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Attualità

Aiop Lombardia “Per carenza personale, soluzione sanitari dall’estero”

Un problema della sanità privata accreditata lombarda è “la carenza del personale” perchè “rispetto a un innalzamento dell’età media, quindi un aumento di richiesta fisiologica di prestazioni sanitarie, il numero di operatori sanitari che possono erogarle – medici, infermieri, operatori socio sanitari – non è cresciuto di pari passo, ma anzi si è ridotto rispetto qualche anno fa”. A dirlo è Michele Nicchio, presidente di Aiop Lombardia, l’Associazione Italiana Ospedalità Privata, intervistato dall’Agenzia Italpress. “Soluzione? Difficile. Per fare un medico servono sei anni, per fare uno specialista altri cinque o sei. Non è che la sottoprogrammazione durata alcune decine di anni si può risolvere in qualche anno”, ha aggiunto.

Un altro problema, secondo il presidente di Aiop Lombardia, è che “ci sono meno giovani. Se guardiamo gli iscritti a infermieristia, sono effettivamente di meno. E questo è un problema di difficile risoluzione, se non andando a trovare professionisti all’estero, dove però vanno garantiti gli stessi percorsi formativi con la stessa qualità dal punto di vista professionale trovabile in Italia”. “L’eccellenza del sistema lombardo in termini di qualità del servizio erogato, cioè in termini clinici, non è venuta a meno, anzi è in continua crescita in questi anni – ha aggiunto Nicchio -. Indubbiamente dal Covid in poi una serie di problematiche, che erano da risolvere probabilmente sono rimaste latenti per un pò troppo tempo, ora si sono accumulate e hanno creato una serie di problemi sui quali stiamo giocando effettivamente un pochino in rincorsa”.

“Mi piacerebbe riuscire a fare cultura sanitaria, e spiegare meglio alle persone, alla popolazione e a tutti, come funziona il sistema privato accreditato, perchè tante volte nelle discussioni ho la sensazione ci sia tanta demagogia. Si sente parlare del privato come se volesse dire che le prestazioni si pagano, che si toglie qualcosa alle strutture pubbliche – ha concluso Nicchio -. Una cosa fondamentale è ricordare ai cittadini che il signor Mario Rossi che va nella struttura pubblica o nella privata accreditata trova lo stesso servizio con gli stessi controlli da parte degli organismi, pagando la stessa cifra, ovvero 0, o eventualmente, nel caso in cui ci sia, il ticket. Da questo punto di vista non cambia al cittadino, ma molti non lo sanno”.

Foto: Italpress

Attualità

Nucleare: Pichetto “Nel 2025 Parlamento avrà elementi per decidere”

“Nucleare? Noi avremo gli elementi per permettere al Parlamento, nel corso del 2025, di analizzare la legge delega per ricreare le condizioni giuridiche, per fine anno mi consegnano la documentazione, appena avrò questi elementi li consegnerò al Parlamento che avrà la potestà di valutare e decidere”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ospite di 24 Mattino su Radio24.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Attualità

Porte Aperte Federbeton, tappa a Matera e Catania

Sono state quasi duemila le persone che, nel weekend, hanno partecipato ai Porte Aperte organizzati da Federbeton per far scoprire alle comunità locali come nascono cemento e calcestruzzo, materiali alla base di case, scuole, ospedali, infrastrutture. Un’occasione per farsi raccontare, direttamente dalla voce di chi lavora nel settore, quali sono le tecnologie alla base di questi prodotti, in particolare quelle in materia di sostenibilità ambientale e qualità dei prodotti made in Italy. Due gli impianti che hanno aperto le porte a studenti, cittadini e istituzioni per raccontare la filiera del cemento e del calcestruzzo attraverso i luoghi della produzione e la voce dei lavoratori: lo stabilimento di prefabbricazione Sicep a Belpasso (Catania) e la cementeria Heidelberg Materials di Matera.

Porte Aperte, anche quest’anno come nel 2023, ha attraversato la Penisola per portare messaggi di trasparenza, impegno per la sostenibilità, appartenenza ai territori. Al centro del programma degli eventi ci sono i materiali e i processi di produzione, per spiegare il ruolo della filiera nello sviluppo socio-economico e rispondere ai dubbi e alle curiosità. I visitatori hanno così l’opportunità di scoprire da vicino un comparto che, nel triennio 2021-2023, ha investito 254 milioni di euro in tecnologie per la sostenibilità e la sicurezza. Giovedì 10 ottobre, è stata la volta dello stabilimento di prefabbricazione Sicep a Belpasso, in provincia di Catania, dove gli studenti di ingegneria dell’Università di Messina hanno approfondito la precompressione, l’evoluzione dei sistemi costruttivi prefabbricati e delle loro prestazioni nel tempo, hanno osservato da vicino le diverse fasi della produzione e la centrale di betonaggio. Sabato 12 ottobre lo stabilimento di Heidelberg Materials a Matera ha accolto 1.500 visitatori.

