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Cronaca

Confiscato un Caseificio a Guspini: Operazione della Guardia di Finanza contro la Frode Economica

Le forze di polizia economico-finanziaria di Cagliari hanno recentemente portato a termine un’importante operazione che ha portato alla confisca di un caseificio situato a Guspini, insieme ai relativi macchinari, per un valore complessivo di 1,5 milioni di euro. Questo provvedimento è stato eseguito su ordine del Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Cagliari ed è il risultato di un’accurata indagine condotta nel 2012, che ha svelato una frode finanziaria di grandi dimensioni.

La vicenda ha avuto origine dal fallimento di una società con sede a Gonnosfanadiga, dichiarata insolvente nel 2010. Gli investigatori della Guardia di Finanza hanno scoperto che l’amministratore della società, con l’aiuto di familiari e complici, aveva messo in atto una serie di manovre fraudolente, tra cui la falsificazione di bilanci e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Queste azioni hanno consentito all’azienda di apparire più solida di quanto fosse in realtà, gonfiando artificialmente la sua capacità economica per un totale di circa 2,4 milioni di euro. Le somme illecitamente ottenute sono state poi distolte per fini personali e utilizzate per la costruzione del caseificio.

Il tribunale ha applicato misure cautelari nei confronti di quattro persone accusate di bancarotta fraudolenta e truffa aggravata ai danni di istituti di credito e altre agenzie, per un ammontare totale di oltre 4,1 milioni di euro. Inoltre, il G.I.P. ha disposto il sequestro preventivo dello stabilimento produttivo, ritenuto un prodotto dell’attività illecita.

Con la condanna definitiva dell’imputato principale, avvenuta a luglio 2024, le autorità hanno potuto procedere con la confisca dello stabilimento, che sarà ora utilizzato per scopi sociali, a beneficio della collettività. Questa operazione riflette l’impegno delle istituzioni nel combattere le frodi economiche e nel garantire che i beni illeciti siano restituiti alla comunità.

Inoltre, il recente protocollo d’intesa tra il Procuratore Generale di Cagliari e il Comandante Regionale della Guardia di Finanza evidenzia la volontà di rafforzare la collaborazione tra le due istituzioni, al fine di migliorare le sinergie e rendere più efficaci le operazioni di recupero dei patrimoni illeciti. La Guardia di Finanza continuerà a svolgere un ruolo cruciale nella lotta contro la criminalità economica e nella salvaguardia della legalità.

Campania

Arrestata la Madre Superiora della Curia Vescovile di Ariano Irpino per Furto di Gioielli

Un episodio incredibile ha scosso la Curia Vescovile di Ariano Irpino, dove la madre superiora è stata arrestata per il furto di gioielli e oggetti d’oro, tra cui ex voto di valore spirituale e simbolico. La notizia è emersa dopo che il vescovo della diocesi ha presentato una denuncia ai Carabinieri, insospettito dalla scomparsa di numerosi oggetti in diverse parrocchie della zona.

Il provvedimento di arresto, eseguito venerdì 11 ottobre, ha portato la religiosa agli arresti domiciliari presso un monastero a San Cesareo, alle porte di Roma, sulla base di un’ordinanza del giudice per le indagini preliminari di Tivoli. La suora è accusata di furto pluriaggravato, con particolare riferimento alla sottrazione di beni destinati alla pubblica venerazione, aggravato anche da atti di violenza sulle cose.

Le indagini hanno rivelato prove schiaccianti contro la madre superiora, scoperte durante le perquisizioni dei locali a lei riservati all’interno della Curia. Si è appreso che la religiosa si sarebbe appropriata di diversi gioielli, accedendo alle stanze con le chiavi di cui era in possesso, nelle parrocchie di Santa Maria delle Fratte, Sant’Euplio, Santa Maria Assunta, San Sossio Baronia, Santa Maria della Neve, San Nicola Vescovo, San Giovanni Battista, e Madonna del Carmine, tutte nella diocesi di Ariano Irpino.

Tra gli oggetti rubati, figurava anche una reliquia di San Nicola di Bari, custodita in un medaglione di metallo, il cui valore trascende il semplice aspetto materiale. Dopo il furto, la madre superiora avrebbe ceduto i gioielli a vari esercizi commerciali, ottenendo circa 80.000 euro, somme che sono state trasferite all’estero.

Una parte del metallo prezioso è stata fusa e trasformata in lingotti, sequestrati durante le indagini, mentre altri oggetti e ex voto in argento sono stati ritrovati nascosti nella stanza occupata dalla religiosa ad Ariano Irpino e nella cesta della biancheria sporca nel monastero di San Cesareo.

