Nel corso della finale del Rolex Shanghai Masters, Novak Djokovic ha visto sfumare il sogno del suo centesimo titolo, venendo sconfitto da Jannik Sinner, che si è imposto con un punteggio di 7-6(4), 6-3. Nonostante la sconfitta, Djokovic ha condiviso una serie di riflessioni positive riguardo alla sua prestazione e alla stagione in generale.

Un Torneo di Riscatto

Djokovic ha sottolineato come il suo livello di gioco a Shanghai sia stato tra i migliori dall’inizio dell’anno, evidenziando la sua determinazione e la competitività dimostrata. Pur riconoscendo la superiorità di Sinner nei momenti cruciali, il serbo ha affermato di sentirsi fiducioso riguardo alla sua capacità di competere ai massimi livelli, anche dopo una stagione priva di titoli Slam.

Motivazione e Obiettivi Futuri

La motivazione di Djokovic non manca, alimentata dalla sua passione per il tennis e dalla voglia di affrontare le sfide più difficili. Ha esplicitato il desiderio di continuare a competere nei grandi tornei, sottolineando che le sue ambizioni per il futuro rimangono alte. A proposito della sua carriera, ha dichiarato che il raggiungimento del centesimo titolo non è una questione di vita o di morte, ma un traguardo che avrebbe voluto conseguire.

Sinner: Un Rivale da Ammirare

Djokovic ha speso parole di grande elogio per Sinner, notando le affinità nel gioco tra lui e il giovane talento italiano. Ha messo in evidenza come Sinner abbia affinato il suo servizio e come la sua aggressività in campo ricordi il suo approccio nei momenti migliori della sua carriera. Le capacità del numero uno del mondo non solo sono fonte di ispirazione, ma dimostrano anche che il futuro del tennis è in ottime mani.

La Connessione con il Pubblico Cinese

Infine, Djokovic ha espresso la sua gratitudine verso i fan cinesi, sottolineando il loro supporto instancabile e la passione che dimostrano. La presenza calorosa e devota dei sostenitori ha reso il suo soggiorno in Cina un’esperienza indimenticabile.

Con la mente già rivolta al prossimo evento, Djokovic si prepara a tornare in campo, pronto a scrivere nuovi capitoli della sua straordinaria carriera, mentre Sinner continua a emergere come una forza da tenere d’occhio nel panorama tennistico mondiale.

Nel mondo del tennis, pochi atleti riescono a mantenere un livello di concentrazione paragonabile a quello di Jannik Sinner. Nonostante il peso di un caso di doping che lo perseguita da mesi e l’incertezza sul suo futuro, il numero uno del mondo continua a dimostrare una determinazione straordinaria in campo.

Durante il recente Masters 1000 di Shanghai, Sinner ha affrontato ogni partita con un focus impressionante, riducendo al minimo le distrazioni esterne. Ha rivelato di aver perso un po’ del suo sorriso a causa delle recenti vicende, ma ciò non ha influito sulla sua prestazione. La sua capacità di isolarsi dai pensieri negativi e dalle voci critiche attorno a lui è diventata una delle sue doti più apprezzate, trasformando ogni match in un’opportunità per dimostrare il suo valore.

Sinner ha dichiarato di sentirsi in pace con la propria coscienza, convinto di non aver commesso errori. Tuttavia, le incertezze legate alla sentenza della Wada, attesa nei prossimi mesi, potrebbero rappresentare una prova difficile anche per lui. Malgrado tutto, il giovane tennista ha saputo mantenere la calma, affrontando ogni giorno come un’opportunità per migliorare e godere del gioco.

Mentre il suo cammino nel circuito continua, Sinner rimane concentrato sui suoi obiettivi, dimostrando che, anche in mezzo a tempeste personali, la passione per il tennis può brillare intensamente. In un contesto di pressioni e aspettative, Jannik Sinner continua a scrivere la sua storia, con la speranza di un futuro luminoso all’orizzonte.

Migliorare quanto fatto fino ad ora adottando un approccio manageriale nella gestione della Federazione Italiana Pesistica. Questo l’intento di Alberto Miglietta, eletto presidente della Fipe nel corso dell’assemblea che si è tenuta all’Hilton Rome Airport di Fiumicino. Un’approvazione quasi unanime per Miglietta, che da unico candidato ha ottenuto il 99,68% dei voti, succedendo così ad Antonio Urso, che era in carica dal 2005. “Un messaggio di cambiamento che il movimento ha capito – ha sottolineato Miglietta -. Io non vengo dal mondo della pesistica, ma da altri movimenti. Sono passato anche da un’altra federazione olimpica, ho portato atleti alle Olimpiadi. Credo che il percorso professionale che ho avuto nella mia vita sia particolarmente importante in questo momento.

Mi aspettavo il successo ma non con queste dimensioni, mi rendo conto di avere una grande Federazione e una grande responsabilità di rappresentare un movimento maturo che ha inteso il cambiamento”, ha ribadito il neopresidente della Federpesistica. Un cambiamento che parte anche da elementi di continuità, dopo i vent’anni di presidenza Urso. “Abbiamo radici pazzesche che vogliamo mantenere. Il territorio è il cuore della federazione. In vent’anni è stata costruita una federazione che partendo dal nulla ha vinto medaglie olimpiche. Sulla formazione abbiamo un campo aperto incredibile da sviluppare. Vogliamo portare nella Federazione mediamente 5.000 ragazzi all’anno”. Infine, nel discorso di apertura dell’assemblea, Miglietta aveva anche rivolto un messaggio al mondo della politica: “Ci deve rispettare per il valore che abbiamo. Se valiamo tanto, vogliamo essere considerati tanto, sia dalla politica italiana che dal mondo sportivo italiano”, sottolineando l’intenzione di curare “non solo i rapporti interni ma anche quelli esterni”.
– foto Spf/Italpress –