A guidarli nella cementeria sono stati gli stessi dipendenti che hanno accompagnato le persone tra i vari reparti alla scoperta del processo di produzione del cemento e dell’impegno a favore della sostenibilità, dell’ambiente, della sicurezza sul lavoro e della qualità e innovazione dei prodotti. L’edizione 2024 di “Porte Aperte” non finisce qui, ma prosegue con altri appuntamenti dedicati alle scuole e con la possibilità di visitare gli impianti su richiesta. Per info: porteaperte@federbeton.it

– Foto ufficio stampa Federbeton –

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L’Aquila come simbolo di rinascita culturale, concluso S.E.M.I 2024

Si è conclusa l’edizione 2024 di S.E.M.I. (Storie di Eccellenza, Merito e Innovazione), settimo appuntamento che ha trasformato la città dell’Aquila in un laboratorio di riflessione sulla cultura come strumento di ricostruzione non solo fisica, ma soprattutto spirituale e sociale. Il tema centrale, “La cultura rammenda, la cultura rammenta”, ha guidato le discussioni e gli interventi durante i tre giorni dell’evento, portando alla luce l’importanza della memoria e della cultura come tessuto comune capace di ricucire le lacerazioni del presente.
L’Aquila, città simbolo di distruzione e rinascita dopo il terremoto, ha offerto un palcoscenico ideale per ospitare le eccellenze del pensiero contemporaneo. Gli ospiti hanno esplorato nuove vie di dialogo e coesione sociale, attraverso arte, musica e filosofia.

L’evento è stato inaugurato con le interviste di Giovanni Malagò, Presidente del CONI, che hanno discusso il ruolo delle istituzioni e dello sport nella società contemporanea. A seguire, il concerto del maestro Giulia Mazzoni e la cerimonia di apertura presso Palazzo Margherita hanno celebrato l’importanza della cultura come motore di rinascita.
Durante le giornate successive, S.E.M.I. ha ospitato tavole rotonde e dibattiti su sport, arte e frattura sociale, con il coinvolgimento di artisti, giornalisti e intellettuali.
Sono intervenuti, tra gli altri, l’ambasciatore Giampiero Massolo, l’attore Massimiliano Finazzer Flory, il comico Dario Vergassola, la direttrice di RAI Fiction Maria Pia Ammirati, la scrittrice Selene Calloni Williams, l’astrofosica Marica Branchesi, l’ad di Lottomatica Guglielmo Angelozzi, il presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati Federico Mollicone, la vice presidente nazionale di Croce Rossa Italiana Debora Diodati, il ministro dell’informazione e comunicazione del Libano Ziad T. Makary, lo psichiatra Santo Rullo, lo scrittore indiano Shajeer Kizhakkekara, il professore dell’università di Varsavia Stefano Redaelli, il professor Luigi Sacco, la professoressa di Harvard Doris Sommer presidente della ONG ” Cultural Agent”, e molti altri.

Tra i momenti più attesi, la cerimonia di consegna del Premio Presidio Culturale Italiano a Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, al regista e scrittore Donato Carrisi, allo scultore Jago e al compositore Giovanni Allevi, che hanno condiviso la loro visione sull’arte come strumento di trasformazione personale e collettiva.
La masterclass di Giovanni Allevi ha offerto una riflessione sulla musica come linguaggio universale e forza di guarigione. Allevi, attraverso il suo percorso personale segnato dalla malattia, ha mostrato come il dolore possa diventare un’opportunità di rinascita e resistenza interiore, trasformando ogni nota in un atto di guarigione dell’anima. A tal riguardo bellissime le parole a conclusione del suo intervento quando ha ricordato che “La Cultura è la Solitudine di ognuno che trova un Abbraccio”.
Parallelamente, l’artista Jago ha presentato una visione unica del tempo come forza creativa, utilizzando la scultura per rappresentare la vulnerabilità umana e la necessità di riscatto. Le sue opere hanno incarnato il concetto di trasformazione attraverso il tempo, offrendo una potente allegoria della condizione umana.

Come ha dichiarato Angelo Argento, Presidente di Cultura Italiae, “la Cultura rammenta e rammenda: all’Aquila quest’anno abbiamo raccolto la comunità di Cultura Italiae e accolto decine di ospiti da tutto il mondo per dare senso e vita a queste due frasi. Non so se ci siamo riusciti, ma certamente ci abbiamo provato, e solo i semi sparsi in questa tre giorni aquilana potranno dare ragione alle nostre speranze se essi si trasformeranno in frutti”.
L’evento si è concluso con un forte richiamo al ruolo della cultura come strumento di coesione sociale, capace di superare le divisioni e costruire un futuro in cui bellezza, solidarietà ed empatia possano prevalere. L’Aquila, con il suo passato doloroso e il suo presente in evoluzione, è stata il simbolo vivente di questo processo di guarigione collettiva.

– foto: Agenzia Fotogramma –

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