Questo caso ha sollevato interrogativi profondi sulla fiducia all’interno delle istituzioni religiose e sull’importanza di controlli e vigilanza per proteggere beni che non solo possiedono un valore economico, ma rappresentano anche un patrimonio culturale e spirituale per la comunità.

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Cronaca

Attimi di Paura Durante una Partita di Padel: Intervento Provvidenziale Salva un Uomo

Un episodio drammatico ha avuto luogo presso lo Skypadel di Rivoltella, un centro sportivo situato nella provincia di Brescia, dove un uomo di 57 anni ha avuto un malore mentre stava giocando a padel. La scena si è svolta davanti a numerosi spettatori, che hanno assistito impotenti al crollo improvviso dell’uomo sul campo.

Fortunatamente, tra i presenti si trovava Raul De Jesus, responsabile della struttura e volontario della Croce Rossa, insieme al suo amico Gianpiero Breda, membro dei vigili del fuoco. La loro presenza si è rivelata cruciale: i due si sono subito attivati per prestare soccorso, eseguendo le manovre salvavita necessarie e contattando gli operatori dei servizi di emergenza per ricevere assistenza telefonica. Hanno anche utilizzato un defibrillatore semiaautomatico (DAE) presente nella struttura, un dispositivo fondamentale in situazioni di emergenza come questa.

I soccorsi sono giunti rapidamente sul posto con un’ambulanza e un’automedica, continuando le manovre di rianimazione per stabilizzare le condizioni dell’uomo. Dopo aver ricevuto le cure iniziali, il 57enne è stato trasportato all’ospedale di Desenzano per ulteriori accertamenti.

Tuttavia, un imprevisto ha complicato la situazione: il macchinario della TAC presso l’ospedale era fuori servizio, costringendo i sanitari a trasferire il paziente all’ospedale di Brescia. Qui, fortunatamente, il 57enne è stato ricoverato in terapia intensiva, ma si è mostrato cosciente e, secondo le ultime notizie, fuori pericolo.

Questo evento sottolinea l’importanza della preparazione e della prontezza di reazione in situazioni di emergenza. L’azione tempestiva di De Jesus e Breda, unita alla disponibilità del defibrillatore, ha senza dubbio salvato una vita. In contesti sportivi come quello del padel, è essenziale che le strutture siano attrezzate e che ci sia personale formato per affrontare eventuali emergenze, garantendo così la sicurezza di tutti i frequentatori.

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Cronaca

Rafforzamento dei Controlli sui Lavoratori Irregolari in Provincia di Catania

Negli ultimi mesi, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania ha implementato un piano mirato per combattere l’impiego di lavoratori non registrati nei settori del commercio, turismo e agricoltura. Questa iniziativa è stata avviata per garantire il rispetto delle normative riguardanti la sicurezza sociale e la regolarità dei contratti di lavoro.

Durante un’intensa fase di controlli, le autorità hanno ispezionato vari esercizi commerciali, in particolare quelli dedicati alla somministrazione di alimenti e bevande, aziende agricole e attività turistiche lungo la costa ionica. Questi controlli hanno portato alla scoperta di 105 lavoratori irregolari, una cifra significativa che sottolinea la presenza di lavoro non conforme alle leggi vigenti.

La maggior parte di questi lavoratori, ben 78, era completamente “in nero”, senza alcun contratto registrato. Le rimanenti irregolarità hanno riguardato dipendenti formalmente assunti, ma retribuiti in contante, violando la normativa che impone la tracciabilità dei pagamenti. Questa misura è stata introdotta per proteggere i lavoratori da pratiche scorrette da parte dei datori di lavoro.

Le conseguenze di queste violazioni sono state severe. Oltre alle sanzioni pecuniarie, 23 attività commerciali e agricole hanno ricevuto proposte di sospensione da parte dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro. Questo provvedimento è scattato quando la percentuale di lavoratori irregolari superava il 10% del personale presente al momento del controllo.

Un aspetto preoccupante emerso durante le operazioni è stato il ritrovamento di sette lavoratori extracomunitari privi di permesso di soggiorno. Questi individui sono stati fermati per l’identificazione attraverso fotosegnalamento e analisi delle impronte, risultando in una posizione di clandestinità che ha portato a segnalazioni alla Magistratura per ingresso e soggiorno illegale.

Queste attività di monitoraggio e repressione degli illeciti sono parte di un impegno più ampio della Guardia di Finanza, finalizzato a proteggere i diritti dei lavoratori e a salvaguardare le risorse pubbliche. Infatti, la lotta contro il lavoro irregolare è anche un modo per prevenire frodi e malversazioni di fondi pubblici destinati a sostenere l’occupazione legittima, contribuendo a un mercato del lavoro più equo e trasparente.

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