrebbe diventare parte integrante della vita quotidiana.